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Meloni segue il caso di Cecilia Sala: “Massima attenzione e collaborazione”

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Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con estrema attenzione la vicenda di Cecilia Sala, la giornalista italiana fermata il 19 dicembre. La Premier, in stretto collegamento con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Sottosegretario Alfredo Mantovano, sta facendo tutto il possibile per riportare a casa la giornalista nel più breve tempo possibile.

Secondo quanto riportato in una nota ufficiale di Palazzo Chigi, l’obiettivo di risolvere la situazione viene perseguito in accordo con i genitori di Cecilia Sala. Il Governo, inoltre, ha sottolineato l’importanza di procedere con cautela, raccomandando ai media italiani di rispettare tale approccio prudente nel trattare la vicenda.

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Renzi “Notizie preoccupanti su Cecilia Sala, Meloni riunisca i partiti”

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“Le ultime notizie sulla detenzione di Cecilia Sala sono molto gravi e preoccupanti. Le condizioni della vita di Cecilia nel carcere di Evin appaiono lontanissime da quelle descritte dal nostro ministero degli Esteri nei giorni scorsi. Nessuno di noi vuole far mancare il proprio sostegno al Governo perchè davanti all’arresto illegittimo di una cittadina italiana, a maggior ragione se giornalista, non c’è maggioranza e non c’è opposizione. C’è solo l’Italia. Ma la situazione è molto seria. In casi come questo è giusto che la Premier riunisca subito i leader di tutti i partiti o i capigruppo”. Lo scrive sui social il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

“Chiedo alla Presidente Meloni di riunire in sua presenza i leader di maggioranza e opposizione o semplicemente i capigruppo già oggi. O al più tardi domani – aggiunge -. Siamo pronti a raggiungerla a Palazzo Chigi oggi o domani, interrompendo tutti le vacanze, perchè la situazione è molto più seria e più grave di come è stata descritta ai giornali. Diamo la massima disponibilità e il massimo sostegno al Governo, ma il Governo faccia ciò che altri premier hanno fatto in situazioni analoghe in passato coinvolgendo da subito tutte le opposizioni. Cecilia deve essere liberata subito e tutti insieme dobbiamo fare la nostra parte. Non c’è un minuto da perdere”.

– foto: Agenzia Fotogramma –

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Politica

Salvini “Per la Lega si è chiuso un 2024 complicato ma di crescita”

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“Per la Lega si è chiuso un 2024 complicato ma alla fine bello, di crescita, serenità e compattezza, con gli iscritti che crescono dal Veneto alla Sicilia, con il numero di sindaci e amministratori che cresce dalla Lombardia al Lazio”. Così il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, in una diretta video sui social.
“Solo in Sicilia – aggiunge -, ho fatto una call poco fa, siamo a più di 400 amministratori locali, e come Lega quasi 500 sindaci in Italia, più di 200 in Lombardia, più di 100 in Veneto, quindi bene. La Lega – sottolinea Salvini – è un modo di vivere, di essere, di pensare, non è solo un partito. Sicuramente con tanti avversari, con qualche nemico, soprattutto nelle stanze che contano. Abbiamo contro quasi tutti i giornali e le televisioni, buona parte dei sindacati, alcuni magistrati, e parecchi di quelli con i quattrini, in Italia e nel mondo, penso a Soros, che vorrebbero cancellare la Lega dalla faccia della Terra. Ma andiamo avanti in direzione ostinata e contraria, come cantava il buon De Andrè, con i risultati al centro: lavoro, stipendi, pensioni, scuola e sanità le priorità, e poi per quello che mi riguarda, infrastrutture”.
– foto Ipa –
(ITALPRESS).

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Politica

Sicurezza, dal Viminale direttiva per le “zone rosse” nelle città

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha inviato una direttiva ai prefetti per sottolineare l’importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento.
“Viene in tal modo esteso ad altre città questo strumento che ha già dato positivi risultati nel corso della sua prima applicazione a Firenze e Bologna dove complessivamente, negli ultimi 3 mesi, sono stati 105 i soggetti destinatari di provvedimenti di allontanamento su 14 mila persone controllate”, spiega il Viminale in una nota, che prosegue: “Il ricorso alle cosiddette “zone rosse” rientra nella più ampia strategia volta a garantire la tutela della sicurezza urbana e la piena fruibilità degli spazi pubblici da parte dei cittadini.

Tali ordinanze sono particolarmente utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa e situazioni di degrado, come le stazioni ferroviarie e le aree limitrofe, nonchè le “piazze dello spaccio”, dove sono già in atto le operazioni interforze ad alto impatto”.
Le misure potranno essere applicate anche in altre aree urbane, come le zone della movida, caratterizzate da un’elevata concentrazione di persone e attività commerciali e dove si registrano spesso episodi di microcriminalità (furti, rapine), violenza (risse, aggressioni), vandalismo, abuso di alcol e degrado.
In vista del Capodanno, l’applicazione delle “zone rosse” per il ministero dell’Interno “rappresenta inoltre un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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