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Strage di New Orleans, almeno 15 morti. Biden “Killer ispirato da Isis”

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ADN24

ROMA (ITALPRESS) – Si aggrava il bilancio della strage di New Orleans, dove ieri alle 3.15 del mattino (ora locale) un pick-up si è schiantata sulla folla in Bourbon Street: sono almeno 15 le vittime accertate, tra cui l’attentatore, che è stato identificato in un cittadino statunitense di nome Shamsud-Din Jabbar, 42 anni, del Texas, ex militare dell’esercito Usa. In un breve messaggio da Camp David, il presidente Joe Biden ha espresso le proprie condoglianze ai familiari delle vittime e spiegato che “l’autore della strage era ispirato dall’Isis” e che “al momento” non vi sono connessioni tra l’attentato di New Orleans e l’esplosione di un Cybertruck di Tesla a Las Vegas, davanti al Trump International Hotel, che ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre sette.
Gli investigatori dell’Fbi sono convinti che l’attentatore non abbia agito da solo e che l’attacco abbia coinvolto più persone. Biden ha sottolineato che Shamsud-Din Jabbar avrebbe “caricato video sui social media prima dell’attacco”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Visita a sorpresa di Mattarella a Caivano per sostenere la comunità e Don Patriciello

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In una mossa inaspettata, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha fatto visita alla parrocchia di San Paolo Apostolo al parco Verde di Caivano, suscitando sorpresa e apprezzamento tra i fedeli. Accolto dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, e da Don Maurizio Patriciello, Mattarella ha partecipato alla messa, prendendo posto in seconda fila.

Durante la cerimonia, il Presidente ha espresso i suoi auguri per il nuovo anno alla comunità, focalizzandosi in particolare sui giovani, a cui ha rivolto un messaggio di speranza e di futuro. Ha sottolineato l’importanza di lavorare per un domani migliore, ricco di opportunità e di benessere, non solo economico ma anche culturale e professionale. Questo momento ha rappresentato un forte segnale di vicinanza alle persone di Caivano, una comunità che negli anni ha affrontato diverse sfide, tra cui tensioni sociali e problemi legati alla criminalità.

Il sostegno del Capo dello Stato a Don Patriciello è stato particolarmente significativo, dato il recente contesto di tensioni seguite allo sgombero di 36 famiglie da alloggi occupati abusivamente. La visita di Mattarella è stata interpretata come un gesto di solidarietà verso il sacerdote e la sua missione di rinascita civile del territorio, iniziata nell’agosto 2023.

La Premier Giorgia Meloni, rientrata da un viaggio negli USA, ha commentato positivamente la visita del Presidente, sottolineando come essa rappresenti un segno tangibile del sostegno dello Stato alla comunità e agli sforzi di riqualificazione in corso, in particolare nei confronti degli alloggi popolari recentemente liberati da elementi criminali.

Anche il prefetto di Napoli ha rimarcato l’importanza della presenza statale come simbolo di legalità e comunità. Don Patriciello ha espresso un sentimento di rinnovata fiducia nello Stato, percependolo ora come una presenza vicina e non distante.

Prima della sua visita a Caivano, Mattarella aveva anche incontrato il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, a Villa Rosebery, discutendo temi quali la rigenerazione di Scampia e altre periferie napoletane, oltre alla pianificazione di eventi per il 2500° anniversario della fondazione di Napoli nel 2025.

Questa visita del Presidente a Caivano rimarca il suo impegno e quello del governo per affrontare le questioni sociali ed economiche delle città italiane, promuovendo dialogo e collaborazione istituzionale come chiavi per il progresso sociale ed urbano.

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Sfide legislative attendono il Parlamento italiano nel 2025

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Dopo l’approvazione della legge di bilancio, che ha chiuso l’agenda del 2024, il governo italiano si appresta a un nuovo anno legislativo ricco di sfide. La pausa natalizia terminerà il 7 gennaio, e già dal 20 gennaio il Parlamento sarà impegnato con la decisione della Corte costituzionale riguardo al referendum abrogativo del disegno di legge sull’autonomia differenziata. Questa scadenza richiede un impegno immediato per trovare un accordo con le opposizioni.

Una delle prime questioni all’ordine del giorno è l’elezione di quattro giudici costituzionali, necessaria per evitare il rischio di bloccare la Corte, attualmente al minimo dei membri richiesti per deliberare. La ricerca del consenso è complicata dall’assenza di un accordo sul pacchetto di candidature e dall’ingorgo legislativo causato da numerosi decreti in attesa di approvazione.

Tra questi, il decreto “Milleproroghe”, il “Caivano bis”, un nuovo decreto sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e uno riguardante le armi all’Ucraina, quest’ultimo particolarmente divisivo sia tra le opposizioni che all’interno della maggioranza, con la Lega che esplora opzioni per aggiungere restrizioni all’invio di armamenti.

Il 8 gennaio si terrà un voto critico sulla riforma della giustizia, specificatamente sulla separazione delle carriere dei magistrati, seguito dalla battaglia sugli emendamenti proposti dalle opposizioni. Il governo spera di approvare definitivamente la riforma entro il mese per passarla anche al Senato prima della pausa estiva.

Il governo prevede anche di riesaminare la riforma del premierato, con possibili chiarimenti da parte del Premier Meloni il 9 gennaio. La riforma richiede una nuova legge elettorale, ma la situazione rimane incerta.

Inoltre, è in discussione una proposta di legge sulla Corte dei Conti, con l’obiettivo di accelerare l’uso dei fondi del Pnrr, ma che ha suscitato critiche dai magistrati contabili stessi.

Infine, persiste lo stallo sulla nomina del presidente della Rai, con le opposizioni che si sono rifiutate di supportare la candidatura proposta dal centrodestra, portando quest’ultimo a disertare le ultime riunioni della commissione di Vigilanza.

Il 2025 si preannuncia quindi un anno di intense attività legislative e negoziazioni politiche, con il governo che affronta questioni cruciali per il futuro politico e amministrativo del paese.

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Padre Paolo Benanti esplora le sfide etiche dell’Intelligenza Artificiale

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Padre Paolo Benanti, teologo e docente di etica delle tecnologie, è al centro di una nuova serie televisiva di Rai Cultura intitolata “Intelligenze”. Questo programma in tre puntate, che va in onda il lunedì su Rai Scuola e il giovedì su Rai3, mira a fornire una prospettiva plurale ed etica sull’impatto delle intelligenze artificiali nella società moderna.

“Intelligenze” si propone di esplorare non solo gli aspetti tecnologici dell’IA, ma anche le sue implicazioni sociali, filosofiche e spirituali. Attraverso interviste a esperti di vari campi, tra cui Mario Tozzi, Barbara Gallavotti e Gianni Riotta, il programma affronta tematiche cruciali come l’etica nell’uso dell’IA in medicina, le sfide del mondo del lavoro e le questioni ambientali legate allo sviluppo tecnologico.

Una delle questioni sollevate da Padre Benanti riguarda l’uso dell’IA in campo medico: è etico sostituire le competenze umane con macchine, soprattutto quando le decisioni prese da queste ultime non sono sempre comprensibili o giustificabili? Queste sono alcune delle domande etiche che il programma cerca di rispondere, ponendo sempre al centro la dignità e i diritti fondamentali dell’individuo.

La serie è girata nella storica Biblioteca “Nilde Iotti” della Camera dei deputati, luogo simbolico che ricorda il processo a Galileo Galilei. Qui, Benanti riflette sulle paure generate dal progresso scientifico, paragonando la reazione al telescopio quattrocento anni fa a quella attuale verso l’intelligenza artificiale.

Oltre a “Intelligenze”, Padre Benanti è anche protagonista di “Algoretica – Noi e l’intelligenza artificiale” su Tv 2000, un altro programma che esamina le opportunità e i rischi dell’IA, sottolineando le implicazioni etiche e sociali del suo sviluppo.

Con queste iniziative, Padre Benanti si conferma una figura chiave nel dibattito italiano sull’intelligenza artificiale, promuovendo una riflessione critica sull’uso responsabile delle tecnologie emergenti.

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