Cronaca
Un Natale a lieto fine: poliziotti ritrovano un uomo scomparso, riabbracciato dalla famiglia
Era sparito da due giorni e non ricordava cosa fosse successo. I suoi familiari, dopo aver denunciato la sua scomparsa alle forze di polizia, avevano fatto appello ai canali social e programmi televisivi, ma il timore che fosse troppo tardi cresceva con il passare delle ore. Ma la storia di Roberto, 75 anni, si è conclusa felicemente grazie all’intuito e alla gentilezza di due agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato Borgo.
Tutto è accaduto una sera, quando Stefania e Giovanni stavano pattugliando la zona di piazza del Risorgimento. Notarono un uomo visibilmente infreddolito che camminava avanti e indietro, con lo sguardo perso nel vuoto. Decisero di avvicinarsi con cautela e, dopo aver instaurato una conversazione amichevole, si resero conto che l’anziano era in difficoltà: non ricordava l’indirizzo di casa né quando, come e perché fosse uscito.
Immediatamente, i due agenti decisero di portarlo in auto per farlo riscaldare e, mentre parlavano con lui, scoprirono che si chiamava Roberto. Un nome che fece scattare un’importante intuizione. I poliziotti contattarono la sala operativa della Questura per verificare se, nei giorni precedenti, fosse stata denunciata la scomparsa di una persona anziana di nome Roberto. Con un semplice click, trovarono la denuncia della moglie, Margherita, che aveva disperatamente cercato notizie del marito.
In pochi minuti, i poliziotti comunicarono alla moglie che Roberto era stato trovato e stava bene. La famiglia raggiunse piazza del Risorgimento per riabbracciarlo e ringraziare Stefania e Giovanni per il loro aiuto. “Ci avete migliorato il Natale”, disse la figlia di Roberto, visibilmente emozionata.
Il giorno dopo, Roberto e la sua famiglia andarono in Questura per ringraziare ancora i poliziotti. “Sono sempre stato un poliziotto”, disse Roberto, sorrideva felice mentre posava per una foto con Stefania e Giovanni, un altro ricordo di una storia a lieto fine.
Cronaca
Martina Voce aggredita e accoltellata dall’ex fidanzato a Oslo, è in coma farmacologico
Martina Voce, una giovane donna fiorentina di 21 anni, che è stata aggredita brutalmente dal suo ex fidanzato, un informatico 20enne di origini indiane, a Oslo, dove viveva e lavorava. L’aggressione, avvenuta venerdì scorso, ha avuto luogo in un negozio dove Martina lavorava come store manager. Il suo ex, che non riusciva ad accettare la fine della loro relazione, l’ha colpita con un fendente al volto e poi con numerose altre coltellate, probabilmente usando un coltello da cucina. La ragazza è stata gravemente ferita, e dopo il ricovero in ospedale è stata messa in coma farmacologico, con condizioni che rimangono molto critiche.
Secondo la ricostruzione, l’ex fidanzato avrebbe continuato a perseguitarla con chiamate e messaggi dopo la fine della loro relazione, avvenuta a settembre. L’aggressione si è svolta in un contesto di violenza improvvisa: il giovane è entrato nel negozio, ha colpito Martina e ha cercato di fuggire, ma alcuni colleghi sono intervenuti, riuscendo a fermarlo, e uno di loro, in una reazione di difesa, lo ha anche colpito con un coltello.
L’aggressore è stato arrestato e anche lui è in coma farmacologico, e al momento non può rispondere alle domande degli inquirenti. I due colleghi di Martina, che sono intervenuti per difenderla, sono stati lodati per il loro coraggio e hanno avuto un ruolo fondamentale nel salvare la vita della giovane. La polizia ha rilasciato uno dei due colleghi, poiché ha agito in una situazione d’emergenza.
Il caso ha suscitato molta indignazione e commozione, anche perché sono stati molti i testimoni presenti, tra cui alcune persone che hanno visto la scena del primo soccorso alla vittima e l’arrivo tempestivo delle forze dell’ordine. La società in cui lavorava Martina ha espresso grande solidarietà e gratitudine verso i colleghi che hanno affrontato con coraggio la situazione.
Cronaca
Attentato a Magdeburgo, l’Italia si blinda: intensificati i controlli sugli eventi pubblici e sui rischi terroristici
L’attentato di venerdì scorso a Magdeburgo, in Germania, dove un’auto ha travolto centinaia di persone ai mercatini di Natale, ha scosso l’Europa intera, aumentando la preoccupazione per la sicurezza durante le festività natalizie. L’evento ha sollevato timori anche in Italia, dove cresce il rischio di imitatori o “lupi solitari” che potrebbero tentare di replicare l’attacco.
Dopo l’attentato, il governo italiano ha deciso di rafforzare il piano di sicurezza, con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che ha dato disposizioni per aumentare i controlli e monitorare attentamente gli ambienti più sensibili. In particolare, sono stati potenziati i controlli su mercatini di Natale, concerti di Capodanno, cerimonie religiose e eventi per il Giubileo, che inizierà il 24 dicembre. Le misure riguardano non solo le grandi città, ma anche i piccoli centri, con un’attenzione particolare a luoghi ad alta concentrazione di persone, come stazioni, aeroporti e luoghi di culto, inclusi quelli delle comunità ebraiche.
L’intensificazione della sicurezza si estende anche al monitoraggio di soggetti potenzialmente a rischio di radicalizzazione, con l’obiettivo di prevenirne l’azione prima che possa concretizzarsi. La minaccia terroristica di matrice islamica rimane una delle principali preoccupazioni per le autorità italiane, anche se al momento non sono emerse evidenze di minacce concrete dirette verso l’Italia. Tuttavia, la crescente tensione internazionale, con conflitti aperti in più fronti, ha reso necessario il rafforzamento delle misure di sicurezza.
Durante la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, le autorità hanno sottolineato che la situazione resta delicata, con Roma e altri luoghi simbolici sempre nel mirino della propaganda jihadista. I canali social islamisti continuano a diffondere messaggi ostili, che potrebbero essere raccolti da potenziali attentatori. L’Italia, dunque, si prepara ad affrontare una vigilanza rafforzata, con operazioni di prevenzione e maggiore sorveglianza in occasione degli eventi pubblici più affollati.
L’attentato di Magdeburgo ha dunque sollevato un nuovo livello di allerta, con la necessità di aggiornare costantemente le misure di sicurezza per garantire la protezione della popolazione durante le festività.
Cronaca
Arrestati due spacciatori di cocaina a Massa Carrara: sequestrati 1,5 kg di droga
Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha arrestato due uomini, di origine marocchina e di circa 40 anni, accusati di traffico di droga. I due, a bordo di un’auto, sono stati fermati durante un inseguimento che si è concluso nella zona di Marina di Massa. Erano impegnati nel loro giro di vendite di cocaina, già suddivisa in dosi da mezzo etto ciascuna e nascosta in uno zaino.
Dopo il fermo, la Squadra Mobile della Questura di Massa Carrara ha proseguito le indagini, scoprendo la residenza dei due uomini. Qui, all’interno di un armadio, sono stati trovati ulteriori 1,5 kg di cocaina, per un valore di oltre 150.000 euro. La droga era destinata agli spacciatori di strada e si ritiene che fosse destinata a rifornire le piazze di spaccio, soprattutto in vista delle festività natalizie.
I due arrestati sono stati condotti in carcere e sono in attesa di giudizio per traffico di sostanze stupefacenti.
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