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Cronaca

Molfetta (BA) | Arrestato giovane per traffico di fuochi d’artificio illegali

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ADN24

Il 27 dicembre scorso, le forze della Guardia di Finanza di Bari hanno arrestato un 22enne di Molfetta, già noto alle autorità, con l’accusa di ricettazione, detenzione illegale di materiale esplosivo e omessa denuncia per fuochi d’artificio per i quali sarebbe stato obbligatorio segnalarne l’acquisto alle autorità competenti. L’arresto è stato il culmine di un’indagine condotta dagli agenti della Compagnia di Molfetta, che hanno scoperto un traffico illecito di artifizi pirotecnici, venduti dal giovane attraverso social network come Instagram e TikTok.

Le indagini hanno portato i finanzieri a un deposito nel centro di Molfetta, di proprietà dei genitori dell’arrestato, dove sono stati trovati 216 petardi artigianali, 21 altri ordigni e due batterie di fuochi pirotecnici da 500 grammi ciascuna. Il materiale esplosivo, che aveva caratteristiche di particolare pericolosità, è stato rinvenuto in un magazzino privo di aerazione e con un impianto elettrico attivo, rendendo la zona altamente rischiosa. In seguito, gli artificieri della Questura di Bari hanno confermato che il materiale trovato fosse estremamente pericoloso, qualificandolo come “ordigni esplosivi”.

Le autorità hanno sequestrato tutto il materiale esplosivo, compreso lo smartphone utilizzato dal giovane per effettuare le vendite online. Inoltre, il PM ha disposto gli arresti domiciliari per il 22enne, con l’accusa di ricettazione, interruzione di pubblico servizio e detenzione di materiale esplosivo senza la necessaria autorizzazione.

Questa operazione segue un precedente arresto del giovane avvenuto a gennaio, quando era stato coinvolto in gravi disordini scoppiati a Molfetta durante la notte di Capodanno 2024, definiti dalla cronaca come una “guerriglia urbana”.

Le forze dell’ordine continuano a monitorare e contrastare il traffico illegale di fuochi d’artificio, a tutela della sicurezza pubblica, soprattutto in vista della fine dell’anno, periodo in cui aumenta il rischio di incidenti legati all’uso di materiale pirotecnico non sicuro.

L’operazione sottolinea il costante impegno della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica di Trani nella lotta contro i traffici illeciti e nella salvaguardia della legalità economica e della sicurezza pubblica. Si segnala che il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari, e l’indagato non è considerato colpevole fino alla sentenza definitiva.

Cronaca

Operazione dei Carabinieri a Molfetta: due arresti per detenzione e porto d’armi con aggravanti mafiose

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I Carabinieri della Compagnia di Molfetta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone, accusate di detenzione e porto di armi da fuoco, aggravati dall’utilizzo di metodi mafiosi. L’operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Bari, si inserisce nell’ambito delle indagini relative all’omicidio di Antonia Lopez e ai tentati omicidi di quattro giovani avvenuti nella discoteca “Bahia Beach” di Molfetta, nella notte del 22 settembre 2024.

Secondo le ricostruzioni, l’episodio di sangue si è verificato a seguito di un violento confronto tra due gruppi di giovani, entrambi originari di Bari, con vecchie ruggini alle spalle. La situazione è degenerata rapidamente, culminando con l’estrazione di un’arma da parte di Michele Lavopa, già in custodia cautelare per il crimine, che ha aperto il fuoco nella discoteca gremita. Tra le vittime colpite, Antonia Lopez ha perso la vita, mentre gli altri quattro giovani hanno riportato gravi ferite.

Le indagini hanno rivelato che anche Eugenio Palermiti, una delle persone presenti nella discoteca e bersaglio degli spari, fosse armato quella notte. Dopo la sparatoria, l’arma di Palermiti è stata occultata e non è stata recuperata, ma ulteriori indagini hanno fatto emergere il suo coinvolgimento nella detenzione di altre armi da fuoco. Un’arma era stata introdotta diversi mesi prima in un altro locale notturno, il “Divinae Follie” di Bisceglie, con l’aiuto di complici e la compiacenza di alcuni addetti alla sicurezza.

Questo episodio è sintomatico di una preoccupante consuetudine tra alcuni giovani frequentatori di locali notturni nell’area barese, spesso legati a famiglie coinvolte in contesti criminali, di portare armi per affermare il proprio status e intimidire. Inoltre, desta allarme la facilità con cui le armi riescono a entrare in tali luoghi, eludendo controlli di sicurezza.

È importante ricordare che il procedimento è nella fase preliminare delle indagini e che la colpevolezza degli indagati sarà determinata nel corso del processo, dove potranno difendersi dalle accuse.

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Cronaca

Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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Nella notte, la Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 34enne, cittadino svizzero domiciliato in città, per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’episodio si è verificato presso l’Ospedale Maggiore, dove l’uomo ha dato in escandescenze, aggredendo il personale medico e tentando di sottrarre l’arma a una guardia giurata.

L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Arrestato 34enne a Parma per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale

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L’intervento è stato richiesto dal personale sanitario, che si è trovato a fronteggiare un individuo violento. Al loro arrivo, gli agenti delle volanti hanno constatato che il 34enne aveva già aggredito la guardia giurata con un calcio nel tentativo di impossessarsi della sua pistola di ordinanza. Durante il tentativo di contenimento, l’uomo ha continuato a opporre resistenza, cercando di sottrarre l’arma anche a uno degli agenti intervenuti.

La situazione è stata monitorata in tempo reale dalla sala operativa della Questura grazie alle telecamere installate nel pronto soccorso, consentendo un intervento tempestivo di un secondo equipaggio. Dopo essere stato accompagnato in pronto soccorso a seguito di un malore, l’uomo ha nuovamente tentato di aggredire il personale medico.

Una volta riportata la calma, il 34enne, che risulta avere precedenti per danneggiamento, è stato arrestato e condotto presso le camere di sicurezza della Questura. Rimarrà lì in attesa del rito direttissimo, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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