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Cronaca

Cagliari, cade dal quarto piano mentre tenta di arrampicarsi per tornare dalla fidanzata: muore un 32enne tedesco

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ADN24

Una tragedia ha scosso il quartiere Sant’Elia di Cagliari, dove un 32enne tedesco, Georg Pfaffenroth, ha perso la vita nella notte di sabato 28 dicembre. Dopo una discussione con la fidanzata, la donna lo aveva mandato via da casa. Invece di arrendersi, Pfaffenroth ha deciso di arrampicarsi sulla grondaia di un palazzo in via Schiavazzi, con l’intento di raggiungere il sesto piano, dove viveva la sua compagna.

Tuttavia, una volta arrivato all’altezza del quarto piano, ha perso l’equilibrio e, probabilmente a causa della fretta o di un malore, è caduto rovinosamente a terra, da un’altezza di circa 15 metri. Per lui non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. I soccorsi sono intervenuti immediatamente, ma non hanno potuto salvarlo.

Georg Pfaffenroth, residente in Svizzera, aveva 32 anni. Nonostante la disperazione del suo gesto, la dinamica dell’incidente è apparsa chiara sin da subito. I carabinieri hanno interrogato la padrona di casa e raccolto testimonianze, ma non sono emerse informazioni che potessero suggerire che qualcuno avesse cercato di fermarlo prima della tragica caduta. La Procura di Cagliari ha deciso di non aprire un fascicolo, considerata la chiarezza dell’incidente.

Cronaca

Napoli | Donna aggredita e violentata da un 37enne Ghanese vicino al Porto: arrestato

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Un grave episodio di violenza sessuale si è verificato a Napoli nei pressi del porto industriale, vicino all’ex mercato ittico. Una donna di 30 anni è stata aggredita e costretta a un rapporto sessuale da un uomo di 37 anni, connazionale della vittima. L’intervento tempestivo dei carabinieri, allertati dalle urla della giovane, ha permesso di individuare e arrestare l’aggressore.

L’Allarme e l’Intervento delle Forze dell’Ordine

L’allarme è stato lanciato dai residenti della zona, che avevano udito le grida disperate della donna. I carabinieri della sezione radiomobile sono intervenuti rapidamente nei pressi della statua di San Gennaro, soccorrendo la vittima e raccogliendo le sue prime dichiarazioni. La donna, originaria del Ghana, ha fornito una descrizione dettagliata del suo aggressore, consentendo agli agenti di localizzare e arrestare l’uomo poco dopo.

L’Arresto dell’Aggressore

L’aggressore, un 37enne ghanese già noto alle forze dell’ordine, è stato immediatamente condotto in carcere con l’accusa di violenza sessuale. Nonostante il trauma subito, la donna non ha riportato ferite gravi, ma è stata accompagnata in ospedale per gli accertamenti medici e ricevere il supporto necessario.

Un Caso che Riaccende il Dibattito sulla Sicurezza

Questo tragico episodio mette in luce, ancora una volta, la necessità di interventi mirati per garantire la sicurezza nelle aree più isolate della città, come quelle circostanti il porto industriale. La prontezza dei residenti e delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione potesse degenerare ulteriormente, ma resta forte l’appello alla prevenzione e alla tutela delle vittime di violenza.

La comunità locale, sconvolta dall’accaduto, esprime solidarietà alla giovane donna e confida nella giustizia affinché il responsabile sia punito con la massima severità.

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Cronaca

Catania | Bambina di 4 anni dimenticata in area di servizio: madre denunciata

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Un episodio di grave disattenzione ha visto protagonista una giovane madre catanese di 28 anni, che ha dimenticato la figlia di 4 anni in un’area di servizio nei pressi della tangenziale di Catania. La piccola, lasciata sola e impaurita, è stata notata dagli agenti della polizia durante un normale servizio di pattugliamento vicino all’aeroporto, che l’hanno soccorsa e messa al sicuro.

La Scoperta e l’Intervento della Polizia

Gli agenti hanno trovato la bambina mentre vagava tra i distributori di carburante, visibilmente confusa e in lacrime. Dopo averla tranquillizzata e intrattenuta con domande per strapparle un sorriso, hanno avviato le ricerche della madre, senza però trovarla né tra le auto in sosta né tra i clienti del bar dell’area di servizio. Le testimonianze dei dipendenti hanno indicato che la donna era entrata da sola per pagare il rifornimento, lasciando la piccola fuori.

Indagini e Analisi delle Telecamere

Per risalire all’identità della madre, sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza e la bimba ha fornito alcune descrizioni del veicolo, permettendo agli agenti di estendere le ricerche. Nel frattempo, la bambina è stata accolta a bordo della volante, dove i poliziotti hanno continuato a intrattenerla fino al ritorno della madre.

Il Ritorno della Madre e la Denuncia

Dopo circa un’ora, la donna è tornata sul posto, spiegando agli agenti che si era accorta dell’assenza della figlia solo dopo essere arrivata nel centro di Catania. Le sue giustificazioni non sono bastate a evitare una denuncia per abbandono di minore. Durante i controlli, è emerso inoltre che la 28enne guidava senza patente, mai conseguita, e con un’auto sottoposta a fermo amministrativo. È stata quindi sanzionata anche per queste gravi violazioni.

Un Epilogo che Solleva Dubbi sulla Responsabilità

Fortunatamente, la bambina è tornata tra le braccia della madre senza ulteriori conseguenze fisiche, grazie alla tempestività dell’intervento della polizia. Tuttavia, l’episodio pone seri interrogativi sulla capacità della donna di garantire un ambiente sicuro per la figlia, sollevando riflessioni più ampie sulla necessità di prevenire situazioni simili attraverso misure di sensibilizzazione e controllo.

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Cronaca

Brescia | Omicidio a Capodanno, Roberto Comelli Ucciso perchè voleva entrare ad una festa

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La notte di Capodanno si è trasformata in tragedia a Provaglio d’Iseo, nel Bresciano, dove Roberto Comelli, 42 anni, è stato ucciso con un fendente al petto. L’uomo, conosciuto in paese, è stato trovato senza vita davanti a una palestra affittata per una festa privata, dopo essere stato respinto all’ingresso e coinvolto in una rissa culminata nel dramma.

La Dinamica dei Fatti

Secondo le prime ricostruzioni, Comelli si sarebbe presentato alla festa organizzata da un gruppo di ragazzi, ma non gli sarebbe stato concesso l’ingresso. A seguito del rifiuto, sarebbe scoppiata una lite durante la quale è spuntato un coltello. Il 42enne è stato colpito al petto con un’unica coltellata, risultata fatale.

I Soccorsi e l’Indagine

La segnalazione ai soccorsi è arrivata poco prima delle 4:30 del mattino, quando alcuni passanti hanno notato il corpo dell’uomo riverso sull’asfalto in una pozza di sangue. I sanitari del 118, giunti rapidamente sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. L’arma del delitto, un coltello da cucina lungo 30 centimetri, è stata rinvenuta poco distante dalla scena del crimine.

I carabinieri stanno lavorando per identificare l’autore del delitto, che al momento risulta irreperibile. Parallelamente, sono in corso interrogatori per risalire a tutti i partecipanti alla festa e ricostruire con precisione la catena degli eventi che ha portato alla tragedia.

Una Comunità Sotto Shock

L’omicidio di Roberto Comelli ha scosso profondamente la comunità di Provaglio d’Iseo. Gli abitanti del paese, ancora increduli, ricordano l’uomo come una persona conosciuta da tutti. L’accaduto solleva interrogativi sulla sicurezza e la gestione delle feste private, soprattutto in contesti che possono degenerare in situazioni di violenza.

La Caccia al Responsabile

Le indagini proseguono senza sosta per assicurare alla giustizia il responsabile di questo tragico episodio. L’attenzione delle autorità è ora concentrata sull’identificazione degli ospiti della festa, che potrebbero fornire dettagli utili a far luce su questa tragica vicenda.

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