Prosegue con determinazione l’attività dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Foggia, che nella giornata di ieri ha eseguito cinque provvedimenti di espulsione nei confronti di cittadini extracomunitari irregolari sul territorio nazionale. L’operazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL), che hanno individuato i soggetti e li hanno affidati alla Polizia di Stato per le procedure di espulsione.

I provvedimenti, emessi dal Prefetto e dal Questore, hanno portato quattro degli espulsi ad essere trasferiti nei Centri di Permanenza Temporanea di Bari e Trapani, dove saranno trattenuti fino alla loro identificazione e successivo rimpatrio. Un quinto cittadino ha ricevuto un ordine di lasciare il territorio italiano entro sette giorni.

L’Ufficio Immigrazione di Foggia ha svolto un ruolo cruciale nel 2024, eseguendo 40 rimpatri forzati, 6 rimpatri volontari assistiti, 30 trattenimenti presso Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), e numerosi provvedimenti di obbligo di firma e ordini di espulsione. Questa attività continua a essere una priorità per le autorità locali, con un’attenzione particolare verso coloro che si sono resi responsabili di reati gravi.

L’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare l’immigrazione irregolare proseguirà senza sosta, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e ordine pubblico.

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Un episodio che ha avuto un lieto fine ha visto protagonista un anziano residente nella zona nord di Asti e gli equipaggi delle Volanti della Questura di Asti. Nel pomeriggio di ieri, l’attenzione di alcuni passanti è stata attirata da un uomo anziano che camminava disorientato per le strade della città. L’uomo, uscito di casa poco prima, aveva perso l’orientamento e, incapace di ritrovare la via di casa, aveva cercato aiuto.

Fortunatamente, alcuni passanti hanno prontamente segnalato la situazione agli operatori di Polizia. Giunti sul posto, i poliziotti hanno trovato l’anziano visibilmente confuso, ma in grado di fornire alcune informazioni sulla sua residenza. Dopo averlo rassicurato e ascoltato con attenzione, gli agenti hanno provveduto a riaccompagnarlo al suo domicilio, dove ad attenderlo c’era la moglie, sollevata e grata per il rapido intervento.

Questo episodio mette in evidenza il fondamentale ruolo della solidarietà tra cittadini e il valore della cooperazione nella comunità. La prontezza dei passanti e l’efficacia dell’intervento della Polizia hanno contribuito a garantire un esito positivo, ricordando quanto sia importante costruire e mantenere una rete di supporto, in particolare per le persone più vulnerabili, come gli anziani.

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Nel corso di un’operazione mirata a contrastare l’inquinamento del fiume Sarno, i Carabinieri dei Nuclei Forestale di Serino e Forino hanno denunciato l’amministratore di un’azienda conciaria di Solofra, ritenuto responsabile della gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi. L’indagine, condotta in collaborazione con la Stazione dei Carabinieri di Solofra, ha portato alla luce gravi violazioni delle normative ambientali.

Secondo quanto emerso dalle verifiche, l’azienda non smaltiva correttamente i rifiuti derivanti dal ciclo produttivo, accumulando circa 50 fusti di plastica contenenti materiali pericolosi. Tali rifiuti, se non trattati e smaltiti secondo le normative, rappresentano un serio rischio per l’ambiente e la salute pubblica. In seguito alla scoperta, l’area in questione è stata immediatamente sequestrata.

L’amministratore della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Avellino per violazione della normativa ambientale, e le indagini proseguono per fare piena luce sulla vicenda. Si sottolinea che l’indagato è presunto innocente, in quanto il procedimento è ancora nelle fasi preliminari.

Questo intervento rientra in un più ampio piano di controllo e prevenzione, volto a tutelare l’ambiente e a garantire il rispetto delle leggi contro l’inquinamento industriale, specialmente in aree sensibili come quella del fiume Sarno.

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