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Il cervello umano a velocità limitata: rischi per il sogno di Musk

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Il cervello umano elabora il pensiero a una velocità sorprendentemente bassa, solo dieci bit al secondo, mentre i nostri organi di senso sono in grado di raccogliere informazioni dall’ambiente esterno a una velocità cento miliardi di volte superiore. Questa stima è stata elaborata dai ricercatori del California Institute of Technology (Caltech), che suggeriscono che questo limite di velocità potrebbe essere il risultato dell’evoluzione dei nostri antenati in un mondo relativamente “lento”.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Neuron, solleva interrogativi significativi sulla possibilità di potenziare il pensiero umano attraverso interfacce cerebrali collegate a computer, come quelle sviluppate dalla compagnia Neuralink di Elon Musk.

Per stimare la velocità di elaborazione del cervello umano in termini informatici, i ricercatori hanno analizzato numerosi studi relativi a attività quotidiane come la lettura, la scrittura, il gioco ai videogiochi e la risoluzione del cubo di Rubik. Utilizzando tecniche derivate dalla teoria dell’informazione, hanno calcolato che la velocità del pensiero umano è pari a dieci bit al secondo. Questo dato appare modesto se paragonato alla velocità di una connessione Wi-Fi standard, che può raggiungere i 50 milioni di bit al secondo.

Markus Meister, neuroscienziato e autore dello studio, spiega che “in ogni momento, estraiamo solo dieci bit dai mille miliardi che i nostri sensi stanno captando e li usiamo per percepire il mondo e prendere decisioni”. Questo solleva un paradosso interessante: come fa il cervello a filtrare e gestire così tante informazioni in modo efficiente?

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Microsoft Acquista il Doppio dei Chip Nvidia per l’Intelligenza Artificiale Rispetto alle Rivali

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Microsoft continua a consolidare la sua posizione dominante nel campo dell’intelligenza artificiale, acquistando una quantità significativamente maggiore di chip per IA rispetto alle sue principali concorrenti globali. Secondo un report del Financial Times, citato dalla società di consulenza tecnologica Omdia, Microsoft ha acquistato 485.000 chip Hopper di Nvidia nel 2024, più del doppio rispetto ai 224.000 chip acquistati da Meta, la quale è il suo principale rivale nel settore. La cifra è anche notevolmente superiore a quella delle altre big tech come Google e Amazon.

I chip Hopper sono una delle architetture più avanzate di Nvidia, progettata specificamente per supportare le applicazioni di intelligenza artificiale su larga scala. Questo acquisto da parte di Microsoft conferma l’importanza crescente dell’IA nei suoi piani strategici, in particolare per l’ottimizzazione e l’espansione delle sue piattaforme cloud, come Azure, e per l’integrazione dell’IA in vari altri servizi aziendali e consumer.

Le Acquisti delle Aziende Rivali

Omdia, che ha condotto l’analisi, segnala che Meta ha acquistato 224.000 chip Nvidia, mentre altre aziende come Google e Amazon si trovano dietro, con acquisti inferiori a quelli dei principali competitor. Per le aziende cinesi, come ByteDance e Tencent, che operano con un modello H20 modificato per rispettare i controlli all’export imposti dagli Stati Uniti, sono stati acquistati circa 230.000 chip Nvidia ciascuna. Questo modello è una versione meno potente rispetto al Hopper, ma comunque progettato per supportare le esigenze di intelligenza artificiale.

L’Influenza del Settore dei Chip sull’Industria Tecnologica

Secondo le stime di Omdia, le spese globali per server, tra cui l’acquisto di chip, cresceranno notevolmente, raggiungendo i 229 miliardi di dollari nel 2024. Microsoft, con i suoi 31 miliardi di dollari di spese di capitale, rappresenta una delle principali forze trainanti di questo mercato, seguita da Amazon con 26 miliardi di dollari. Le cifre elevate riflettono il crescente interesse e impegno delle aziende tecnologiche nel potenziare le loro capacità di intelligenza artificiale, una tecnologia che ha applicazioni in molti settori, dalla computazione al cloud, fino ai nuovi strumenti di sviluppo e alle soluzioni personalizzate.

Strategia di Microsoft nell’IA

L’acquisto massiccio di chip Nvidia evidenzia come Microsoft stia mettendo l’intelligenza artificiale al centro della propria strategia aziendale. La compagnia sta puntando con decisione sull’IA per migliorare i suoi servizi cloud, rafforzare le proprie capacità di ricerca e sviluppo, e ottimizzare le operazioni aziendali in vari ambiti, dai software alle soluzioni hardware. Grazie a questo investimento, Microsoft mira a rafforzare la sua offerta nell’AI-as-a-Service, una delle aree con il maggiore potenziale di crescita, specialmente in un contesto in cui le altre aziende tecnologiche stanno cercando di consolidare la propria posizione in un mercato sempre più competitivo.

Il Futuro dei Chip per l’IA

Con la crescente domanda di capacità computazionale per applicazioni avanzate di IA, i chip come quelli di Nvidia stanno diventando fondamentali per le grandi aziende tecnologiche. Microsoft, mettendo al centro i chip Nvidia nella sua strategia di intelligenza artificiale, si posiziona come un attore fondamentale nel panorama della nuova era digitale, dove il processamento avanzato dei dati e le capacità di intelligenza artificiale determinano il successo. Resta da vedere come si evolverà il mercato dei chip per IA e se altre aziende seguiranno l’esempio di Microsoft in questo ambito, ma la tendenza è chiara: l’intelligenza artificiale è destinata a essere uno degli elementi chiave della trasformazione tecnologica globale nei prossimi anni.

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Tecnologie Quantistiche al Lavoro per Batterie Più Efficienti

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Le tecnologie quantistiche stanno emergendo come un potente strumento per risolvere alcune delle sfide più complesse nel campo delle batterie e delle tecnologie energetiche. Un esempio concreto di questo progresso è il progetto internazionale Qlass, coordinato dal Politecnico di Milano e finanziato dall’Unione Europea con sei milioni di euro nell’ambito del programma “Quantum Flagship”. L’obiettivo del progetto è sviluppare batterie al litio più efficienti e performanti, utilizzando il potenziale dei computer quantistici fotonici, capaci di sfruttare le proprietà quantistiche delle particelle di luce (fotoni).

Il Ruolo della Computazione Quantistica nelle Batterie

Le batterie al litio, utilizzate in una vasta gamma di dispositivi, dagli smartphone alle auto elettriche, sono fondamentali per il progresso tecnologico e la sostenibilità. Tuttavia, migliorare la loro capacità, efficienza, durata e tempi di ricarica rimane una delle sfide principali della ricerca energetica. Qui entra in gioco la computazione quantistica.

I computer quantistici, sfruttando le leggi della fisica quantistica, offrono un enorme vantaggio rispetto ai computer tradizionali nel risolvere problemi altamente complessi. Nel caso delle batterie al litio, la progettazione e l’ottimizzazione dei materiali e dei processi chimici richiedono simulazioni avanzate che i computer tradizionali faticherebbero a eseguire in tempi utili. I computer quantistici, grazie alla loro capacità di processare enormi quantità di dati contemporaneamente, potrebbero accelerare la progettazione di nuove batterie, migliorandone notevolmente le performance.

Qlass: Un Nuovo Approccio alla Ricerca

Qlass, il progetto che vede la collaborazione di esperti e ricercatori internazionali, è un esempio di come le tecnologie quantistiche possano affrontare le problematiche legate all’efficienza delle batterie. Il progetto si concentra sullo sviluppo di un innovativo processore quantistico fotonico, che potrà essere utilizzato per progettare batterie al litio a capacità maggiore, tempi di ricarica ridotti e una durata significativamente più lunga rispetto alle tecnologie attuali.

Giulia Acconcia, coordinatrice del progetto Qlass, sottolinea che l’iniziativa rappresenta un passo fondamentale non solo per lo sviluppo di componenti avanzati nel campo delle batterie, ma anche per la formazione di una nuova generazione di esperti nelle tecnologie quantistiche. Qlass prevede infatti anche la creazione di nuovi algoritmi, capaci di sfruttare al meglio le peculiarità dei computer quantistici fotonici per ottimizzare il design e l’efficienza delle batterie.

Potenzialità e Impatti sul Settore Energetico

Le batterie al litio sono oggi una componente chiave in molti settori tecnologici, ma le limitazioni delle tecnologie esistenti, come la capacità di stoccaggio e i lunghi tempi di ricarica, sono ostacoli alla loro diffusione. Le innovazioni portate dalla computazione quantistica potrebbero cambiare radicalmente questo scenario. Le batterie più leggere, compatte, ricaricabili rapidamente e con una durata più lunga potrebbero rivoluzionare non solo il settore dei dispositivi elettronici portatili, ma anche quello dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili, dove l’efficienza del sistema di stoccaggio energetico è fondamentale.

L’uso di un computer quantistico fotonico per la progettazione delle batterie consentirà di simulare e analizzare reazioni chimiche a livello molecolare con una precisione mai vista prima. Questo permetterà di ottimizzare i materiali, ridurre i costi e aumentare la sostenibilità ambientale delle batterie stesse.

Conclusioni: Un Futuro Quantistico per l’Energia

Il progetto Qlass è solo un esempio di come le tecnologie quantistiche potrebbero rivoluzionare l’industria delle batterie e, di conseguenza, molteplici altri settori. La collaborazione tra istituzioni di ricerca e il supporto dell’Unione Europea stanno spingendo l’innovazione nel campo delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Con il progresso delle tecnologie quantistiche, ci si avvicina sempre di più a un futuro in cui batterie più efficienti e sostenibili potrebbero alimentare i dispositivi del domani, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità della vita.

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Il Futuro della Sicurezza Informatica: Come le Nuove Tecnologie Stanno Ridefinendo la Protezione dei Dati

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La sicurezza informatica è diventata una delle preoccupazioni principali di aziende, istituzioni e privati in un mondo sempre più digitale. Con l’aumento degli attacchi informatici, la protezione dei dati è diventata una necessità imprescindibile, spingendo le aziende a investire risorse in nuove tecnologie per prevenire minacce e vulnerabilità. Oggi, l’evoluzione della sicurezza digitale è segnata dall’introduzione di strumenti sempre più sofisticati, come l’intelligenza artificiale, il machine learning, e le tecniche di crittografia avanzata. In questo articolo esploreremo come queste innovazioni stanno ridefinendo il panorama della cyber security e cosa possiamo aspettarci per il futuro.

1. L’Intelligenza Artificiale nella Cyber Security

L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente diventando uno degli strumenti più potenti nella lotta contro gli attacchi informatici. L’IA e il machine learning sono utilizzati per identificare minacce potenziali in tempo reale, analizzando i comportamenti degli utenti e dei dispositivi con una velocità e precisione che sarebbe impensabile per un essere umano. Le soluzioni di IA sono in grado di rilevare schemi insoliti nei flussi di dati, identificando attività sospette e rispondendo a potenziali attacchi prima che possano causare danni significativi.

Un esempio pratico di utilizzo dell’IA nella sicurezza informatica è rappresentato dai sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS). Questi sistemi utilizzano algoritmi di machine learning per analizzare enormi volumi di traffico di rete e rilevare comportamenti che potrebbero indicare un attacco. Con l’aiuto dell’IA, i sistemi di sicurezza possono apprendere e adattarsi a nuove minacce, migliorando continuamente le loro capacità di rilevamento.

2. Autenticazione a Due Fattori: Un Modo Semplice ma Efficace per Aumentare la Sicurezza

L’autenticazione a due fattori (2FA) è una delle tecniche più semplici ed efficaci per proteggere gli account online. Essa richiede che l’utente fornisca due forme di identificazione: qualcosa che conosce (una password) e qualcosa che possiede (un codice generato da una app di autenticazione o ricevuto tramite SMS). Questa doppia verifica riduce drasticamente il rischio di accessi non autorizzati, anche nel caso in cui la password venga compromessa.

Con l’evoluzione della sicurezza digitale, molte aziende stanno introducendo metodi di autenticazione ancora più sicuri, come l’autenticazione biometrica, che include il riconoscimento facciale o le impronte digitali. Questi sistemi sono meno suscettibili a frodi rispetto ai tradizionali metodi basati su password e forniscono un ulteriore strato di protezione.

3. La Crittografia Post-Quantistica: Prepararsi alla Nuova Era dei Computer Quantistici

La crittografia è da sempre un pilastro fondamentale della sicurezza informatica, proteggendo le informazioni sensibili da accessi non autorizzati. Tuttavia, con l’avvento dei computer quantistici, le attuali tecniche di crittografia potrebbero diventare vulnerabili. I computer quantistici, infatti, hanno la capacità di risolvere algoritmi complessi in tempi molto più rapidi rispetto ai computer tradizionali, mettendo a rischio i sistemi crittografici attuali.

Per affrontare questa sfida, si sta sviluppando la crittografia post-quantistica: una nuova generazione di algoritmi crittografici che sono resistenti agli attacchi dei computer quantistici. Questi algoritmi sono ancora in fase di ricerca, ma promettono di garantire una protezione robusta anche nell’era dei computer quantistici.

4. Blockchain e Sicurezza: Un Approccio Decentralizzato alla Protezione dei Dati

La tecnologia blockchain, originariamente sviluppata per le criptovalute, sta trovando sempre più applicazioni nel campo della sicurezza informatica. Grazie alla sua natura decentralizzata, la blockchain è intrinsecamente resistente agli attacchi e può essere utilizzata per garantire la sicurezza e la trasparenza delle transazioni.

Un esempio di applicazione della blockchain nella sicurezza informatica è rappresentato dai sistemi di gestione dei dati. In un sistema basato su blockchain, ogni transazione o modifica ai dati viene registrata in un blocco che è legato al precedente, creando una catena di informazioni che non può essere alterata senza il consenso della rete. Questo rende la blockchain particolarmente adatta per proteggere i dati sensibili, come quelli relativi alle transazioni finanziarie o alla gestione delle identità digitali.

5. La Privacy come Priorità: La Protezione dei Dati Personali nell’era Digitale

Con l’aumento degli attacchi hacker e la crescente digitalizzazione delle informazioni, la protezione della privacy è diventata una delle principali preoccupazioni per le aziende e gli utenti. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea ha posto le basi per una maggiore tutela dei dati personali, obbligando le aziende a implementare misure di sicurezza adeguate per proteggere le informazioni sensibili.

Le soluzioni moderne di sicurezza informatica si concentrano sempre di più sulla protezione dei dati, con tecnologie come la crittografia end-to-end e il tokenization, che mascherano i dati sensibili per impedire che vengano letti o utilizzati senza autorizzazione. Inoltre, molte aziende stanno investendo in soluzioni che consentano agli utenti di avere un maggiore controllo sui propri dati, offrendo opzioni per visualizzare, modificare o eliminare le informazioni personali raccolte.

Conclusione: Il Futuro della Sicurezza Informatica è un Misto di Innovazione e Prevenzione

In un mondo sempre più connesso, la sicurezza informatica continua a essere una priorità assoluta. Le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, la crittografia avanzata e la blockchain, stanno aiutando a creare soluzioni sempre più sofisticate per proteggere i dati e prevenire gli attacchi. Tuttavia, è importante ricordare che la tecnologia da sola non basta: una cultura aziendale orientata alla sicurezza, la formazione continua e la consapevolezza degli utenti sono fondamentali per garantire che la sicurezza informatica sia efficace.

In un futuro che si prevede sempre più digitale e interconnesso, solo le aziende che sapranno evolversi e adottare le nuove tecnologie di protezione riusciranno a proteggere i propri dati e a rimanere competitive. La sicurezza informatica, quindi, non è più solo una necessità, ma un vero e proprio investimento per il successo e la sostenibilità delle imprese.

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