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L’Imoco Conegliano chiude il 2024 con un successo storico: oro mondiale e una stagione perfetta
Il 2024 sarà ricordato come l’anno delle “Pantere” di Conegliano, che hanno scritto una nuova, straordinaria pagina della storia della pallavolo femminile, concludendo l’anno con il titolo mondiale per club in Cina e completando una stagione da sogno. La squadra guidata da Daniele Santarelli ha vinto tutte le competizioni a cui ha preso parte, dominando la Serie A, la Coppa Italia, la Supercoppa Italiana, la Champions League e, infine, il Mondiale per club, diventando campione del mondo per la terza volta.
Nel Mondiale di Club di Hangzhou, la squadra trevigiana ha confermato il suo dominio assoluto, vincendo con un netto 3-0 contro le padrone di casa del Tianjin nella finalissima. Nonostante il punteggio finale sembri rispecchiare una gara senza difficoltà, Conegliano ha dovuto fronteggiare momenti di tensione, soprattutto nel primo set. Inizialmente sotto 14-18, le pantere hanno dimostrato una straordinaria capacità di recupero, chiudendo il parziale sul 25-21 grazie anche alla prestazione impeccabile di Isabelle Haak, che ha messo a segno 25 punti e si è aggiudicata il titolo di MVP del torneo.
La seconda frazione è stata un vero e proprio monologo di Conegliano, mentre nel terzo set, nonostante un inizio combattuto con il Tianjin, la squadra ha ripreso il controllo della partita, grazie alla solidità di giocatrici come Sarah Fahr, Cristina Chirichella e Monica De Gennaro. Il finale, chiuso sul 25-20, ha sancito l’ennesima vittoria di un team che, in questo 2024, non ha lasciato scampo a nessuna delle avversarie.
Con questo trionfo, Conegliano raggiunge il suo 26° trofeo in 12 anni di storia e si conferma la squadra di pallavolo femminile più titolata del mondo. Le “Pantere” sono ormai una realtà consolidata, non solo in Italia, ma anche sulla scena internazionale. Il presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, Mauro Fabris, ha sottolineato come questo successo rappresenti una grande vittoria per l’intero movimento della Serie A, che ha visto anche il debutto straordinario del Numia Vero Volley Milano, che ha conquistato la medaglia di bronzo nel Mondiale per club alla sua prima partecipazione.
Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo entusiasmo per il trionfo dell’Imoco, definendolo “un traguardo straordinario che premia la forza, la determinazione e la passione della squadra”. Un riconoscimento che va oltre i successi sportivi, celebrando il duro lavoro e l’impegno che hanno reso possibile questa impresa.
Il 2024 si conclude dunque con un tripudio per il volley femminile italiano, che ha visto la nazionale azzurra trionfare a Parigi con l’oro olimpico, a coronamento di un anno straordinario. Conegliano, con il suo storico trionfo mondiale, è senza dubbio la squadra simbolo di questa stagione irripetibile, dove ogni competizione è stata conquistata con determinazione e cuore, rendendo questo 2024 un’annata da sogno per la pallavolo italiana.
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La Juve Stabia festeggia il gol di Romano Floriani Mussolini, ma l’esultanza scatena polemiche
Un gol che ha regalato la vittoria alla Juve Stabia e un’esultanza che sta facendo parlare molto: l’1-0 contro il Cesena, siglato da Romano Floriani Mussolini, ha acceso un dibattito sul web e tra i tifosi. Il giovane calciatore, che per la prima volta ha segnato nel campionato di Serie B, ha celebrato la sua rete in modo particolare, suscitando reazioni contrastanti.
Romano Floriani Mussolini, classe 2002, è esterno destro di scuola Lazio ed è noto non solo per le sue abilità calcistiche, ma anche per la sua storia familiare. Pronipote del dittatore fascista Benito Mussolini e figlio di Alessandra Mussolini, ex parlamentare e figura pubblica, il giovane calciatore ha scelto di portare il cognome della madre, ma con un’iniziale “F” che fa riferimento al padre, Mauro Floriani.
Il gol, segnato al Cesena nel posticipo di Serie B, ha fatto esplodere di gioia il pubblico del ‘Romeo Menti’. Quando lo speaker ha annunciato il nome del marcatore, “Romano”, i tifosi stabiesi hanno risposto in coro, alzando le mani e gridando “Mussolini”, come visibile in un video che sta rapidamente circolando sui social.
A suscitare ulteriori polemiche, tuttavia, è stato il gesto di Floriani Mussolini dopo il suo gol: con l’indice sulla bocca, ha lanciato un chiaro messaggio di silenzio verso chi lo criticherebbe per il suo cognome. Una reazione che, secondo quanto detto dallo stesso calciatore in passato, si spiega con la sua volontà di rispondere a chi lo giudica per la sua discendenza, dichiarando di essere pronto a far “chiudere la bocca” a chi ha pregiudizi nei suoi confronti.
Il gesto e l’esultanza hanno suscitato reazioni contrastanti: da una parte c’è chi difende il diritto di Floriani Mussolini di esultare come vuole, mentre dall’altra c’è chi solleva preoccupazioni sulla simbolica connessione tra il suo cognome e il passato fascista della sua famiglia. Il video della tifoseria che esulta al grido di “Mussolini” ha suscitato polemiche sia sui social che tra le istituzioni, con alcuni commentatori che chiedono maggiore attenzione alla gestione della memoria storica anche nel contesto sportivo.
In ogni caso, il giovane calciatore ha dimostrato di essere pronto ad affrontare le sfide legate al suo cognome, confermando di voler parlare sul campo e con il suo talento. Resta da vedere se questo episodio darà luogo a nuove discussioni, o se la vicenda si risolverà come un semplice episodio legato a una celebrazione calcistica.
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La Juventus torna alla vittoria in Serie A: battuto il Monza in trasferta
La Juventus ritrova il successo in campionato superando il Monza in una sfida intensa che interrompe una serie di quattro pareggi consecutivi. I bianconeri, che non vincevano in Serie A dal derby contro il Torino, conquistano tre punti preziosi grazie alle reti di Weston McKennie e Nico Gonzalez. Il momentaneo pareggio del Monza, firmato da Samuele Birindelli, non è bastato ai padroni di casa per evitare un’altra sconfitta che li lascia soli all’ultimo posto in classifica.
La gara, giocata con ritmi alti soprattutto nel primo tempo, si apre con il vantaggio juventino dopo soli 14 minuti, quando McKennie, schierato come terzino sinistro per necessità, sfrutta al meglio un calcio d’angolo. La reazione del Monza è immediata, e Birindelli, schierato in posizione avanzata, firma il pareggio con un preciso colpo al volo.
Nonostante l’orgoglio mostrato dai brianzoli, la Juventus si riporta in vantaggio poco prima dell’intervallo con Gonzalez, abile a sfruttare una distrazione difensiva dei padroni di casa. Nel secondo tempo, il Monza tenta di reagire alzando il pressing, ma fatica a trovare soluzioni offensive efficaci. La Juventus gestisce con esperienza, mostrando una maggiore solidità nella fase centrale della gara.
Per la squadra di Alessandro Nesta, la sconfitta rappresenta un ulteriore passo falso in una stagione complicata. Con un attacco indebolito dalle assenze di Maldini e Djuric, i brianzoli non riescono a concretizzare le occasioni create, prolungando il digiuno di vittorie casalinghe che dura ormai da marzo. La distanza dalla zona salvezza, seppur ridotta a cinque punti, rende la situazione sempre più critica.
La vittoria è una boccata d’ossigeno per la Juventus e per Thiago Motta, che ha dovuto fare i conti con diverse assenze ma ha saputo trovare le risposte giuste. Con questa vittoria, che segna il successo numero 1.700 nella storia bianconera in Serie A, la squadra resta in corsa per un piazzamento in Champions League, mandando un segnale di forza in un momento delicato della stagione.
Per il Monza sarà fondamentale invertire la rotta al più presto, sfruttando le prossime settimane per lavorare sulla coesione del gruppo e ritrovare incisività in fase offensiva. La Juventus, dal canto suo, guarda avanti con maggiore fiducia, consapevole che, con questo cinismo, può ambire a un finale di stagione positivo.
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Oleksandr Usyk batte Tyson Fury per la seconda volta e mantiene il titolo di campione mondiale dei pesi massimi
Il pugile ucraino Oleksandr Usyk ha conquistato una vittoria ai punti contro Tyson Fury a Riyad, in Arabia Saudita, difendendo con successo il suo titolo di campione mondiale dei pesi massimi nelle principali organizzazioni di boxe (WBA, WBC e WBO). Questo secondo incontro tra i due, che aveva attirato grande attenzione, è stato un altro capitolo di una rivalità che ha appassionato il mondo della boxe.
Usyk, 37 anni, ha vinto con una decisione unanime dopo dodici round intensi, con il punteggio di 116-112 da tutti e tre i giudici. Sebbene il match non sia stato caratterizzato da knock-down, come nel primo incontro di maggio, il pugile ucraino ha mostrato un’abilità superiore, portando a segno più colpi e difendendosi con maggiore efficacia rispetto a Fury. Tuttavia, alcuni esperti e commentatori hanno ritenuto il margine di vantaggio di Usyk troppo ampio, pur concordando sulla vittoria finale dell’ucraino.
L’incontro è stato meno spettacolare rispetto a quello precedente, quando Usyk aveva messo Fury al tappeto nel nono round, per poi vincere ai punti per decisione non unanime. Nonostante ciò, Fury ha dato il meglio di sé nei primi round, utilizzando principalmente il suo jab per colpire Usyk. La differenza fisica tra i due pugili era evidente, con Fury che, con i suoi 15 centimetri di altezza in più e 25 kg di peso maggiore, ha rappresentato un avversario particolarmente impegnativo per l’ucraino.
Questa vittoria consolida ulteriormente la posizione di Usyk come uno dei pugili più dominanti della sua generazione nella categoria dei pesi massimi.
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