Tecnologia
Attacco hacker al Tesoro americano: accuse e smentite tra Stati Uniti e Cina
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti è stato vittima di un attacco informatico che ha attirato l’attenzione delle autorità americane e ha acceso nuove tensioni tra Washington e Pechino. L’incidente, avvenuto all’inizio di dicembre, è stato rivelato in una comunicazione ufficiale inviata al Congresso, ottenuta dall’agenzia France Presse.
Secondo quanto riportato, gli hacker sarebbero riusciti a penetrare in alcuni sistemi informatici del Dipartimento del Tesoro, accedendo a documenti e dati non classificati. Sebbene non siano emerse prove che informazioni sensibili o di alto valore strategico siano state compromesse, l’accaduto ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza informatica delle infrastrutture governative americane.
Le autorità americane hanno puntato il dito contro hacker cinesi, suggerendo un collegamento con Pechino. Questo attacco si inserisce in un contesto di sospetti crescenti riguardo alle operazioni di cyber-spionaggio attribuite a entità statali cinesi negli ultimi anni.
Il ministero degli Esteri cinese ha respinto categoricamente le accuse, definendole “infondate” e prive di prove. Il portavoce Mao Ning ha sottolineato che la Cina si oppone a tutte le forme di attacchi informatici e ha ribadito la posizione del governo nel promuovere una regolamentazione internazionale per garantire la sicurezza cibernetica.
L’attacco al Tesoro americano arriva in un periodo di relazioni già tese tra Stati Uniti e Cina, segnato da dispute commerciali, questioni di sicurezza nazionale e sospetti reciproci nel campo tecnologico. Washington ha più volte accusato Pechino di sostenere campagne di cyber-spionaggio mirate a sottrarre informazioni sensibili, mentre la Cina denuncia a sua volta azioni simili da parte americana.
Questo episodio evidenzia ancora una volta l’importanza di sviluppare strategie globali per affrontare le minacce cibernetiche. Se da un lato i governi accusano, dall’altro si avverte la necessità di cooperazione internazionale per limitare i rischi di escalation e per rafforzare la fiducia reciproca in ambito tecnologico e politico.
Tecnologia
Trend tecnologici del 2025: IA, quantum computing e nuove sfide digitali
L’anno appena iniziato promette di essere un punto di svolta per molte tecnologie emergenti, dalle applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale alle normative sempre più stringenti sui social media. Ecco i principali trend delineati dagli esperti per il 2025.
1. Agenti di Intelligenza Artificiale (AI Agents)
Gli AI Agents, software dotati della capacità di agire e decidere autonomamente, saranno protagonisti. Gartner prevede che questa tecnologia, ancora agli esordi (solo l’1% delle applicazioni aziendali ne fa uso), crescerà esponenzialmente, coprendo un terzo delle applicazioni entro il 2028. Progetti come Jarvis di Google, in grado di eseguire ricerche online e compiti complessi, rappresentano il futuro. Entro il 2028, il 15% delle decisioni lavorative quotidiane potrebbe essere affidato a questi agenti intelligenti.
2. Il nodo TikTok negli Stati Uniti
Il futuro di TikTok negli USA sarà deciso il 19 gennaio, con la possibilità di un bando totale. Il presidente eletto Donald Trump ha chiesto alla Corte Suprema di bloccare l’entrata in vigore del divieto, previsto per il giorno successivo al suo insediamento. Per ByteDance, la società madre, un bando rappresenterebbe una perdita significativa, considerando che un terzo della valutazione globale della piattaforma, stimata a 300 miliardi di dollari, proviene dagli Stati Uniti.
3. L’anno delle tecnologie quantistiche
Secondo le Nazioni Unite, il 2025 sarà l’anno delle tecnologie quantistiche, celebrando il centenario della nascita della meccanica quantistica. Comunicazioni ultraveloci e sicure, computer più potenti e applicazioni che spaziano dall’economia all’energia pulita e alla sicurezza informatica saranno al centro dell’attenzione globale. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto rivoluzionario di queste tecnologie.
4. La crescita dei “slop”
Il termine “slop”, coniato per indicare i contenuti di bassa qualità generati dall’IA per attirare traffico e ricavi pubblicitari, è in rapida diffusione. Gli “slop” includono articoli, immagini e video privi di valore, come le famose “case da sogno” inesistenti o meme surreali come lo “Shrimp Jesus”. Gli esperti prevedono che questi contenuti diventeranno l’equivalente dello spam per le e-mail.
5. Stretta su social media e smartphone per minori
Governanti di tutto il mondo stanno adottando misure per regolamentare l’uso dei dispositivi mobili e dei social media tra i più giovani:
- Italia: vietati gli smartphone in classe.
- Australia: introdotto un divieto totale dei social media per i minori di 16 anni.
- Francia, Olanda e Grecia: norme restrittive simili sono già in vigore.
- Usa: molti Stati stanno imponendo restrizioni all’uso dei social media da parte dei minori.
In Italia, esperti ed educatori hanno proposto di vietare i telefoni personali ai minori di 14 anni e i social media agli under 16.
6. Ansia digitale e salute mentale
Il fenomeno del “brain rot”, o rimbambimento digitale, continua a essere oggetto di attenzione. L’uso eccessivo dei dispositivi elettronici, la “FOMO” (Fear of Missing Out) e l’esposizione a contenuti inappropriati sollevano crescenti preoccupazioni per la salute mentale, in particolare tra i giovani. La consapevolezza dell’impatto negativo della tecnologia sta portando a richieste di interventi educativi e legislativi.
Il 2025 sarà un anno cruciale per il consolidamento di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e il quantum computing, ma anche per affrontare le sfide sociali ed etiche legate all’uso della tecnologia.
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Tecnologia
Intel pronta a lanciare le CPU Arrow Lake-HX per laptop da gaming al CES 2025
Il lancio delle nuove CPU Intel Arrow Lake è avvenuto nel mese di ottobre, ma finora il loro impiego si è limitato al settore desktop. Tuttavia, con l’arrivo del CES di Las Vegas, Intel è pronta a lanciare una nuova versione delle Arrow Lake, destinata ai laptop da gaming. La notizia arriva direttamente da Tom’s Hardware, che ha confermato l’arrivo delle nuove CPU Intel Arrow Lake-HX per i PC portatili.
La conferma arriva dal CEO di Shenzhou Group e di Hasee Computer Company, Wu Haijun, durante un evento tenutosi in Cina in preparazione al CES. Haijun ha annunciato che le CPU Arrow Lake-HX saranno presto disponibili sui laptop da gaming dell’azienda cinese, confermando così le voci che circolavano già nei mesi precedenti. Nello stesso evento, il dirigente ha anche parlato del Ryzen 9 9955HX3D di AMD, segnando un interessante confronto tra le due aziende concorrenti.
Intel Arrow Lake-HX: Alta potenza per il gaming
La sigla HX, che appare nel nome delle nuove CPU di Intel, indica una versione di fascia alta, progettata appositamente per laptop ad alte prestazioni, come quelli da gaming. Queste nuove CPU si differenziano dalla linea Intel Lunar Lake, che integra una GPU potente ma è pensata soprattutto per i PC Copilot+ destinati all’Intelligenza Artificiale, non ai dispositivi gaming.
Secondo quanto dichiarato da Haijun, i nuovi processori Arrow Lake-HX includeranno i modelli Core Ultra 255HX e 275HX, rispettivamente dotati di 20 e 24 core. Non è ancora chiaro se Intel lancerà altre varianti della linea Arrow Lake-HX, né se si concentrerà su modelli con prestazioni più alte o più basse. Tuttavia, il CEO di Hasee ha sottolineato che non ci si deve aspettare performance “impressionanti” da queste nuove CPU, un’affermazione che solleva qualche dubbio sulle aspettative reali in termini di incremento delle performance.
Miglioramenti in efficienza e prestazioni
Anche se le parole di Haijun potrebbero suggerire che non ci saranno cambiamenti radicali nelle prestazioni rispetto alle generazioni precedenti, c’è un focus dichiarato sull’efficienza energetica. Le nuove CPU Arrow Lake-HX, infatti, dovrebbero essere progettate per operare a una potenza di 45 W, come le attuali Raptor Lake-HX. A parità di potenza, però, Intel si impegna a offrire prestazioni superiori grazie ai miglioramenti nelle architetture di calcolo e nella gestione dell’energia, un aspetto cruciale per i laptop da gaming, che devono combinare elevate prestazioni con una gestione ottimale della batteria.
Il CES 2025 si preannuncia quindi un’occasione importante per Intel, che spera di guadagnare terreno nel settore dei laptop da gaming, dove la competizione con AMD è sempre più accesa. Se le promesse di Arrow Lake-HX saranno mantenute, Intel avrà la possibilità di offrire una soluzione ad alte prestazioni, ma anche efficiente, per i gamer e gli utenti più esigenti. Restiamo quindi in attesa di ulteriori dettagli che potrebbero emergere durante l’evento di Las Vegas.
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Tecnologia
Elon Musk ammette: “L’algoritmo di X spinge troppa negatività, stiamo lavorando a una revisione”
Dopo aver promosso un post che incitava l’estrema destra tedesca su X, Elon Musk sembra essersi reso conto delle ripercussioni negative che il suo social network sta avendo. Il proprietario della piattaforma ha ammesso che l’algoritmo di X sta spingendo troppo sulla negatività, creando un ambiente inospitale per molti utenti.
In un post su X, Musk ha riconosciuto che la piattaforma è diventata “negativa” a causa di come l’algoritmo seleziona i contenuti. Ha spiegato che la revisione dell’algoritmo è in arrivo, con l’intento di privilegiare contenuti che possano intrattenere e informare positivamente gli utenti, evitando di spingere la negatività che, seppur aumentando il tempo trascorso sulla piattaforma, non favorisce un’esperienza soddisfacente a lungo termine.
Il CEO di Tesla e SpaceX ha chiarito che l’algoritmo attuale, che spinge i contenuti negativi, aumenta il tempo che gli utenti trascorrono su X, ma senza garantire che gli stessi si sentano soddisfatti di aver passato quel tempo. Questo tipo di contenuti divisivi può portare gli utenti a passare più tempo sulla piattaforma per commentare o rispondere, ma a lungo andare potrebbe portare a un abbandono.
Musk ha inoltre annunciato che X sta lavorando per implementare una funzionalità che permetterà agli utenti di aggiornare facilmente il proprio feed, così da ottenere contenuti in linea con i loro desideri in qualsiasi momento. La mossa arriva in risposta alla crescente migrazione degli utenti verso altre piattaforme social come Bluesky, Threads di Meta e Mastodon, che stanno guadagnando terreno.
L’ammissione di Musk e la futura revisione dell’algoritmo sembrano essere un tentativo di recuperare la fiducia degli utenti e migliorare l’esperienza complessiva sulla piattaforma.
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