Attualità
Controversie sulle Statistiche degli Incidenti Stradali Dopo il Nuovo Codice della Strada
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, esprime soddisfazione per i risultati ottenuti con l’introduzione del nuovo Codice della strada, affermando che le modifiche hanno contribuito a ridurre gli incidenti e le morti sulle strade italiane. Salvini riporta una diminuzione degli incidenti a Capodanno e una riduzione del 25% dei decessi nei primi 15 giorni dalla sua implementazione.
Tuttavia, questa visione è contestata dall’Asaps (Associazione sostenitori polizia stradale), che sostiene che non ci sia stata una reale diminuzione degli incidenti mortali e che le statistiche del ministro coprono solo una porzione degli incidenti totali. L’Asaps, tramite il suo presidente Giordano Bisenzi, afferma che i decessi effettivi sulle strade italiane rimangono elevati, con dati che mostrano un numero di morti persino superiore nello stesso periodo dell’anno precedente.
Il ministero dell’Interno e quello delle Infrastrutture sottolineano l’intenso lavoro delle forze dell’ordine durante il periodo festivo, con oltre 27.200 pattuglie impiegate e migliaia di violazioni al Codice della strada contestate, che hanno portato a una significativa decurtazione di punti patente e al ritiro di numerose patenti di guida.
L’opposizione politica critica aspramente l’approccio del governo, accusando il ministro Salvini di utilizzare i dati a fini propagandistici e di non focalizzarsi sufficientemente sulla prevenzione e sul miglioramento delle infrastrutture stradali. Francesca Ghirra di Avs e Alessio D’Amato di Azione chiedono un approccio più serio e metodologicamente affidabile nell’analisi degli effetti del nuovo Codice della strada. Andrea Casu (Pd) e l’associazione Coscioni sollevano ulteriori critiche sull’efficacia delle politiche attuali e sulle modalità di comunicazione del governo riguardo alla sicurezza stradale.
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Attualità
Palermo ricorda Piersanti Mattarella, 45 anni dopo la verità è più vicina
Quarantacinque anni fa il dramma dell’uccisione del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, in via Libertà, a Palermo: oggi forse per la prima volta da quel momento il ricordo, la memoria hanno probabilmente un sapore diverso. I mandanti sono stati condannati, i killer – da pochi giorni – sono nel registro degli indagati. Nello specifico Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese. “Va fatto un plauso a chi sta continuando le indagini, a chi continua a cercare la verità giudiziaria oltre che quella storica perché rimane un punto nero della nostra democrazia, del nostro sistema istituzionale, il fatto che dopo 45 anni non si sia fino in fondo accertata tutta la verità giudiziaria e storica”, ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione antimafia all’Ars, a margine della commemorazione.
“Se questa giornata ha un sapore diverso visto che sono stati indovinati i presunti killer? Beh, ogni giornata in Sicilia è un giorno di memoria e la memoria non serve solo a ricordare chi non c’è più ma serve a ricordare a chi c’è che bisogna continuare questa battaglia perché è una battaglia che riguarda la nostra qualità della democrazia. Mi pare che ci sia consapevolezza che il lavoro di ricerca della verità che va davanti è un fatto importante, che alcuni cassetti si siano riaperti per cercare di capire e individuare coloro che sono stati gli esecutori, ma anche tutto il contesto di quell’omicidio”, ha aggiunto Cracolici. Un appuntamento a cui non è mancato Leoluca Orlando: “Manca la verità giudiziaria completa, ci resta la verità storica. La verità storica è che un leader come Piersanti Mattarella, dalle carte in regola, in una regione in mano alle clientele e al malaffare doveva essere eliminato, ma non soltanto dai mafiosi, ma da personaggi politici come Andreotti, come Ciancimino, come Lima, senza i quali non si sarebbe potuto uccidere”.
“È bello arrivare a questo giorno con qualche consapevolezza in più – ha spiegato il Prefetto di Palermo, Massimo Mariani -. Vedremo poi se questa consapevolezza assorgerà poi valori di certezza giudiziarie. Ma la cosa che credo debba confortare tutti è il grande lavoro che è stato fatto e continua ad essere fatto dopo tanti anni dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. È un bellissimo segnale fare luce su questo gravissimo fatto di sangue che è un fatto di sangue tanto più efferato e tanto più importante perché non ha segnato solamente tragicamente la storia della Sicilia ma direi la storia del nostro paese in anni peraltro particolarmente bui. Speriamo che questo fascio di luce che ci dà speranza sia anche un bel segnale per il prosieguo”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giampiero Cannella, vicesindaco di Palermo: “La memoria è importante perché l’omicidio Mattarella è stato certamente uno di quegli omicidi che non ha avuto un rilievo soltanto locale ma un rilievo nazionale e ha segnato un momento drammatico per il nostro paese, non soltanto per la nostra regione. Oggi ha un sapore particolare perché finalmente emergono i volti e i nomi dei veri responsabili di quell’omicidio. Ovviamente, occorrerà chiarire i contorni di ciò che accadde però certamente è un passo avanti decisivo in direzione della verità”.
“Accogliamo con speranza e fiducia la nuova indagine avviata dalla Procura di Palermo per fare finalmente piena luce sugli esecutori materiali del suo barbaro assassinio – ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che ha delegato l’assessore Scarpinato per rappresentare il governo regionale durante la cerimonia di commemorazione di stamattina in via Libertà -. È un passo necessario per restituire verità e giustizia, non solo alla memoria di Mattarella e ai suoi familiari, ma a tutti i siciliani che credono in un futuro di legalità e progresso. Nel suo ricordo ribadiamo con forza il nostro impegno per costruire una Sicilia migliore, nel solco dei valori che egli ha incarnato”.
“L’auspicio è che i risvolti degli ultimi giorni sulle indagini dell’assassinio di Mattarella, condotte dalla Procura di Palermo, rappresentino un decisivo cambio di passo nella ricerca della verità su questo omicidio di matrice mafiosa – ha sottolineato il sindaco Roberto Lagalla – Quella verità richiesta, in questi anni, a gran voce dalla famiglia Mattarella e da tutti i siciliani onesti”.
– foto ufficio stampa Comune di Palermo –
(ITALPRESS).
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Attualità
Trump “Non escludo l’uso della forza per Panama e Groenlandia”
NEW YORK (ITALPRESS) – “Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America, che ha un bellissimo suono”. A parlare è Donald Trump nella prima conferenza stampa da presidente degli Stati Uniti eletto dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.
Il tycoon ha manifestato la volontà di acquisire la Groenlandia attraverso una guerra commerciale contro la Danimarca e non ha escluso l’uso della forza militare per l’eventuale riconquista del canale di Panama e per l’annessione della Groenlandia.
Ha aggiunto che se la popolazione della Groenlandia “votasse per l’indipendenza o per unirsi agli Stati Uniti, applicherei alla Danimarca dazi molto alti” se non accettasse il risultato.
Trump ha annunciato che cancellerà la decisione del presidente uscente Joe Biden sulle trivellazioni offshore. “Noi trivelleremo e lo faremo in molti posti e i prezzi dell’energia andranno giù fino a un livello molto basso”, aggiunge.
Trump ha ammonito che se gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dal 7 ottobre 2023 non saranno liberati entro il 20 gennaio, giorno del suo ritorno alla Casa Bianca, “scoppierà l’inferno in Medio Oriente”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Mattarella “Garantire servizi adeguati a tutto il Paese”
CATANIA (ITALPRESS)- “Da Militello parte un’esortazione nell’interesse di tutti i comuni del nostro Paese. E’ indispensabile garantire servizi e collegamenti adeguati, per tutti i cittadini”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Palazzetto dello Sport a Militello Val di Catania, dove ha inaugurato la scuola “Pietro Carrera” dopo i lavori di ristrutturazione. “Da qui parte una condivisione di opinioni che non è soltanto nell’interesse di questa città ma di tutti i comuni del nostro Paese, grandi e piccoli, di pianura, di montagna, di aree interne che avvertono quanto sia essenziale il vincolo nazionale per ciascuno di loro. Quanto sia importante garantire, per il territorio intero, servizi adeguati, collegamenti adeguati e condizioni di pienezza di cittadinanza per tutti i cittadini, le donne e gli uomini del nostro Paese”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
-foto Quirinale –
(ITALPRESS).
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