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Riparte “Sempre aperti a donare”, obiettivo un milione di pasti caldi

ADN24

MILANO (ITALPRESS) – Riparte “Sempre aperti a donare” per offrire un sostegno concreto, in tutta Italia, alle persone più fragili, grazie alla collaborazione con Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e altre centinaia di organizzazioni caritatevoli locali. L’iniziativa benefica di McDonald’s si pone infatti l’obiettivo di dare una risposta tangibile con un piccolo ma significativo gesto: donare non solo un pasto caldo, ma anche un momento di conforto e di convivialità a chi vive in condizioni difficili e precarie.
La nuova edizione punta, entro maggio 2025, a offrire 250.000 mila pasti caldi per arrivare così al traguardo di 1 milione di pasti donati dal lancio dell’iniziativa, avvenuto nel 2020. “Sempre aperti a donare” infatti è il progetto di McDonald’s e Fondazione Ronald McDonald nato durante la pandemia per dare conforto ai più bisognosi e sostenere le comunità locali in un momento di emergenza. Da allora, il progetto è stato rinnovato di anno in anno e nelle ultime 4 edizioni ha permesso di donare oltre 750mila pasti caldi lungo tutto il Paese.
“Come confermano gli ultimi dati Istat, il fenomeno della povertà assoluta in Italia, che oggi tocca 2,2 milioni di famiglie e quasi 5,7 milioni di individui, è quanto mai attuale e urgente. In un contesto così complesso, sentiamo forte la responsabilità di offrire un supporto concreto alle comunità locali e alle persone più fragili. Per McDonald’s, che ha l’accessibilità economica nel proprio DNA, iniziative come questa rappresentano un gesto di vicinanza e conforto per chi vive momenti di difficoltà” ha commentato Giorgia Favaro, Amministratrice Delegata di McDonald’s Italia.
Giuseppe Pisani, Presidente di Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald, ha aggiunto: “Come Fondazione Ronald siamo da sempre a fianco di chi si trova in difficoltà: da 25 anni in Italia, attraverso le nostre strutture, diamo ospitalità alle famiglie dei bambini in cura in ospedali lontani dalla città di provenienza. Per questo siamo davvero felici e orgogliosi di poter dare il nostro contributo alla nuova edizione di questa speciale iniziativa dedicata ai più fragili. Un progetto che quest’anno si pone un obiettivo davvero importante, che ci porterà al traguardo del milione di pasti donati nelle cinque edizioni”.
Secondo l’ultimo report Istat 2023, il fenomeno della povertà assoluta si mantiene più alta nel Mezzogiorno (dove coinvolge oltre 859mila famiglie, 10,2%), seguita dal Nord-ovest (8,0%, 585mila famiglie) e Nord-est (7,9%, 413mila famiglie), mentre il Centro conferma i valori più bassi (6,7%, 360mila famiglie). Numeri che evidenziano quanto il fenomeno sia capillare in tutta Italia e come possano essere importanti progetti di sostegno come “Sempre aperti a donare”.
“Desideriamo ringraziare McDonald’s per aver scelto Banco Alimentare anche per questa nuova edizione, la quinta, di “Sempre Aperti a Donare”, una iniziativa avviata nel periodo del Covid per trasmettere vicinanza a chi si trovava più in difficoltà e proseguita fino ad oggi come gesto generoso di condivisione e sostegno alle comunità locali, offrendo pasti e sollievo a chi ne ha più bisogno”, ha affermato Giovanni Bruno, presidente di Fondazione Banco Alimentare ETS.
Roberto Zuccolini, portavoce della Comunità di Sant’Egidio, ha dichiarato: “Il numero delle persone povere ha raggiunto livelli mai registrati negli ultimi dieci anni e la solitudine, in cui vivono molti anche in Italia, aumenta la fatica ad andare avanti. E’ necessario quindi allargare iniziative solidali come questa per offrire una risposta concreta a chi è più vulnerabile e in difficoltà”.
Sempre aperti a donare è parte integrante di I’m Lovin It Italy che, attraverso progetti e iniziative concrete, esprime e riassume l’impegno di McDonald’s per il sistema paese.
-foto ufficio stampa McDonald’s-
(ITALPRESS)

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Epilessia, il Libro Bianco per favorire un equo accesso alle cure

L’Epilessia è una delle patologie neurologiche più diffuse e complesse a livello globale, con oltre 50 milioni di persone affette nel mondo e di cui circa 600.000 solo in Italia. La sua natura multidimensionale la rende una sfida che va ben oltre l’ambito clinico: le Persone con Epilessia affrontano quotidianamente difficoltà che investono la sfera sociale, economica e organizzativa del Servizio Sanitario Nazionale con un conseguente impatto negativo sulla loro qualità della vita e sulle opportunità di inclusione. In questo contesto ha preso forma il “Libro Bianco Epilessia: analisi di burden, percorsi e accessibilità alle cure” che offre un’analisi aggiornata e approfondita sull’assistenza alle Persone con Epilessia, delineando le opportunità di cura e assistenza attualmente disponibili ed evidenziando le aree che necessitano di interventi migliorativi. Il documento è stato realizzato da Cencora Pharmalex insieme alla Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) e alla Fondazione LICE, grazie al contributo non condizionante di Angelini Pharma.
L’Epilessia è una patologia che può manifestarsi a qualsiasi età, con due picchi di incidenza più significativi nell’infanzia e dopo i 65 anni. In circa un terzo dei casi si presenta in forma farmacoresistente, ovvero non adeguatamente controllabile con i trattamenti attualmente disponibili, rendendo necessaria una gestione strutturata, continua e personalizzata.
“L’Epilessia è una patologia più o meno complessa, che si esprime in vari modi e che, al di là delle crisi controllate o meno dalla terapia, impatta profondamente sulla vita delle persone e dei loro caregiver. In Italia, colpisce circa l’1% della popolazione, con picchi maggiori di incidenza nei primi anni di vita e nell’ età anziana, rappresentando per prevalenza la terza forma di malattia neurologica cronica. Quando l’Epilessia si manifesta come farmacoresistente necessita di un approccio multidisciplinare che garantisca un’assistenza integrata e facilmente accessibile su tutto il territorio nazionale”, afferma Oriano Mecarelli, Presidente Fondazione Epilessia LICE ETS.
Gli insights più significativi emersi dal documento sono stati discussi oggi a Roma alla presenza di rappresentanti istituzionali, esperti del settore sanitario e stakeholder del mondo farmaceutico. L’analisi ha rivelato come i costi indiretti incidano significativamente sulla spesa sanitaria totale legata al percorso di cura per l’Epilessia, sottolineando l’importanza di una valutazione che consideri, oltre gli esiti clinici anche i fattori economici e sociali connessi alla gestione degli aspetti cognitivi, affettivi, emotivi e, in generale, legati alla qualità di vita delle Persone con Epilessia e dei loro caregiver.
Giovanni Assenza, Referente LICE Regione Lazio e Abruzzo, neurologo presso La Fondazione Campus Bio-Medico di Roma, afferma: “Un bisogno che ad oggi le Persone con Epilessia vivono ancora come insoddisfatto riguarda la sfera psicosociale. La letteratura scientifica ci dimostra che il supporto psicologico migliora la qualità di vita delle Persone con Epilessia e dei loro caregivers in misura almeno pari al controllo delle crisi stesse. Lo stigma dell’epilessia è ancor presente oggigiorno e grava pesantemente sulle possibilità di una piena inclusione sociale delle Persone con Epilessia. Crediamo fortemente che il mezzo più potente per fronteggiare tali problematiche sia la formazione e l’informazione, sia della classe medica per garantire le migliori cure, che delle strutture del mondo circostante: parliamo di famiglie, scuole, il mondo del lavoro, società sportive e classe politica”.
In questo contesto il Libro Bianco e i tavoli di discussione hanno permesso di ottenere una ricognizione dello status quo nei differenti contesti regionali ed è emerso un consenso unanime su come il PDTA Epilessia rappresenti uno strumento cruciale per migliorare l’organizzazione dei percorsi di cura e la collaborazione fra gli stakeholder nelle diverse realtà locali, consentendo allo stesso tempo una risposta a richieste mirate di supporto per risorse e tecnologie specifiche e l’uniformità dei percorsi di cura su tutto il territorio nazionale.
“Garantire un equo accesso alle cure per le Persone con Epilessia è una sfida cruciale, considerando le significative disomogeneità regionali nell’erogazione dei servizi sanitari. Questo studio evidenzia le criticità attuali e propone soluzioni concrete per migliorare l’assistenza, ridurre le disparità territoriali e favorire una presa in carico più efficace ed omogenea – sottolinea Carlo Andrea Galimberti, Presidente LICE e neurologo presso l’IRCCS Fondazione Mondino di Pavia. – Il Libro Bianco è un ottimo punto di partenza per mostrare una fotografia che si presta a diversi livelli di lettura, locale e nazionale, sanitaria nonchè istituzionale, per una visione, più vasta e articolata, del tema. Il nostro obiettivo è di farne tesoro e auspicare che la prossima versione del documento inquadri una realtà in evoluzione rispetto al passato”.
Domenico Lucatelli, Market Access & Value Head di Angelini Pharma, nel suo intervento conclusivo ha dichiarato: “La realizzazione del Libro Bianco rappresenta un passo fondamentale per tracciare il percorso necessario a colmare le lacune nella presa in carico dell’Epilessia. Abbiamo supportato la creazione di questo documento perchè, per orientarsi verso il futuro, è essenziale capire quali siano le necessità principali delle persone con epilessia. Ci auguriamo che questo Libro Bianco possa essere strumento di indirizzo per promuovere un reale miglioramento dei percorsi assistenziali, affinchè ogni paziente possa accedere alle cure più appropriate”.
Il “Libro Bianco Epilessia: analisi di burden, percorsi e accessibilità alle cure” è consultabile al seguente link: www.lice.it/pdf/LIBRO-BIANCO-EPILESSIA_2024_12_VF.pdf

– foto ufficio stampa Pharmalex –

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Lollobrigida “Dal 24 al 26 marzo a Roma villaggio sul mondo rurale”

Dal 24 al 26 marzo, in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma, organizzeremo ‘Agricoltura È’, un villaggio nel cuore della Capitale per raccontare la centralità e la poliedricità dell’agricoltura nella vita quotidiana di ognuno di noi. Un evento immersivo, aperto a tutti, che trasformerà Piazza della Repubblica in un grande spazio esperienziale, dove scoprire da vicino il mondo dell’agricoltura in tutte le sue sfaccettature. Un viaggio tra tradizione e innovazione, sostenibilità e tecnologia, cultura e ricerca, per comprendere quanto il settore agricolo sia un pilastro fondamentale della nostra economia e della nostra società”. Così il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un post su Facebook.

“‘Agricoltura È’ sarà un luogo di incontro tra istituzioni, imprese, studenti e cittadini, con aree tematiche dedicate all’energia, alla sicurezza alimentare, alla tutela dell’ambiente, alla qualità della vita e alla promozione del Made in Italy”, aggiunge.

“Non mancheranno momenti di confronto, laboratori interattivi, degustazioni e dimostrazioni pratiche per toccare con mano la ricchezza del nostro settore agroalimentare. Abbiamo scelto questa data per sottolineare il ruolo fondamentale che l’Europa deve tornare ad assumere nel garantire una politica agricola che tuteli il settore e il reddito degli agricoltori, promuova la qualità e valorizzi le nostre eccellenze. L’agricoltura è il cuore dell’identità europea, un patrimonio di tradizioni e innovazione che guarda al futuro. Vi aspettiamo dal 24 al 26 marzo a Piazza della Repubblica per vivere un’esperienza unica e scoprire insieme la forza e il valore della nostra agricoltura“, conclude Lollobrigida.

-Foto Ipa/Agency-

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X in down, Musk “Massiccio attacco informatico”

“C’è stato (c’è ancora) un massiccio attacco informatico contro X. Veniamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse. È coinvolto un gruppo numeroso e coordinato e/o un Paese”. Così su X Elon Musk, che in precedenza aveva scritto in un altro post: “Prima le proteste contro Doge. Poi gli store Tesla sono stati attaccati. Ora X è inattivo. Non escluderei la possibilità che questo downtime sia il risultato di un attacco”.

-Foto Ipa/Agency-

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