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Attualità

Omicidio Piersanti Mattarella, 45 anni dopo due nuovi indagati

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ADN24

PALERMO (ITALPRESS) – Ci sono due nuovi indagati nell’inchiesta sull’omicidio del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, assassinato il 6 gennaio 1980 a Palermo. E’ quanto riporta il quotidiano la Repubblica, secondo cui si tratta di soggetti legati alla mafia accusati di essere stati i sicari dell’esponente della Dc, fratello del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Per questo agguato sono stati condannati definitivamente solo i mandanti, cioè i boss che facevano parte della commissione di Cosa nostra che ha deliberato la condanna a morte. I giudici hanno invece prosciolto definitivamente Valerio “Giusva” Fioravanti e Gilberto Cavallini, terroristi neri, dall’accusa di essere stati gli esecutori, come aveva ipotizzato Giovanni Falcone che indagò su questo delitto eccellente. Il magistrato, sottolinea il quotidiano, aveva puntato sul coinvolgimento del terrorismo nero come esecutore materiale dopo una lunga istruttoria. Un’indagine in cui si sono registrati depistaggi e false informazioni.
Falcone teneva a specificare che «c’è una matrice mafiosa nel delitto Mattarella». Per lungo tempo i sicari sono stati coperti, facendo credere che a sparare potessero essere stati uomini che non appartenevano a Cosa nostra, come pure, accanto ai mafiosi avrebbero potuto esserci, secondo quanto detto dal magistrato durante una sua audizione in Commissione antimafia, anche «mandanti esterni».
Giovanni Falcone ha dichiarato nel 1990 in Commissione antimafia che l’uccisione dell’esponente politico «presuppone un coacervo di convergenze di interessi di grandi dimensioni».
Adesso la procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia che coordina l’inchiesta assieme all’aggiunto Marzia Sabella, ha raccolto nuove rivelazioni, nuovi dati e riscontri, coperti dal massimo riserbo, che rafforzano il quadro dell’accusa nei confronti dei nuovi indagati.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Trump “Non escludo l’uso della forza per Panama e Groenlandia”

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NEW YORK (ITALPRESS) – “Cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America, che ha un bellissimo suono”. A parlare è Donald Trump nella prima conferenza stampa da presidente degli Stati Uniti eletto dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida.
Il tycoon ha manifestato la volontà di acquisire la Groenlandia attraverso una guerra commerciale contro la Danimarca e non ha escluso l’uso della forza militare per l’eventuale riconquista del canale di Panama e per l’annessione della Groenlandia.
Ha aggiunto che se la popolazione della Groenlandia “votasse per l’indipendenza o per unirsi agli Stati Uniti, applicherei alla Danimarca dazi molto alti” se non accettasse il risultato.
Trump ha annunciato che cancellerà la decisione del presidente uscente Joe Biden sulle trivellazioni offshore. “Noi trivelleremo e lo faremo in molti posti e i prezzi dell’energia andranno giù fino a un livello molto basso”, aggiunge.
Trump ha ammonito che se gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dal 7 ottobre 2023 non saranno liberati entro il 20 gennaio, giorno del suo ritorno alla Casa Bianca, “scoppierà l’inferno in Medio Oriente”.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Mattarella “Garantire servizi adeguati a tutto il Paese”

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CATANIA (ITALPRESS)- “Da Militello parte un’esortazione nell’interesse di tutti i comuni del nostro Paese. E’ indispensabile garantire servizi e collegamenti adeguati, per tutti i cittadini”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Palazzetto dello Sport a Militello Val di Catania, dove ha inaugurato la scuola “Pietro Carrera” dopo i lavori di ristrutturazione. “Da qui parte una condivisione di opinioni che non è soltanto nell’interesse di questa città ma di tutti i comuni del nostro Paese, grandi e piccoli, di pianura, di montagna, di aree interne che avvertono quanto sia essenziale il vincolo nazionale per ciascuno di loro. Quanto sia importante garantire, per il territorio intero, servizi adeguati, collegamenti adeguati e condizioni di pienezza di cittadinanza per tutti i cittadini, le donne e gli uomini del nostro Paese”, ha aggiunto il Capo dello Stato.
-foto Quirinale –
(ITALPRESS).

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Morto a 96 anni Jean-Marie Le Pen

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto allìetà di 96 anni Jean-Marie Le Pen, che ha riportato l’estrema destra al centro della politica francese. Lo riportano i media francesi. Nato a La Trinitè-sur-Mer il 20 giugno 1928 è stato leader e fondatore del partito politico di estrema destra Front National, nato nel 1972 in opposizione al partito gollista. Deputato all’Assemblea nazionale e per più legislature all’Europarlamento, Le Pen è famoso per le sue posizioni estremamente conservatrici e reazionarie, che lo hanno spesso portato a dichiarazioni controverse. Si è candidato in diverse elezioni presidenziali francesi, arrivando al ballottaggio del secondo turno contro Jacques Chirac nelle elezioni presidenziali del 2002, quando ottenne il 17,79%. Nelle elezioni presidenziali del 2007 ha ottenuto al primo turno 3.834.530 voti (10,44%), venendo escluso dal successivo ballottaggio che vedrà vincitore Nicolas Sarkozy. Dopo aver lasciato nel 2011 alla figlia Marine la guida del Front National, è stato espulso dal partito nel 2015 per divergenze politiche ormai consolidate. Nell’agosto 2020 Jean-Marie Le Pen ha creato un istituto a suo nome per mettere a disposizione del grande pubblico gli archivi che ripercorrono la sua carriera politica.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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