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Cronaca

Salvati 10 ragazzi in due interventi distinti sui monti del Matese

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Due interventi di soccorso sono stati effettuati nelle ultime ore sui monti del Matese, con il salvataggio di dieci giovani in difficoltà. Il primo intervento è stato possibile grazie alla chiamata di soccorso inviata dal sistema di localizzazione di un telefonino, che ha consentito di individuare il gruppo nonostante la mancanza di copertura di rete e la loro posizione in una stradina di montagna che porta al lago del Matese. Sei ragazzi sono stati tratti in salvo, grazie anche alla cooperazione dei residenti locali, e sono stati trovati in buone condizioni di salute.

Nel secondo intervento, quattro ragazzi sono stati salvati tra il comune di Letino e San Gregorio Matese. Anche in questo caso, i giovani erano in buone condizioni e sono stati prontamente soccorsi dai team di emergenza.

Oltre a questi salvataggi, i soccorritori sono stati impegnati in numerosi altri interventi nella zona di Teano e Mondragone, principalmente per la rimozione di alberi caduti a causa del maltempo. Le operazioni di soccorso sono proseguite senza sosta per garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori.

Cronaca

Milano | Sequestro di articoli natalizi non conformi: operazione della GdF

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Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, la Guardia di Finanza di Milano ha intensificato i controlli presso esercizi commerciali al fine di contrastare il commercio di articoli natalizi non conformi alle normative di sicurezza e privi della corretta marcatura “CE”. L’obiettivo di tali operazioni è tutelare la salute dei consumatori e garantire che i prodotti in vendita rispondano agli standard di qualità richiesti dalla legge.

I militari del Gruppo di Legnano, nell’ambito di un’attività di controllo economico del territorio, hanno scoperto tre grandi magazzini nel legnanese che vendevano oltre 300.000 articoli tra addobbi natalizi e accessori per le feste, tutti riportanti il marchio “CE” ma privi dei requisiti di sicurezza previsti dalla normativa. Questi articoli sono stati immediatamente sequestrati e i responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per il reato di frode in commercio.

Le indagini sono proseguite per ricostruire la filiera commerciale dei prodotti irregolari e hanno portato a identificare due società importatrici con sede in provincia di Brescia. A seguito di un decreto di perquisizione, i finanzieri hanno rinvenuto nei locali e nei magazzini delle società oltre 47 milioni di articoli, tra cui addobbi natalizi, decorazioni e altri articoli per le feste, tutti recanti indebitamente il marchio “CE”. Anche questa merce è stata sequestrata per prevenire la sua immissione sul mercato, e i rappresentanti legali delle due società sono stati segnalati alla Autorità Giudiziaria.

Questa operazione evidenzia l’impegno costante della Guardia di Finanza nella lotta contro la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza. Il contrasto alle frodi in commercio contribuisce non solo a proteggere i consumatori, ma anche a garantire un mercato leale, in cui le imprese che rispettano le regole possano competere senza essere danneggiate dalla concorrenza sleale.

Il procedimento penale è ancora nelle fasi preliminari, e la responsabilità degli indagati sarà accertata definitivamente solo con una sentenza irrevocabile di condanna. L’operazione dimostra l’importanza dei controlli periodici, in particolare durante il periodo delle festività, per garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti destinati ai consumatori.

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Cronaca

Como | Arresto per furto e immigrazione clandestina: un algerino irregolare finisce in manette

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Nel pomeriggio del giorno di Natale, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di origine algerina, irregolare sul territorio italiano, con precedenti di polizia. Il 33enne è stato accusato di furto aggravato e violazione delle norme sull’immigrazione clandestina, a seguito di un’incursione avvenuta in pieno centro a Como.

L’incidente è avvenuto verso le 21:00, quando la centrale operativa del 112 NUE ha ricevuto una segnalazione riguardante il furto di una borsa da parte di un uomo, in un bar situato in piazza Volta. Approfittando di un momento di distrazione della cliente, l’algerino aveva sottratto la borsa, per poi darsi alla fuga per le vie circostanti. Un gruppo di passanti, accortosi del furto, ha inseguito il ladro, riuscendo a fermarlo e a trattenere l’uomo fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle volanti, giunti sul posto, hanno preso in custodia l’uomo e, dopo aver ascoltato i testimoni, hanno restituito la borsa alla legittima proprietaria, che nel frattempo era tornata sul luogo del reato. Le indagini immediate hanno permesso di ricostruire l’accaduto, confermando la dinamica del furto.

Portato in Questura, l’uomo è stato identificato come richiedente asilo proveniente dalla Svizzera, ma con dati anagrafici che indicavano una minore età, contrariamente a quanto emerso durante l’esame in ospedale, che ha confermato la sua maggiore età (superiore ai 19 anni). Ulteriori accertamenti hanno rivelato che l’uomo era già noto per un ordine di espulsione emesso dal Questore di Cagliari a settembre, che gli vietava di rientrare in Italia per tre anni. Nonostante ciò, il soggetto aveva fatto ritorno nel paese, violando così il divieto di reingresso.

A seguito della denuncia per furto e della violazione del divieto di reingresso, l’algerino è stato arrestato. Il Pubblico Ministero di turno ha disposto il suo trattenimento nelle camere di sicurezza della Questura, fissando il processo per il rito direttissimo il giorno successivo alle 12:00.

L’arresto rientra nell’ambito delle attività di intensificazione dei controlli sul territorio, voluti dal Questore di Como, Marco Calì, per garantire maggiore sicurezza e contrastare la criminalità. Le operazioni di controllo hanno visto il rafforzamento delle pattuglie appiedate in centro e l’impiego delle diverse specialità della Polizia di Stato, nonché la collaborazione con altre forze di polizia locali.

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Cronaca

Bologna | Sequestro di articoli pirotecnici a Castel Maggiore: 100.000 prodotti illegali scoperti dalla Gdf

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In vista delle festività di fine anno, la Guardia di Finanza di Bologna ha intensificato le operazioni di controllo sul territorio per contrastare l’importazione e la vendita illegale di articoli pirotecnici. I militari del Comando Provinciale, operando sotto la supervisione della Compagnia Anti Terrorismo Pronto Impiego, hanno recentemente effettuato un’importante operazione presso un grande esercizio commerciale di Castel Maggiore.

Durante l’ispezione, sono stati sequestrati circa 100.000 articoli pirotecnici, per un peso complessivo di circa 400 kg, inclusi oltre 100 kg di massa attiva esplodente. Il materiale esplosivo era detenuto in violazione delle normative di sicurezza, in quanto immagazzinato in prossimità di materiali infiammabili, rappresentando un serio rischio per la pubblica sicurezza. La custodia non conforme delle merci avrebbe potuto causare incidenti gravi, mettendo in pericolo l’incolumità delle persone nelle vicinanze.

Il titolare dell’attività, di origine cinese, è stato denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per la detenzione e la commercializzazione illegale di prodotti esplodenti, reato che comporta sanzioni severe in violazione delle leggi sulla sicurezza.

Questa operazione rientra in una più ampia strategia delle Fiamme Gialle, finalizzata a tutelare i consumatori e a garantire la sicurezza pubblica, specialmente in un periodo dell’anno in cui il traffico di prodotti illegali tende a intensificarsi. I controlli continuano a essere rafforzati per contrastare i traffici illeciti e prevenire i rischi associati alla vendita di articoli pericolosi.

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