I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme hanno arrestato un uomo di 38 anni per tentato furto aggravato in concorso, durante un controllo mirato in Viale Terme. La zona, sede di una struttura ricettiva, era stata segnalata per una serie di furti ai danni di autocarri di tecnici in trasferta, contenenti costose attrezzature da lavoro.

Durante l’operazione, i militari hanno sorpreso due uomini intenti a forzare lo sportello di un furgone parcheggiato. Alla vista delle forze dell’ordine, i malintenzionati si sono dati alla fuga con due auto. Uno dei fuggitivi è riuscito a dileguarsi, mentre l’altro è stato catturato al termine di un inseguimento terminato all’ingresso del casello autostradale dell’A14.

L’arrestato, un 38enne già noto alle autorità per precedenti reati contro la persona e il patrimonio, è stato trovato in possesso di strumenti da scasso, tra cui un trapano a batteria. Gli operai, proprietari del furgone, hanno sporto denuncia, facilitando così l’arresto del presunto colpevole.

Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna ha disposto il giudizio direttissimo per il sospettato.

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Il 3 gennaio, un cinquantanovenne è stato arrestato a Cosenza per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie. L’intervento è stato eseguito dal personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cosenza, sotto la direzione del Questore Giuseppe Cannizzaro, in seguito a una segnalazione di aggressione ricevuta tramite il Numero Unico d’Emergenza.

La pattuglia della Squadra Volante è intervenuta nel centro storico della città, dove ha trovato la donna in uno stato di forte agitazione e con evidenti segni di percosse. La vittima ha raccontato che il marito, in preda all’alcol, l’aveva aggredita dopo che lei aveva rifiutato le sue avances. L’uomo l’aveva afferrata per i capelli, facendola cadere a terra, per poi colpirla ripetutamente con calci e pugni. La donna è riuscita a divincolarsi e a contattare le forze dell’ordine.

I soccorsi del 118 l’hanno trasportata al Pronto Soccorso, dove è stata dimessa con una prognosi di 30 giorni per le lesioni subite. È stata inoltre consigliata una valutazione psicologica per affrontare il trauma.

L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e portato alla Casa Circondariale locale. Dopo l’udienza di convalida, il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Si precisa che, in questa fase del procedimento, l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino a una eventuale condanna definitiva.

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Nel pomeriggio del 30 dicembre, i Carabinieri del pronto intervento di Torino hanno eseguito due arresti per rapina impropria a danno di esercizi commerciali situati nel capoluogo piemontese. Entrambi gli episodi si sono verificati in tempi ravvicinati e hanno visto coinvolti due individui che, dopo essere stati sorpresi a rubare, hanno reagito con violenza nei confronti dei vigilantes e delle forze dell’ordine.

Il primo arresto è avvenuto in via Madama Cristina, dove un quarantaseienne, residente nella provincia di Torino e già noto alle forze dell’ordine, è stato colto in flagrante mentre cercava di sottrarre generi alimentari da un supermercato. L’uomo, scoperto dall’addetto alla vigilanza, ha reagito spintonando e aggredendo l’uomo di sicurezza, per poi cercare di sfuggire anche all’intervento dei Carabinieri. L’aggressore è stato arrestato con l’accusa di “tentata rapina impropria” e “resistenza a pubblico ufficiale” e successivamente trasferito presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Poche ore dopo, in corso Bramante, un altro episodio simile ha coinvolto una trentenne di origine romena, senza fissa dimora, che è stata sorpresa a rubare in un supermercato della zona. Al momento dell’intervento del vigilante, la donna ha reagito violentemente, tentando di colpirlo con un mazzo di chiavi. I Carabinieri del reparto Radiomobile della Compagnia San Carlo hanno prontamente arrestato la donna per “tentata rapina impropria”. Anche lei è stata trasferita alla casa circondariale di Torino.

Entrambi gli arresti sono stati effettuati nell’ambito delle indagini preliminari, e si sottolinea che vige la presunzione di non colpevolezza fino a eventuale sentenza definitiva. L’operazione evidenzia ancora una volta l’efficacia della sorveglianza dei Carabinieri e della vigilanza nei confronti dei crimini contro il patrimonio nella città di Torino.

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