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Cronaca

Provvedimenti di Daspo a carico di tifosi di Crotone e Messina

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Otto tifosi calabresi e tre siciliani sono stati destinatari di provvedimenti di Daspo, emessi in relazione all’incontro di calcio di Lega Pro Crotone-Messina, disputato il 14 settembre 2024 allo stadio E. Scida. Durante la partita, i tifosi si sono resi protagonisti di accensioni e lanci di fumogeni, nonché di episodi di violenza verbale e intemperanza nelle rispettive curve, comportamenti che hanno messo a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica.

Le indagini sono state avviate dalla Digos, che ha segnalato i responsabili alla Procura della Repubblica di Crotone. Grazie anche alle immagini fornite dal sistema di videosorveglianza dello stadio, elaborate dalla Polizia Scientifica, è stato possibile ricostruire gli eventi e individuare i presunti colpevoli. Sulla base delle evidenze raccolte, la Divisione Polizia Anticrimine ha avviato l’istruttoria per l’emissione dei provvedimenti.

I Daspo sono stati disposti per una durata che varia da uno a cinque anni, con l’obbligo, per alcuni dei destinatari, di presentarsi presso la Questura durante lo svolgimento delle competizioni sportive.

Cronaca

Brutta caduta di Gino Caviezel nel SuperG di Bormio: gara interrotta e soccorsi in elicottero

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Il SuperG di Coppa del Mondo di Bormio è stato interrotto a causa di una brutta caduta del primo atleta a partire, lo svizzero Gino Caviezel. L’incidente è avvenuto poco dopo l’inizio della gara, quando Caviezel ha urtato violentemente contro il muro di San Pietro, sbattendo contro un palo. L’impatto ha causato l’apertura dell’airbag e lo sciatore è poi scivolato per decine di metri lungo la discesa.

Subito soccorso, Caviezel ha riportato apparentemente dei problemi a una gamba. L’intervento dei soccorritori è stato tempestivo, e un elicottero è intervenuto per recuperarlo e trasportarlo in ospedale. La gara è ripresa successivamente, dopo che gli organizzatori hanno effettuato un controllo della pista.

Questo incidente si aggiunge a un altro grave infortunio avvenuto qualche giorno prima sulla stessa pista. Venerdì scorso, il francese Cipryen Sarrazin aveva subito una caduta rovinosa durante la seconda prova cronometrata in vista della discesa libera, che si è poi svolta ieri. Sarrazin è stato operato d’urgenza per un ematoma intracranico causato dall’impatto con la neve.

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Cronaca

Gran Sasso, il dolore del papà di Luca Perazzini: ‘Il suo telefonino squilla ancora, è devastante’

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Due giorni dopo il ritrovamento dei corpi senza vita di Cristian Gualdi e Luca Perazzini, i due alpinisti romagnoli dispersi sul Gran Sasso a causa di una caduta domenica 22 dicembre, si è svolta una fiaccolata in loro ricordo. Più di 300 persone si sono riunite sabato 28 dicembre nella frazione di Santarcangelo di Romagna, San Vito, per onorare i due giovani scomparsi. La fiaccolata ha avuto luogo al Ponte Romano di San Vito, dove vivevano i due alpinisti. I partecipanti, con le candele in mano, hanno camminato in silenzio, condividendo il dolore per la tragedia che ha colpito le famiglie delle vittime.

Giancarlo Perazzini, padre di Luca, ha parlato con profonda commozione durante l’evento: «Luca era la nostra ancora, andava sempre a cento all’ora. Il suo telefonino squilla ancora, è una cosa devastante». Queste parole esprimono l’immenso dolore di un padre che ha perso il figlio in un modo tragico e prematuro. Giancarlo ha anche ricordato come Luca fosse sempre molto attivo e pieno di vita, un ragazzo che amava affrontare nuove sfide. «Luca c’era già stato un anno fa su quella cima», ha continuato il padre, spiegando che i due amici alpinisti avevano previsto di salire e scendere in sicurezza dal Gran Sasso, ma le condizioni meteo improvvise e violentissime hanno cambiato il corso degli eventi. «C’erano venti a 140 km orari, il nevischio. Li hanno scaraventati come due foglie giù per quel canalone», ha aggiunto, descrivendo la furia del tempo che ha causato la tragedia.

Nonostante il dolore, Giancarlo ha espresso la sua gratitudine per i soccorritori che, nonostante le difficoltà, hanno fatto di tutto per cercare i dispersi. «I soccorritori non si vedevano nemmeno la punta delle scarpe, sono stati incredibili, eppure hanno fatto tutto il possibile in condizioni terribili. Quel meteo è cambiato con ore di anticipo rispetto alle previsioni», ha dichiarato il padre. Le operazioni di recupero sono state difficili, e Luca è stato trovato sotto due metri di neve. Giancarlo ha poi aggiunto: «Il suo telefonino suona ancora, chissà quando ritroveranno il suo zaino».

Luca Perazzini e Cristian Gualdi sono stati descritti come due ragazzi pieni di vita, sempre pronti ad affrontare nuove avventure. Giancarlo ricorda che Luca, ogni volta che affrontava una sfida, pensava già alla prossima, e non avrebbe mai immaginato che quella montagna sarebbe stata l’ultima. I funerali dei due alpinisti si terranno il 2 gennaio a Santarcangelo di Romagna. Le cerimonie funebri si svolgeranno in due chiese distinte: alla Collegiata di Santarcangelo e nella parrocchia di San Vito. In loro memoria, i cittadini sono invitati a partecipare a un momento di raccoglimento collettivo. Lunedì 2 gennaio, le vie del centro si riempiranno di candele accese, una simbolica luce che unisce la comunità in questo doloroso momento di addio. I negozi del centro e i cittadini sono stati invitati a partecipare accendendo luci alle loro vetrine e finestre.

La fiaccolata e la cerimonia di raccoglimento rappresentano il tentativo di una comunità di stringersi attorno alle famiglie in lutto, unendo il dolore e la memoria di due giovani vite spezzate troppo presto.

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Cronaca

Indagato dirigente del Comune per la morte di Francesca Ianni: albero pericoloso non rilevato in tempo

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Il procuratore aggiunto Giovanni Conzo ha iscritto un dirigente del Comune di Roma nel registro degli indagati per omicidio colposo in relazione alla morte di Francesca Ianni, la 45enne travolta e uccisa da un albero il 23 dicembre scorso. Il dirigente, che lavora presso il Servizio Giardini del Campidoglio, è accusato di non aver garantito la sicurezza degli alberi pubblici. Questo episodio ha suscitato preoccupazioni in merito alla manutenzione e al controllo degli spazi verdi della capitale.

La vicenda è emersa mentre i carabinieri forestali hanno acquisito documenti relativi alla manutenzione del verde urbano, compresa la documentazione riguardante l’ispezione visiva del pioppo cipressino che ha causato la tragedia. L’albero era stato controllato a settembre, ma evidentemente, il controllo non aveva evidenziato rischi imminenti. Tuttavia, si è poi scoperto che le radici dell’albero erano marce, probabilmente compromesse da lavori sul manto stradale, e il terreno su cui cresceva era instabile, con una pendenza che lo rendeva pericoloso, soprattutto in un’area frequentata da famiglie e bambini.

La domanda che gli inquirenti si pongono ora riguarda la sicurezza degli alberi pubblici e le modalità di controllo: da quanto tempo il pioppo non era stato sottoposto a prove di trazione, un esame che avrebbe potuto rilevare i suoi problemi strutturali? Questo episodio solleva dubbi sul sistema di manutenzione e la gestione degli spazi verdi in una delle principali città italiane.

Nel frattempo, oggi si sono svolti i funerali laici di Francesca Ianni al cimitero del Verano, mentre l’area del parco Livio Labor, dove è avvenuta la tragedia, resta sequestrata per ulteriori rilievi.

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