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Cronaca

Chieti | Sospese due attività per irregolarità igienico-sanitarie e di sicurezza

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato, con la collaborazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e del Servizio Igiene degli Alimenti della Asl, ha condotto una serie di controlli su due ristoranti-bar situati nei comuni di Vasto e Atessa, nell’ambito delle operazioni di prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità, a ridosso delle festività natalizie.

Durante le ispezioni, sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie che hanno determinato la sospensione temporanea delle attività commerciali, in attesa del rispetto delle prescrizioni sanitarie necessarie per garantire la sicurezza degli alimenti e del pubblico. Inoltre, sono state riscontrate violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, come la mancata redazione o l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.), oltre alla carenza di dispositivi antincendio conformi alle normative vigenti.

A uno dei titolari è stata contestata anche l’omessa esposizione delle tabelle sul tasso alcolemico, obbligatorie per i locali che esercitano attività di pubblico spettacolo, e la mancanza delle apparecchiature per la rilevazione dei livelli di alcool nel sangue.

A causa delle violazioni accertate, sono state elevate sanzioni pecuniarie per un importo complessivo che supera le migliaia di euro. I controlli, disposti dal Questore della provincia di Chieti, sono stati parte di una strategia mirata a garantire la sicurezza e la legalità, specialmente durante il periodo delle festività.

Cronaca

Genova | Accoltellamento: 34enne ecuadoriano denunciato per lesioni e porto di armi

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Un grave episodio di violenza è avvenuto nella mattinata di ieri in via Sampierdarena, a Genova, dove un 34enne di origine ecuadoriana è stato denunciato per lesioni aggravate e porto di armi o oggetti atti ad offendere, a seguito di un accoltellamento in strada.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, l’aggressione è avvenuta dopo una discussione tra due conoscenti, entrambi alterati dall’alcol. Il litigio, che sembrerebbe essere nato per motivi personali, ha degenerato quando il 34enne ha estratto un coltello e colpito il suo interlocutore. Alcuni passanti, testimoni dell’accaduto, hanno subito allertato i soccorsi, che hanno trasportato la vittima all’ospedale Villa Scassi in codice giallo, con ferite non letali ma comunque preoccupanti.

Immediatamente intervenuti sul posto, gli agenti della Polizia di Stato, in collaborazione con il Commissariato di Cornigliano, hanno avviato le indagini per individuare il responsabile. Grazie alle dichiarazioni della vittima e dei testimoni, è stato possibile risalire rapidamente all’identità dell’aggressore. Nonostante inizialmente non fosse stato trovato, la polizia ha avviato una serie di ricerche nella zona e nei luoghi frequentati dal sospettato.

In tarda mattinata, sentendosi alle strette, l’uomo si è presentato spontaneamente alla Stazione dei Carabinieri di Sampierdarena, dove ha ammesso la sua responsabilità per l’aggressione. Dopo essere stato condotto in Questura, il 34enne è stato denunciato in stato di libertà. Le forze dell’ordine stanno ora valutando la sua posizione per l’adozione di eventuali misure preventive, a cura della Divisione Anticrimine.

Nel rispetto del principio della presunzione di innocenza, la posizione dell’indagato sarà ulteriormente esaminata e sarà definita solo con una sentenza definitiva. Nel frattempo, l’aggressione resta sotto indagine, con le autorità che continuano a monitorare ogni sviluppo della vicenda.

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Cronaca

Ancona | Sequestro di rifiuti tossici al porto: tentato traffico illecito verso l’Albania

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Un’importante operazione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ancona, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha portato al sequestro di oltre 16.000 kg di rifiuti illecitamente destinati all’Albania. L’intervento, volto a contrastare il traffico di rifiuti, ha avuto luogo nel Porto di Ancona, un nodo cruciale per il commercio internazionale e un punto sensibile per il controllo delle merci in transito.

L’operazione è stata avviata grazie a una serie di indagini mirate condotte dagli agenti del Gruppo della Guardia di Finanza di Ancona, che, attraverso un’attenta analisi del rischio, hanno individuato un autoarticolato diretto verso il porto. Il camion, pronto a salpare su una motonave diretta a Durazzo, ha attirato l’attenzione dei funzionari per alcune discrepanze nelle dichiarazioni doganali. Un controllo più approfondito ha rivelato che il carico dichiarato non corrispondeva a quanto effettivamente trasportato.

I successivi controlli hanno rivelato che la merce era costituita da rifiuti tessili, che sono stati identificati dagli esperti dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale come “rifiuti urbani” appartenenti alla “lista ambra”. Questo tipo di rifiuti, che può presentare un rischio ambientale, deve essere soggetto a controlli stringenti, richiedendo notifiche preventive e l’autorizzazione scritta dalle autorità competenti del paese di destinazione, in questo caso l’Albania. Tuttavia, quest’ultima nazione ha un divieto per l’importazione di tali materiali.

L’intervento si è concluso con il sequestro del carico illecito e la denuncia del legale rappresentante della società esportatrice. L’uomo è accusato di “traffico illecito di rifiuti” e “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”. Il valore del materiale sequestrato ammonta a diverse migliaia di euro, a testimonianza della gravità dell’operazione e delle implicazioni economiche dietro questo traffico illecito.

Questa operazione evidenzia il costante impegno delle forze dell’ordine e delle autorità doganali nel prevenire il traffico illegale di rifiuti, che rappresenta una grave minaccia per l’ambiente e per l’economia legale. Le indagini e il sequestro dimostrano l’efficacia della cooperazione tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane, impegnati nella protezione dell’integrità ambientale e del mercato commerciale nazionale.

L’operazione ribadisce la necessità di vigilare attentamente su ogni flusso di merci che attraversa i porti italiani, garantendo che il commercio internazionale rispetti le normative ambientali e le leggi italiane ed europee. Come sempre, si ribadisce che la presunzione di innocenza vale per tutte le persone coinvolte fino a eventuale condanna definitiva.

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Bologna | Truffa via SMS: denunciato un 49enne per aver sottratto quasi 21.000 euro a un medico

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Un medico bolognese è rimasta vittima di una sofisticata truffa online che ha avuto un esito tragico, con un furto di quasi 21.000 euro. Il truffatore, che si è spacciato per un operatore di una società che gestisce la carta di credito della donna, ha ingannato la vittima con un messaggio SMS che sembrava provenire dalla sua banca.

La truffa è iniziata con l’invio di un SMS, che avvisava il medico di un problema con la sua carta di credito, spingendola a cliccare su un link che sembrava ufficiale. Pochi minuti dopo, la donna ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è presentato come Luca, un operatore del servizio clienti. Il truffatore ha informato la vittima che era stata truffata e le ha consigliato di recarsi a uno sportello ATM per trasferire i soldi rimasti, ovvero 20.900 euro, su un conto “più sicuro”. Il medico, preoccupato, ha seguito le istruzioni e ha inviato i soldi, ignorando che il conto indicato apparteneva al truffatore stesso.

Dopo essersi resa conto di essere stata ingannata, la vittima si è subito rivolta ai Carabinieri della Stazione Bologna Navile. I militari hanno avviato le indagini e, grazie alla collaborazione con la Procura della Repubblica di Bologna, sono riusciti a identificare il presunto autore della truffa: un 49enne italiano, con precedenti di polizia e attualmente disoccupato. Il truffatore, che aveva usato un nome falso (Luca), aveva messo in atto una strategia molto comune, che sfrutta la fiducia delle vittime e le manipola psicologicamente.

Questa truffa rientra in una serie di pratiche fraudolente sempre più diffuse, in cui i criminali cercano di acquisire informazioni personali, bancarie o di sicurezza tramite SMS, telefonate o email fasulle. Il truffatore, spesso in modo molto convincente, tenta di ingannare la vittima inducendola a compiere azioni che sembrano sicure ma che in realtà servono a trasferire denaro su conti correnti controllati dai malintenzionati.

Le forze dell’ordine invitano tutti i cittadini a prestare la massima attenzione alle comunicazioni che ricevono, in particolare quando richiedono azioni urgenti o sensibili, come il trasferimento di denaro o la condivisione di dati personali. È fondamentale non cliccare mai su link sospetti, verificare sempre con l’istituto bancario o con la società di gestione della carta di credito ogni messaggio che sembri sospetto, e non fornire mai informazioni riservate a interlocutori non verificati.

In questo caso, l’intervento tempestivo della vittima ha permesso di avviare le indagini, ma è importante che tutti rimangano vigili per evitare di diventare prede di truffatori sempre più abili.

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