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Cronaca

Castel Volturno (CE) | Operazione “Alto impatto” con 50 operatori e risultati significativi

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Nella serata di ieri, si è conclusa un’importante operazione di controllo a Castel Volturno, pianificata e coordinata in seguito alla Riunione Tecnica di Coordinamento della Prefettura di Caserta. L’operazione ha visto il coinvolgimento di circa 50 operatori tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e personale dell’A.S.L., impegnati in un vasto intervento che ha riguardato la sicurezza e il controllo del territorio.

Nel corso dei controlli sono state verificate circa 700 persone e 300 veicoli, con l’esecuzione di numerose perquisizioni che hanno portato a diverse denunce. Tra i soggetti controllati, figuravano anche 50 persone sottoposte a misure cautelari, di prevenzione e di sicurezza.

Le operazioni della Polizia di Stato hanno portato a denunce nei confronti di sei individui per reati che spaziano dalla violazione di misure di prevenzione alla guida senza patente, dallo spaccio di sostanze stupefacenti all’abusivismo edilizio. Una donna di 69 anni, ricercata per una condanna a quasi cinque anni di reclusione per spaccio, è stata rintracciata e arrestata, trasferita alla Casa Circondariale di Secondigliano.

L’attività di controllo ha riguardato anche gli esercizi commerciali, con verifiche amministrative effettuate in collaborazione con l’A.S.L. Un esercizio commerciale è stato sanzionato per la mancata tracciabilità di prodotti alimentari, con il sequestro di oltre 10 kg di pesce. Inoltre, un titolare di pizzeria è stato denunciato per lavori edilizi non autorizzati, che sono stati immediatamente sequestrati. Altri negozi sono stati multati per violazioni varie, con un totale di circa 2.000 euro di sanzioni.

L’operazione ha dunque avuto l’obiettivo di garantire un controllo capillare del territorio, prevenire il crimine e assicurare il rispetto delle normative locali e nazionali.

Cronaca

Ferrara | Fermato un uomo in stato di alterazione al centro commerciale

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Nella serata di ieri, gli agenti della Polizia di Stato di Ferrara sono intervenuti presso il centro commerciale “Il Castello” in seguito a una segnalazione che indicava la presenza di un uomo in evidente stato di alterazione. L’individuo, di origine straniera, si trovava in una condizione di ubriachezza e brandiva una lametta, causando disagio tra i presenti e confrontandosi in modo aggressivo con i dipendenti che cercavano di calmarlo.

Le pattuglie, giunte prontamente sul posto, hanno affrontato l’uomo che si è opposto con forza alle operazioni di controllo, colpendo gli agenti con calci e pugni. Nonostante il comportamento ostile, l’intervento si è concluso senza lesioni per i poliziotti.

L’uomo è stato immobilizzato e accompagnato presso la Questura per l’identificazione e per completare le formalità necessarie.

L’individuo è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Su disposizione del magistrato di turno, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida, che si è svolta nella mattinata successiva.

Parallelamente, l’Ufficio Immigrazione sta verificando la regolarità della sua permanenza sul territorio nazionale.

Questo intervento mette in evidenza l’importanza del pronto intervento delle forze dell’ordine in situazioni di pericolo, garantendo la sicurezza dei cittadini e ripristinando l’ordine pubblico in contesti di particolare delicatezza.

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Cronaca

Crotone | Sequestrati prodotti ittici non tracciati, multe per oltre 8000 euro

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Nell’ambito di una serie di controlli straordinari sul settore agroalimentare, con particolare attenzione alla filiera ittica, la Guardia di Finanza di Crotone, in collaborazione con il Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale, ha sequestrato circa 400 chilogrammi di prodotti ittici privi di tracciabilità e conformità alle normative vigenti.

Le verifiche hanno interessato diverse attività commerciali specializzate nella vendita al dettaglio e nella lavorazione di prodotti del mare. Durante le ispezioni, sono emerse gravi carenze riguardanti l’etichettatura e la tracciabilità degli alimenti, elementi fondamentali per garantire la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle norme igienico-sanitarie.

Le infrazioni hanno portato all’elevazione di sanzioni amministrative per un totale di oltre 8000 euro, in aggiunta al sequestro del prodotto non conforme, che rappresentava un potenziale rischio per la salute pubblica.

Le violazioni accertate riguardavano:

  • Mancanza di tracciabilità: l’assenza di informazioni obbligatorie sulle etichette, necessarie per identificare l’origine e il percorso dei prodotti lungo la filiera.
  • Prezzi non esposti: in contrasto con quanto previsto dal Codice del Consumo.
  • Inosservanza del sistema HACCP: carenze nelle procedure di autocontrollo volte a prevenire rischi igienico-sanitari.
  • Omissioni amministrative: come il mancato aggiornamento delle informazioni aziendali richieste dalla normativa europea.

Implicazioni per la salute pubblica

I prodotti sequestrati, non conformi agli standard di sicurezza alimentare, avrebbero potuto rappresentare un rischio significativo per i consumatori. Le norme europee, infatti, obbligano gli operatori a fornire informazioni chiare e dettagliate per garantire trasparenza e tutela sanitaria.

Oltre a salvaguardare i consumatori, l’attività della Guardia di Finanza si pone l’obiettivo di contrastare le pratiche illecite che penalizzano gli operatori rispettosi delle regole. La pesca non sostenibile e il commercio di prodotti non regolamentati rappresentano una minaccia per l’ecosistema marino e per la competitività del mercato.

L’intervento delle Fiamme Gialle a Crotone sottolinea l’importanza dei controlli nel settore agroalimentare, essenziali per garantire qualità, sicurezza e rispetto delle normative. Gli operatori sono invitati a osservare rigorosamente le regole, per salvaguardare sia la salute pubblica sia l’equilibrio del mercato.

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Cronaca

Milano | Operazione “Genus Album” per propaganda suprematista e filonazista sulla rete internet

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La Polizia di Stato ha eseguito 12 perquisizioni in diverse regioni italiane nei confronti di soggetti sospettati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi razziali, etnici e religiosi. L’operazione, denominata “Genus Album”, è stata coordinata dalla Procura di Milano e dalla Procura per i minorenni, con il supporto del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Lombardia, DIGOS e Polizia Postale.

Le indagini, avviate attraverso il monitoraggio della rete, hanno identificato attività su Telegram legate a ideologie suprematiste e filonaziste, incluse discussioni su razzismo, antisemitismo e violenza. I membri dei gruppi, con orientamento ideologico della “Terza Posizione”, pianificavano raduni e azioni concrete oltre le attività virtuali.

Durante le perquisizioni, eseguite il 19 dicembre in Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana, Puglia, Campania, Calabria e Basilicata, sono stati sequestrati dispositivi elettronici, armi (tra cui un fucile e una pistola ad aria compressa), bandiere nazifasciste e volantini. Tre fucili da caccia sono stati ritirati in via cautelativa. Analisi digitali sul posto hanno confermato le evidenze già raccolte.

Gli indagati, di età compresa tra 17 e 24 anni, includono un minorenne e studenti universitari iscritti a facoltà umanistiche e scientifiche. Solo uno lavora, un ventiquattrenne impiegato in Svizzera.

Le indagini sono in fase preliminare, e gli indagati sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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