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Tv e Spettacolo

Max Pezzali in tour: parte da Milano il viaggio di Max Forever

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ADN24

Ha preso il via dall’Unipol Forum di Milano il nuovo tour di Max Pezzali, Max Forever – Questo Forum non è un albergo / Questo Pala non è un albergo. La tournée, composta da 18 date tutte sold out tra Milano e Roma, culminerà con uno speciale evento di Capodanno, arricchito dal Deejay Time con Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso per celebrare l’arrivo del 2025.


Uno show ricco di sorprese

Lo spettacolo di oltre due ore offre un’esperienza immersiva e coinvolgente, con set scenografici che attraversano diverse fasi della carriera e della vita di Max Pezzali:

  • La cameretta dell’adolescenza, simbolo degli inizi;
  • Un’ambientazione far west con cowgirl e toro meccanico;
  • Proiezioni su un grande LED centrale, che si trasforma in un libro animato per raccontare la storia di ogni brano;
  • Entrate scenografiche, come un’auto sulla “rotta per casa di Dio” e una Peugeot nostalgica;
  • Ritorno di personaggi iconici, tra cui il due di picche, la regina di Celebrità e il team di La dura legge del gol.

Lo show include momenti di interazione con il pubblico, come la kiss cam e una lotteria che assegna biglietti per l’Autodromo di Imola.


Musica e ospiti speciali

La setlist comprende i grandi successi della carriera di Pezzali, uniti a brani tratti dall’ultimo album, Max Forever vol. 1, pubblicato il 13 dicembre. L’album include 16 tracce con collaborazioni speciali di artisti come Cesare Cremonini, J-Ax e Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari.


Prossimi eventi

Il tour anticipa il grande appuntamento estivo Max Forever – Grand Prix, previsto il 12 luglio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, che si preannuncia come uno dei momenti più attesi della stagione musicale.

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Mike Flanagan al timone delle nuove versioni di L’esorcista e Carrie

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Mike Flanagan, celebre per il suo approccio innovativo al genere horror, si prepara a rivisitare due capolavori del terrore: L’esorcista e Carrie. Il regista dirigerà una nuova versione cinematografica del classico del 1973 di William Friedkin e, parallelamente, realizzerà un adattamento televisivo del celebre romanzo di Stephen King del 1974, prodotto da Amazon Studios.

Rispondendo a un fan su Bluesky, Flanagan ha rivelato che entrambe le nuove versioni saranno estremamente attuali, distanziandosi dai remake precedenti e puntando a offrire una visione fresca e contemporanea. In particolare, il progetto su L’esorcista ha suscitato grande interesse dopo la decisione di rimuovere David Gordon Green dal comando della trilogia, a causa del deludente risultato ottenuto con L’esorcista – Il credente. Flanagan ha colto l’occasione per ottenere i diritti e rilanciare il franchise con una nuova prospettiva.

“Ho sempre pensato che non valesse la pena entrare in un franchise così monolitico a meno che non ci fosse qualcosa di nuovo da offrire”, ha dichiarato il regista, assicurando che non si limiterà a sfruttare la nostalgia per il film originale, ma cercherà di introdurre nuove idee e di ridare energia alla saga.

Il cult del 1973, interpretato da Linda Blair, Ellen Burstyn, Jason Miller e Max von Sydow, racconta la terrificante vicenda di una giovane posseduta dal demone Pazuzu e del prete chiamato a liberarla. Il film, noto per le sue scene scioccanti e innovative per l’epoca, ebbe un enorme impatto sul pubblico e sulla critica, consacrandosi come uno dei più grandi capolavori del cinema horror.

Parallelamente, il progetto televisivo di Carrie offrirà una nuova interpretazione della tragica storia della giovane ragazza dotata di poteri telecinetici, vittima di bullismo e oppressione. Flanagan, già noto per aver adattato con successo altre opere di Stephen King, come Doctor Sleep e Gerald’s Game, sembra essere la scelta ideale per riportare sullo schermo le atmosfere cupe e drammatiche del romanzo.

Con due progetti di questa portata in cantiere, Mike Flanagan si conferma una delle figure di spicco del panorama horror contemporaneo, pronto a confrontarsi con due autentici giganti del genere. Fans e critici attendono con grande curiosità di scoprire come il regista riuscirà a reinventare queste storie iconiche, rispettandone l’essenza ma introducendo al contempo una nuova linfa creativa.

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“Heretic”: Hugh Grant diventa un villain nel thriller di Scott Beck e Bryan Woods

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Eagle Pictures ha annunciato l’uscita nelle sale italiane di Heretic il 27 febbraio. L’atteso thriller, diretto da Scott Beck e Bryan Woods, vede Hugh Grant in un inedito ruolo da villain. Per l’occasione, è stato rilasciato online il nuovo trailer italiano insieme al poster ufficiale del film.

Il trailer mostra le due giovani protagoniste bussare alla porta del signor Reed, interpretato da Grant, ignare del pericolo che le attende. In un’atmosfera carica di tensione, il film promette un’esperienza ricca di suspense e colpi di scena.

Un nuovo volto per Hugh Grant

Dopo una lunga carriera costellata da ruoli iconici nelle commedie romantiche come Notting Hill e Quattro matrimoni e un funerale, Hugh Grant sorprende pubblico e critica cimentandosi con un personaggio oscuro e ambiguo. Il suo ruolo in Heretic, secondo le prime recensioni arrivate dal Toronto Film Festival, è stato accolto molto positivamente, confermando ancora una volta la versatilità dell’attore britannico.

“Ormai sono troppo brutto e vecchio per interpretare ancora commedie romantiche”, ha dichiarato ironicamente Grant in un’intervista recente, commentando il suo passaggio a ruoli più drammatici e inquietanti.

La trama di Heretic

La sinossi ufficiale rivela che la storia prende il via quando due giovani missionarie bussano accidentalmente alla porta del signor Reed, ignare del pericolo imminente. Intrappolate in un gioco di terrore e inganni, le due ragazze dovranno contare solo sulla loro fede e astuzia per sopravvivere.

Nel cast figurano anche Sophie Thatcher (Yellowjackets), Chloe East (The Fabelmans) e Topher Grace (That ’70s Show), mentre la regia è firmata dal duo Scott Beck e Bryan Woods, già noti per la sceneggiatura di successi come A Quiet Place e The Boogeyman.

Una nuova sfida per Beck e Woods

Dopo aver contribuito a ridefinire il genere horror con opere come Haunt, Nightlight e il recente 65, Beck e Woods tornano a esplorare il thriller psicologico con Heretic, dimostrando ancora una volta la loro capacità di creare intrecci ad alta tensione.

L’attesa per l’uscita nelle sale è alta, e il nuovo progetto sembra destinato a diventare uno dei titoli più intriganti della stagione. Con una trama avvincente, un cast di talento e il fascino inquietante di Hugh Grant, Heretic promette di essere un’esperienza cinematografica imperdibile.

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Ariana Grande confessa il film che la fa piangere: “Adoro Bobby Boucher di Waterboy”

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Ariana Grande ha rivelato che c’è un film capace di farla commuovere ogni volta che lo guarda: si tratta di Waterboy, la commedia del 1998 con protagonista Adam Sandler, diretta da Frank Coraci. Un’ammissione inaspettata, ma che ha mostrato il lato più sensibile e spontaneo della star di Wicked.

Durante un’intervista con W Magazine, Ariana ha raccontato il suo legame affettivo con il personaggio di Bobby Boucher, interpretato da Sandler, spiegando: “Mi fa piangere. Quando sono cattivi con Bobby Boucher, io piango. Non mi piace. Adoro Bobby Boucher. Dice: ‘Per favore, puoi ancora essere mio amico?’. E io perdo il controllo”. La cantante ha poi aggiunto con un sorriso: “Ma piango per qualsiasi cosa”.

Waterboy: una storia di riscatto e umanità

Waterboy, scritto da Tim Herlihy e Adam Sandler, racconta la storia di Bobby Boucher, un trentunenne con caratteristiche che suggeriscono una forma di autismo, emarginato dai suoi compagni di squadra e trattato con disprezzo. Bobby lavora come porta acqua per una squadra universitaria di football, finché il suo talento nascosto lo porta a diventare una star del campo. La pellicola tocca temi come il bullismo, la resilienza e il riscatto personale, aspetti che evidentemente hanno colpito Ariana Grande, spingendola a identificarsi emotivamente con il personaggio.

Il film, oltre ad Adam Sandler, vanta un cast di tutto rispetto, tra cui Kathy Bates, Fairuza Balk, Jerry Reed e Henry Winkler. Nonostante il tono leggero e comico, la storia ha saputo trasmettere un messaggio profondo, guadagnandosi un posto speciale nel cuore del pubblico, compresa la stessa Ariana.

La passione per il reality Love Is Blind

Nel corso dell’intervista, Ariana Grande ha anche rivelato la sua passione per i reality show, in particolare per il popolare programma di Netflix Love Is Blind. La cantante ha ammesso di essere una fan accanita e di seguire i protagonisti sui social per scoprire cosa accade loro dopo la fine delle riprese: “Ogni tanto controllo. Vado su Instagram, cerco queste persone e mi assicuro che stiano ancora insieme. Ho bisogno di sapere cosa sta accadendo”.

Con queste confessioni, Ariana Grande ha mostrato un lato intimo e genuino, fatto di emozioni semplici e passioni condivisibili. Che si tratti di un film che la fa piangere o di un reality show che la incuriosisce, la star dimostra ancora una volta di essere molto vicina al suo pubblico, capace di emozionarsi come chiunque davanti a una storia di amicizia, riscatto e amore.

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