Cronaca
Siracusa | Sequestro di fuochi d’artificio illegali: continua l’azione della Polizia di Stato
Prosegue senza sosta l’attività di contrasto della Polizia di Stato contro la vendita di fuochi d’artificio illegali e pericolosi a Siracusa e nella sua provincia. Dopo il significativo sequestro di oltre 123 chilogrammi di materiale pirotecnico irregolare ad Avola, gli investigatori della Squadra Mobile di Siracusa hanno scoperto un altro deposito illegale di fuochi d’artificio, stavolta in una zona abitata della città.
Nel corso di un’accurata indagine, condotta sotto la direzione del dirigente Genevieve Di Natale, la Polizia ha rinvenuto, all’interno di un’abitazione di Via Italia, più di 50 chilogrammi di fuochi d’artificio pronti per essere immessi sul mercato e quasi 8 chilogrammi di materiale esplosivo. Il materiale, detenuto in un edificio condiviso da diverse famiglie, rappresentava un grave rischio per la sicurezza pubblica, data la sua potenziale pericolosità.
Un uomo di 32 anni, responsabile della detenzione di tali esplosivi, è stato denunciato. La polizia ha prontamente sequestrato tutto il materiale pericoloso, impedendo così il suo possibile utilizzo illegale.
Le autorità ribadiscono l’importanza di vigilare sulla vendita di prodotti pirotecnici non regolamentati, che, oltre a violare la legge, costituiscono un serio pericolo per la sicurezza dei cittadini. La Questura di Siracusa continua a monitorare il territorio con operazioni mirate a fermare il traffico illecito di fuochi d’artificio, spesso causa di gravi incidenti.
Inoltre, la Polizia invita la cittadinanza a non acquistare fuochi d’artificio da canali non ufficiali e a maneggiare con la massima cautela qualsiasi tipo di materiale pirotecnico.
Cronaca
Alessandria | Operazione “Natale Sicuro”: carabinieri in azione tra furti, arresti e denunce
Un’intensa attività di controllo del territorio ha visto i Carabinieri impegnati in diverse operazioni nelle zone di Alessandria e Castellazzo Bormida, culminando con risultati significativi nella prevenzione e repressione dei reati.
Ad Alessandria Cristo, i militari sono intervenuti prontamente in un noto negozio di abbigliamento del centro, dove era stato segnalato un furto. Un giovane di 21 anni è stato fermato dopo aver sottratto diversi capi d’abbigliamento, danneggiando i dispositivi antitaccheggio per eludere i controlli. Il ragazzo è stato bloccato prima che potesse allontanarsi, grazie alla segnalazione tempestiva e all’efficienza delle forze dell’ordine.
Nelle stesse ore, i Carabinieri di Castellazzo Bormida, in collaborazione con i colleghi di Salsomaggiore Terme, hanno rintracciato un 30enne ricercato per scontare una condanna definitiva. L’uomo, già sottoposto a misure di controllo, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Parma. Dopo accurate ricerche, è stato arrestato e condotto in carcere, dove sconterà una pena di oltre tre anni e mezzo per reati gravi, tra cui lesioni personali, minacce e rapina aggravata.
Non lontano da lì, a San Giuliano Vecchio, i Carabinieri hanno fermato un 34enne trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Durante il controllo, l’uomo è stato sorpreso con numerose dosi di hashish e marijuana, pronte per essere vendute. La quantità e il valore stimato del materiale sequestrato, pari a circa mille euro, hanno portato alla denuncia per detenzione ai fini di spaccio.
Queste operazioni si inseriscono nel quadro dell’iniziativa “Natale Sicuro”, volta a garantire serenità e sicurezza alla cittadinanza durante il periodo delle festività. L’impegno delle forze dell’ordine ha portato a interventi mirati e tempestivi, che testimoniano l’efficacia del controllo capillare sul territorio.
L’attività dei Carabinieri, oltre a tutelare i cittadini, rappresenta un chiaro segnale contro ogni forma di illegalità, consolidando la fiducia della comunità nelle istituzioni.
Cronaca
Bolzano | Latitante arrestato al Brennero: scoperto sul treno con documenti falsi
Nel corso delle operazioni di controllo alla Frontiera del Brennero, la Polizia di Stato ha individuato un uomo che viaggiava su un treno internazionale proveniente da Monaco di Baviera e diretto a Bologna. Il comportamento nervoso e sfuggente dell’individuo ha attirato l’attenzione degli agenti, portandoli a procedere con una verifica più approfondita.
L’uomo, inizialmente identificatosi come un cittadino romeno di 38 anni grazie a un documento d’identità, è stato fatto scendere dal treno per ulteriori accertamenti. L’ispezione del documento ha rivelato evidenti anomalie: mancavano alcune caratteristiche di sicurezza fondamentali, tra cui filigrane e dati personali nel chip di sicurezza. Questo ha spinto gli agenti a sottoporre il soggetto a un’ulteriore verifica delle impronte digitali.
I risultati hanno svelato la vera identità dell’uomo: un cittadino albanese di 36 anni, senza fissa dimora e con un passato segnato da molteplici condanne per reati gravi. Inoltre, l’uomo risultava essere un latitante ricercato, su cui pendeva un ordine di carcerazione per scontare una pena residua di un anno e sei mesi. Le condanne erano legate a reati di spaccio di droga ed estorsione, commessi in Lazio e Umbria.
Il cittadino albanese è stato immediatamente arrestato per possesso di documenti falsi e per l’esecuzione dell’ordine di carcerazione. Successivamente, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Bolzano, dove sconterà la pena. Una volta concluso il periodo di detenzione, sarà espulso dal territorio italiano in base al decreto emesso dal Questore di Bolzano, Paolo Sartori.
Il Questore Sartori ha sottolineato l’importanza dell’operazione, evidenziando come la cattura di latitanti sia una priorità per garantire che le sentenze giudiziarie vengano rispettate. “Questo tipo di azioni non solo assicura alla giustizia chi viola la legge, ma offre anche l’opportunità di avviare un percorso rieducativo volto al reinserimento nella società,” ha affermato.
L’episodio rappresenta un ulteriore esempio del lavoro svolto dalla Polizia di Stato nella lotta contro l’immigrazione irregolare e i crimini transnazionali. Il controllo dei confini continua a essere uno strumento essenziale per garantire la sicurezza e il rispetto della legge.
Cronaca
Milano | Rapine in farmacie: arrestato 49enne per 15 colpi tra Milano e Sesto San Giovanni
La Polizia di Stato, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un uomo di 49 anni, accusato di essere responsabile di ben quindici rapine ai danni di farmacie, commesse tra gennaio e febbraio 2024.
Il soggetto, già detenuto nella Casa circondariale di Monza per un precedente arresto, è stato fermato in flagranza di reato il 15 febbraio mentre stava rapinando una farmacia a Sesto San Giovanni. L’uomo, arrivato sul luogo a bordo di uno scooter e travisato con un casco, aveva minacciato il personale della farmacia con una pistola priva del tappo rosso, ottenendo circa 200 euro in contante prima di essere arrestato.
Le indagini successive hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di Milano di collegare questo episodio ad altre rapine, tutte caratterizzate da un modus operandi simile: l’uso di uno scooter, il volto travisato da un casco o sciarpa, e la minaccia con una pistola senza tappo rosso. In totale, l’uomo è ritenuto responsabile di almeno 15 rapine in diverse zone di Milano e Sesto San Giovanni, con un bottino complessivo di circa 9.000 euro.
Ogni colpo veniva eseguito in modo simile: l’arrestato arrivava nelle farmacie in pochi minuti, minacciava le dipendenti, prendeva l’incasso e fuggiva rapidamente con il suo scooter. In alcuni casi, riusciva a rapinare più farmacie in poche ore, rendendo il suo operato particolarmente incisivo.
Grazie alle prove raccolte durante le indagini, il GIP ha emesso un nuovo provvedimento restrittivo nei confronti dell’indagato, che ora dovrà rispondere delle 15 rapine. Il procedimento è ancora nelle fasi preliminari e la responsabilità dell’uomo sarà definitivamente accertata solo con una sentenza di condanna irrevocabile.
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