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Lutto nel giornalismo italiano: è morto Gian Paolo Ormezzano, storica firma sportiva

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ADN24

Il giornalismo italiano piange la scomparsa di Gian Paolo Ormezzano, grande firma delle cronache sportive, morto a Torino all’età di 89 anni. Ormezzano lascia la moglie e tre figli. La sua carriera è stata lunga e prestigiosa, iniziando a Tuttosport nel 1974, testata di cui fu anche direttore dal 1974 al 1979. Successivamente passò a La Stampa, dove lavorò come inviato fino al 1991, anno in cui andò in pensione.

Ormezzano era un appassionato di sport a 360 gradi, ma il suo amore per il calcio e per il Torino era il cuore pulsante della sua carriera. Grandissimo tifoso granata, Ormezzano raccontava di aver visto tutte le partite del Grande Torino allo stadio Filadelfia. Quando il Torino vinse il suo primo scudetto nel 1976, da direttore di Tuttosport, titolò: “Toro, lassù qualcuno ti ama”, un omaggio ai campioni scomparsi nella tragedia di Superga del 1949.

La sua carriera non si è limitata solo al calcio. Era anche un grande esperto di ciclismo, passione che continuò a coltivare scrivendo per Tuttobici. Inoltre, Ormezzano è stato una delle voci più autorevoli delle Olimpiadi, eventi che seguì sin dal 1960, partecipando come inviato a ben 25 edizioni dei Giochi olimpici, sia estivi che invernali.

Ormezzano era un narratore straordinario, capace di intrattenere con aneddoti, calembour e barzellette, ma anche un uomo generoso, sempre pronto a pensare agli altri, come dimostrato dal suo pensiero per i suoi amici malati nelle ultime ore della sua vita.

Il Torino FC ha voluto rendere omaggio al giornalista con una nota ufficiale: “Il Presidente Urbano Cairo e tutto il Torino FC sono vicini con affetto alla famiglia Ormezzano, nel caro ricordo di Gian Paolo Ormezzano, gigante del giornalismo italiano, con il cuore saldo a Torino, dove era un punto di riferimento e un tifoso orgoglioso del Toro.”

Il mondo del giornalismo, dello sport e della cultura, la Città di Torino, e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere Ormezzano, piangono la scomparsa di un “campione assoluto”, come lo definiscono i suoi colleghi. Un giornalista unico, che ha segnato la storia dello sport con il suo stile inimitabile e la sua passione contagiosa.

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Brescianini risponde a Dele-Bashiru, Lazio-Atalanta 1-1

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All’Olimpico si chiude ad undici la striscia di vittorie consecutive dell’Atalanta, ma è la squadra di Gian Piero Gasperini a sorridere al termine dell’1-1 contro la Lazio. Dopo la rete nel primo tempo di Dele-Bashiru, è il gol di Brescianini all’88’ a salvare i bergamaschi e a permettere alla Dea di difendere il primo posto in classifica a 41 punti, uno in più dell’Inter (prossima avversaria in semifinale in Supercoppa e con una gara da recuperare). Un tempo a testa per le due squadre: la Lazio domina il primo, ma cala nella ripresa complice anche la panchina corta (Gigot, Pellegrini, Castrovilli, Isaksen e Dia gli unici calciatori di movimento). Quanto visto nei primi 45′ è comunque un carico di fiducia e autostima in vista del derby del 5 gennaio contro la Roma. Tante le occasioni, la prima all’11’: Carnesecchi dice no a Castellanos due volte nella stessa azione, poi è Guendouzi a calciare dalla distanza ma la traversa nega al francese la gioia del gol. Al 27′ arriva l’1-0: Rovella premia l’inserimento di Dele-Bashiru che a tu per tu con Carnesecchi non sbaglia. All’intervallo Gasperini spende un doppio cambio: fuori Hien (ammonito) e Zappacosta, dentro Kossounou e Cuadrado. E’ l’ex Juventus al 53′ ad avere la palla dell’1-1, ma il suo colpo di testa sul cross di Bellanova finisce sull’esterno della rete. Al 61′ servono invece le unghie di Provedel per deviare in angolo il tiro di destro di Lookman. Al 65′ scocca l’ora del fischiatissimo Zaniolo, che prende il posto di uno spento De Ketelaere. L’occasione più nitida però ce l’ha Lookman che sugli sviluppi di un cross da angolo calcia da un metro, ma trova il salvataggio sulla linea di Pellegrini. L’1-1 è rimandato all’88’: Zaniolo imbuca per Lookman che coglie di sorpresa la difesa biancoceleste e serve al neo entrato Brescianini la palla da appoggiare in rete. Un punto a testa prima di un 2025 che si apre con la stracittadina per la Lazio e la Supercoppa Italiana per l’Atalanta.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Federica Brignone trionfa nel gigante di Semmering: 29esima vittoria in Coppa del Mondo

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Federica Brignone ha conquistato la sua 29esima vittoria in Coppa del Mondo, trionfando oggi, sabato 28 dicembre, nel gigante di Semmering, in Austria. La campionessa valdostana ha preceduto sul podio la svedese Sara Hector e la neozelandese Alice Robinson.

Con questo successo, il 14esimo in gigante e il secondo della stagione dopo Soelden, Brignone si posiziona al vertice della classifica generale e di specialità. La 34enne, che non aveva mai raggiunto il podio sulla pista Panorama, ha dominato la gara chiudendo con un tempo di 2’03″14, dopo aver già guidato nella prima manche.

Marta Bassino si è classificata al settimo posto.

Nella classifica generale, Brignone è ora leader con 319 punti, seguita dalla svizzera Camille Rast a 301 e da Lara Gut-Behrami, nona nella gara odierna, a 269. Nella classifica di gigante, l’azzurra guida con 200 punti, davanti a Hector (196) e Robinson (140).

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I Cavs passano a Denver, vittorie per Celtics e Clippers

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Notte Nba con 8 partite e un esonero. I Sacramento Kings, infatti, hanno deciso di chiudere il rapporto con coach Mike Brown che paga i risultati negativi con 18 sconfitte in 31 gare e il 12esimo posto nella classifica della Western Conference. Incarico ad interim per l’assistente Doug Christie che inizierà la sua avventura nel match contro i Lakers. Tornando agli 8 match disputati nella notte italiana, vittoria di spessore (la 27esima in 31 gare) per i Cavaliers che passano a Denver. La capolista del gruppo Est si impone 149-135 sul parquet dei Nuggets, portando tutto il quintetto iniziale in doppia cifra. Il più prolifico è Donovan Mitchell con i suoi 33 punti, ne fa 26 Evan Mobley, 25 Darius Garland, doppia doppia da 22 punti e 10 rimbalzi per Jarrett Allen e sono 11 quelli di Dean Wade, mentre dalla panchina arrivano i 13 di Caris LeVert. Denver tiene testa a Cleveland, ma paga un secondo quarto chiuso sotto di 13 (27-40) e deve arrendersi nonostante la tripla doppia da 27 punti, 14 rimbalzi e 13 assist del solito Nikola Jokic. Ventisette ne fa anche Jamal Murray (11 gli assist) e vanno in doppia cifra anche Porter Jr (18), Watson (18), Braun (16), Westbrook (11) e Strawther (11), ma ancora una volta sono i Cavs a lasciare il parquet con un successo tra le mani.

Netta vittoria anche per i campioni in carica. Al TGarden, infatti, i Celtics battono Indiana 142-105 con uno scatenato Jaylen Brown che ne mette a referto 44. Pesanti anche le doppie doppie di Jayson Tatum (22 punti e 13 rimbalzi) e Payton Pritchard con quest’ultimo che, dalla panchina, chiude con 18 punti, 10 assist e 8 rimbalzi.
A Ovest bel successo per i Clippers che in casa battono 102-92 Golden State, in campo senza due pedine fondamentali come Steph Curry e Draymond Green. Ai Warriors non bastano i 34 punti e 10 rimbalzi di Jonathan Kuminga dalla panchina, mentre i padroni di casa costruiscono la vittoria nello scontro diretto in chiave playoff, portando tutto il quintetto iniziale in doppia cifra con Norman Powell che ne fa 26, James Harden 18, doppia doppia da 17 punti e 11 rimbalzi per Ivan Zubac, ma ci sono anche i 14 di Jones Jr, i 13 di Dunn, con l’aggiunta degli 11 dalla panchina di Coffey.
Nelle altre gare della notte vittorie per Knicks (108-85 su Orlando), Spurs (96-87 sui Nets), Minnesota (113-112 su Houston), Memphis (132-124 contro i Pelicans con 33 punti per Jackson Jr) e Dallas (98-89 sui Suns).
– Foto Ipa Agency –

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