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Cronaca

Letojanni (ME) | Uomo tenta di strangolare la moglie ma la videochiamata era aperta: arrestato

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ADN24

Un uomo di 48 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri a Letojanni, in provincia di Messina, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie. L’intervento dei militari è stato avviato in seguito a una segnalazione diretta della vittima, che denunciava un’aggressione in corso.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo avrebbe aggredito la moglie fisicamente e verbalmente, arrivando a tentare di soffocarla con un cuscino. La violenza è stata confermata dall’intervento sul posto dei Carabinieri, che hanno trovato riscontri immediati e raccolto prove decisive.

La videochiamata era ancora in corso

A fare la differenza nella ricostruzione dei fatti è stata una videochiamata fortuitamente rimasta aperta durante l’aggressione. Questo dettaglio ha permesso a un conoscente della donna di assistere alla scena e fornirne una testimonianza diretta. La videochiamata ha costituito una prova digitale determinante, rendendo possibile l’arresto in flagranza differita, come previsto dalla normativa in materia di violenza di genere.

Un contesto di violenze ripetute

Le indagini hanno inoltre rivelato che l’aggressione non era un episodio isolato, ma parte di una lunga serie di abusi, che includevano violenze fisiche, psicologiche ed economiche. Il comportamento reiterato ha aggravato la posizione dell’indagato, portando il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Messina a convalidare l’arresto.

Cronaca

Catania | Lite tra parcheggiatori abusivi: arrestato un uomo per tentato omicidio

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La Polizia di Stato di Catania ha arrestato un 35enne di origine marocchina con precedenti penali, accusato di tentato omicidio, a seguito di un’aggressione avvenuta nel centro storico della città. L’incidente si è verificato a Piazza Turi Ferro, dove la lite tra due parcheggiatori abusivi è degenerata in un violento attacco, culminato con una ferita profonda al collo di uno dei protagonisti.

Gli agenti della squadra volanti erano intervenuti dopo aver ricevuto diverse segnalazioni al numero di emergenza che indicavano la presenza di un uomo sanguinante a terra. Una volta sul posto, hanno trovato la vittima, un connazionale del sospettato, che stava perdendo abbondante sangue a causa di un taglio profondo al collo. In attesa dell’arrivo dei soccorsi, i poliziotti sono riusciti a ricostruire i fatti grazie anche alle testimonianze di alcuni presenti.

Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che la lite tra i due uomini era nata per un motivo banale: la contesa su chi dovesse svolgere l’attività di parcheggiatore abusivo in quella zona. Il conflitto, che inizialmente sembrava verbale, è rapidamente sfociato in violenza quando l’aggressore ha colpito la vittima alla testa con una bottiglia di birra. Successivamente, con la stessa bottiglia rotta, ha inferto un colpo al collo della vittima, provocandole una ferita grave. Dopo l’aggressione, l’aggressore ha cercato di fuggire ma è stato fermato da alcune persone che avevano assistito alla scena, con l’aiuto di una pattuglia dell’esercito impiegata nell’operazione “Strade Sicure”.

La vittima, immediatamente soccorsa e trasportata all’Ospedale Cannizzaro, ha ricevuto 10 punti di sutura per la ferita al collo. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima, gli agenti sono riusciti a identificare e arrestare l’aggressore.

Durante le verifiche, è emerso che il 35enne arrestato era anche irregolare sul territorio e aveva un ordine di carcerazione a suo carico, emesso dalla Corte d’Appello di Firenze per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il sospettato è stato arrestato per tentato omicidio e, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato condotto alla Casa Circondariale di Piazza Lanza in attesa della convalida dell’arresto da parte del giudice.

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Cronaca

Napoli | Arrestato un commercialista per bancarotta fraudolenta e altri reati economici

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Un commercialista di Napoli è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza cautelare emessa dalla Procura della Repubblica, accusato di essere coinvolto in diversi episodi di bancarotta fraudolenta. L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, ha messo in luce una serie di condotte illecite, tra cui la distrazione di patrimoni societari e la sottrazione di documentazione contabile, che hanno avuto impatti devastanti su diverse imprese e sul sistema economico.

Il professionista, già destinatario di un provvedimento cautelare che gli vietava di esercitare la professione, sarebbe stato al centro di un’operazione che ha coinvolto imprenditori in difficoltà economiche. Secondo gli inquirenti, il commercialista avrebbe facilitato attività fraudolente utilizzando prestanome per ricoprire ruoli formali nelle aziende, occultando le sue azioni illecite e schermando i clienti da possibili responsabilità penali.

Le indagini si sono sviluppate su più filoni:

  1. Attività ristorativa a Napoli: Il commercialista avrebbe contribuito alla distrazione di oltre 270 mila euro, sottraendo anche le scritture contabili alla curatela fallimentare.
  2. Consorzio operante nei lavori pubblici e privati: Un consorzio legato ad appalti in diverse città italiane (Napoli, Caserta, Roma, Piacenza, Avellino) avrebbe ricevuto pagamenti senza completare i lavori, causando danni per oltre 47 milioni di euro.
  3. Società di editoria: In un altro caso, due società editoriali e un’impresa in crisi sono state accusate di non aver pagato i propri creditori, tra cui l’Erario, per un ammontare vicino al milione di euro. Le imprese venivano gestite di fatto da un unico imprenditore, con personale e macchinari condivisi.
  4. Fallimento di una società di costruzioni: Infine, un’impresa che stava lavorando alla riqualificazione di un cinema a Genova è stata accusata di un massivo spreco di risorse, con documentazione sottratta alla curatela e finanziamenti bancari non onorati.

L’operazione si inserisce nel più ampio quadro di azioni della Guardia di Finanza volte a contrastare la criminalità economica e la bancarotta fraudolenta, un fenomeno che danneggia gravemente l’economia, distorce il mercato e danneggia i creditori, inclusi lavoratori e fornitori.

Il commercialista è stato posto agli arresti domiciliari, ma come previsto dalla legge, la sua posizione è ancora in fase di indagine, e resta presunto innocente fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.

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Cronaca

Augusta (SR) | Francofonte: due giovani arrestati per detenzione di armi e spaccio di droga

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Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, in collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno arrestato due giovani di 22 anni per detenzione illegale di armi, munizioni e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, condotta nel centro storico di Francofonte, ha avuto come obiettivo smantellare una nuova piazza di spaccio che stava prendendo piede nel comune.

A seguito di mirati servizi di osservazione e pedinamento, gli investigatori avevano scoperto un frequente via vai di persone e veicoli in una zona specifica, soprattutto nelle ore serali e notturne, sospettando un’attività illecita. Durante la perquisizione dell’abitazione dei due giovani, i Carabinieri hanno trovato 200 grammi di marijuana, parte dei quali già suddivisi in dosi pronte per la vendita. Il ritrovamento includeva anche un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento della droga e 615 euro in contante, ritenuti il provento dell’attività di spaccio.

Inoltre, gli agenti hanno scoperto quattro pistole, una delle quali risultata essere provento di un furto avvenuto a Francofonte anni prima, e un’altra modificata per sembrare una pistola giocattolo, ma in realtà capace di sparare. Le armi erano tutte caricate e pronte all’uso, con 56 proiettili rinvenuti all’interno di un mobile. La sicurezza dell’attività di spaccio era garantita da un sistema di videosorveglianza esterno all’abitazione.

Durante la perquisizione, un altro ventenne presente nell’appartamento è stato denunciato a piede libero per il suo coinvolgimento nell’attività di spaccio. I due arrestati sono stati trasferiti alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, in attesa dell’iter processuale. Le indagini proseguono sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa.

È importante sottolineare che, al momento, gli arrestati sono indiziati di delitto, ma la loro posizione sarà definitivamente valutata dall’Autorità Giudiziaria a conclusione del procedimento e in ottemperanza ai principi di presunzione di innocenza fino a una sentenza definitiva.

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