Tv e Spettacolo
Feste di Natale e famiglia allargata: i Ferragnez e i Tronchetti Provera insieme per la recita dei figli
Un incontro che segna un passo significativo nel processo di separazione e di riorganizzazione familiare. Chiara Ferragni, Fedez, Giovanni Tronchetti Provera e Nicole Moellhausen, pur vivendo separatamente, si sono ritrovati insieme alla recita di Natale dei figli, che frequentano lo stesso istituto scolastico milanese. Un momento carico di emozioni, ma anche di grande maturità, poiché, nonostante le separazioni, la priorità per tutti è stata quella di esserci per i bambini.
I paparazzi del settimanale Chi hanno immortalato il momento: Chiara Ferragni è arrivata tenendo per mano la figlia Vittoria, accompagnata dalla madre di Fedez, Tatiana. Fedez, invece, era presente ma separato dalla moglie, in compagnia di sua madre. Giovanni Tronchetti Provera e Nicole Moellhausen, invece, si sono presentati insieme, tenendo per mano uno dei loro figli, ma anche loro hanno lasciato la scuola separatamente una volta terminata la recita.
Il fatto che le famiglie si siano incontrate in un’occasione del genere, dopo le separazioni e i cambiamenti nelle loro vite, è un segno di una nuova fase di equilibrio e collaborazione, soprattutto per il bene dei figli. La situazione non dev’essere stata facile da gestire, ma tutti hanno scelto di mettere da parte le difficoltà personali per concentrarsi sul momento speciale dei bambini.
Il recente accordo di separazione tra Chiara Ferragni e Fedez, confermato dal Tribunale di Milano, ha accelerato il processo verso il divorzio, che dovrebbe arrivare a breve. La Ferragni, così, sarà libera di intraprendere un nuovo capitolo della sua vita, e pare che il nuovo amore, Giovanni Tronchetti Provera, le abbia già fatto un regalo speciale, un anello che fa intuire un futuro insieme. Fedez, dopo una turbolenta estate, sembra essersi allontanato dalle luci dei riflettori sentimentali, pur lasciando spazio alle voci di una possibile nuova relazione.
Giovanni Tronchetti Provera e Nicole Moellhausen, che si sono separati lo scorso anno dopo un lungo matrimonio e tre figli, hanno sempre mantenuto una grande discrezione sulla loro separazione. La loro storia è rimasta privata fino a quando Giovanni non è stato visto pubblicamente con Chiara Ferragni, ma ora sembra che entrambi abbiano trovato una nuova serenità nelle rispettive vite.
Le festività natalizie, quindi, vedranno Chiara Ferragni e Giovanni Tronchetti Provera insieme, insieme ai suoi familiari, a trascorrere il Natale all’Alpe di Siusi e brindare al nuovo anno a St. Moritz. La famiglia allargata ha già iniziato a prendere forma, e con essa anche un nuovo capitolo di vita per tutti. La separazione è ormai un ricordo lontano, e i Ferragnez e i Tronchetti Provera sembrano aver trovato un nuovo equilibrio, con i bambini come priorità.
Tv e Spettacolo
Sanremo, Conti “Tony Effe quando si esibirà spiazzerà tutti”
Una serata di sfide, in programma domani sera dal teatro del Casinò di Sanremo e in diretta su Rai1, decreterà i tre vincitori di Sarà Sanremo, cui si aggiungerà uno dei due in arrivo da Area Sanremo, che parteciperanno all’Ariston alla ripristinata sezione ‘Nuove propostè. La finale seguirà un meccanismo a eliminazione diretta: sfide uno contro uno con teste di serie individuate in base alle preferenze raccolte finora. A tracciare il percorso che ha portato alla finale di domani è stato Marcello Ciannamea, direttore della divisione Intrattenimento Prime Time della Rai: “E’ stata una bellissima cavalcata in versione talent show, con una serialità di puntate che ci ha dato grande soddisfazione. E’ un risultato che va nella direzione della missione di servizio pubblico della Rai”. Inevitabilmente, poi, i riflettori si sono poi spostati su quello che Carlo Conti, direttore artistico e conduttore dell’edizione 2025 della kermesse, ha definito “quel meraviglioso chiacchiericcio” che accompagna da sempre il Festival di Sanremo e che ha già iniziato a tenere banco. A partire dalle polemiche per la partecipazione di Tony Effe, appena escluso dal concerto di Capodanno dal Comune di Roma a causa dei controversi contenuti dei suoi brani.
“Il mio compito è selezionare le canzoni. Ho ascoltato i brani e li ho scelti perchè meritano di essere cantati su quel palco. Non c’è nulla di sbagliato nei testi. Quando Tony Effe si esibirà, spiazzerà tutti”, ha sottolineato Conti che ha commentato così l’invito a lasciar fuori il rapper dal cast del Festival del senatore Maurizio Gasparri a ‘La Zanzarà che ha invocato, in caso contrario, le dimissioni del direttore artistico dal suo ruolo. “Io credo che la cosa fantastica sia che viviamo in un Paese dove esiste una parola meravigliosa: democrazia. Ognuno può dire quello che vuole, quello che pensa. La nostra libertà è fondamentale, finchè rispettiamo anche la libertà degli altri. Non l’ho certo detto io”, ha sottolineato Conti. Sulla questione è intervenuto anche Ciannamea: “Sanremo è una gara musicale, e il pezzo di Tony Effe non ha nulla a che vedere con frasi offensive o sessiste. E’ una canzone che sorprenderà”.
Si è parlato anche del meccanismo di votazione che caratterizzerà il Festival di Sanremo 2025, dopo le polemiche dello scorso anno innescate dalla vittoria di Angelina Mango su Geolier. “La serata delle cover sarà indipendente e non influenzerà la votazione finale, che terrà conto solo dei risultati delle serate in gara. I voti accumulati durante la settimana si sommeranno fino alla finale, evitando l’azzeramento per i cinque finalisti”. Conti ha poi precisato che non si tratta di “sconfessare” il lavoro svolto negli anni precedenti: “Quello che ha fatto Amadeus è stato un lavoro straordinario, ma i tempi cambiano e ho cercato di introdurre dei correttivi per rendere il voto ancora più chiaro e trasparente”. Non è preoccupato degli ascolti Carlo Conti: “Non seguo più i dati con la morbosità di un tempo. Il Festival non si misura solo con gli ascolti: conta anche il risultato discografico e l’opportunità che offre agli artisti. Ma la novità della total audience è interessante”. Quest’anno debutta, infatti, un nuovo rilevamento. “Dal 30 dicembre partirà il nuovo sistema di rilevazione Auditel – ha spiegato Ciannamea – che includerà tutti i device su cui viene fruita la programmazione. Per questo i risultati non saranno confrontabili con quelli degli anni passati”.
Dal serio al faceto con l’annuncio del ‘presuntò 31° concorrente che sarà svelato domani, insieme ai titoli delle canzoni. “Domani sera saranno 31 i big in gara. Si tratta di una coppia inedita che mi ha presentato un brano fantastico all’ultimo minuto e non ho potuto dire di no”, ha detto Conti, aggiungendo con ironia: “Il mio film preferito è Amici miei, e io sono fiorentino. Questo dice tutto”. Poche battute per Alessandro Cattelan, coconduttore con Carlo Conti della finale di domani e della serata finale di Sanremo 2025, che sarà anche al timone del Dopofestival. “E’ vero, ho proposto a Selvaggia Lucarelli di accompagnarmi perchè è brillante, ficcante e perfetta per i commenti veloci che servono al Dopofestival – ha concluso – Ora la palla è passata alla Rai”.
foto: Agenzia Fotogramma
Tv e Spettacolo
Pintus debutta al cinema con “Dove osano le cicogne”
Dove osano le cicogne: presentato il film con cui Angelo Pintus debutta al cinema per la regia di Fausto Brizzi, prodotto da Tramp Limited, Lovit, Piperfilm, che ne cura la distribuzione, e in collaborazione con Netflix. Il cast che arricchisce la storia è composto da: Marta Zoboli, Beatrice Arnera, Andrea Perroni, Tullio Solenghi, Imma Piro, Maria Amelia Monti e Antonio Catania. “Il produttore Attilio De Razza ci ha fatti incontrare. Non ci conoscevamo nella vita”, ha raccontato Brizzi parlando di Pintus. “E’ nato questo appuntamento al buio con Angelo che mi ha raccontato una storia del suo penultimo spettacolo. E’ sua l’idea ed è sua anche quella di avere intorno un cast di comici e di attori molto brillanti. E’ un’anomalia assoluta del cinema italiano che un capocomico decida di dividere la scena e anche le risate. L’ho trovata una mossa intelligente”. Ha poi dichiarato, parlando sempre di Pintus, con cui ha scritto dunque il film, insieme anche ad Herbert Simone Paragnani e Gianluca Belardi: “L’ho portato a recitare. Continuo a pensare che la sorpresa per gli spettatori in questo film sarà Angelo”.
Anche Solenghi ha parlato di Pintus: “E’ stata una sorpresa. Non è scontato e naturale che chi fa il one-man-show e racconta poi sia bravo anche a recitare. Sono due mestieri diversi. Lui, invece, è credibile anche nella recitazione. Soprattutto, è un personaggio credibile. In questo film tutti sono credibili. E’ una storia reale che riguarda una situazione di attualità. Quando Angelo mi ha raccontato la trama, era molto simile al film del trio che non abbiamo mai fatto. Che si intitolava ‘La cicogna strabicà”, ha rivelato Solenghi raccontando questa coincidenza. “L’ho considerato un segnale”, e ha concluso, “C’è stata una bella intesa di professionisti a partire dal regista”.
Questa commedia, per l’appunto, affronta il tema della maternità surrogata e su questo Pintus, rispetto all’importanza di parlarne al cinema con il linguaggio della commedia, uscendo dall’ambito politico ed etico, è stato chiaro: “Solo un comico può raccontare cose serie”. Anche Brizzi ha detto la sua: “E’ la tradizione della commedia all’italiana toccare dei temi importanti con allegria e leggerezza. Poi ognuno guarda il film e si fa una sua idea. Spero che questo continui a lungo”.
Dove osano le cicogne sarà in sala dal primo gennaio, ma verrà mostrato già il 31 dicembre con delle anteprime nei circuiti UCI, The Space e in alcune sale indipendenti. Per queste anteprime ci sarà l’intervento dal vivo e in streaming di Pintus. Tra i quattro personaggi principali c’è Marta Zoboli che interpreta la moglie di Pintus: “Finalmente qualcuno mi ha fatto fare un film, perchè ho studiato per fare questo, oltre che la comica. Facendo i programmi comici spesso ti dicono ‘dai vedrai che un giornò. Perchè c’è sempre un pò questa cosa che si faccia la comica per portare a casa due soldi e per passare poi a fare cinema. Invece, a me piace tantissimo far ridere anche se ho studiato pure per fare l’attrice. Sono contenta che mi abbiano voluta. Mi è piaciuto il lavoro che abbiamo fatto. Mi sono divertita tantissimo e mi sono trovato benissimo con Fausto”. Su Pintus anche lei ha espresso il suo pensiero, puntando l’accento sulla sua comicità e sul suo modo di lavorare: “Angelo è stato di una generosità, durante il film, incredibile. Ci ha dato la possibilità di esprimerci come sentivamo”. La Zoboli ha poi voluto aggiungere la sua opinione “Sì. Il tema è quello della maternità surrogata, però ho vissuto il film come se parlasse di famiglia e di famiglie”.
Come per Pintus anche per Perroni si tratta di un debutto “Avevo fatto piccolissime cose nel cinema. A differenza degli altri, Angelo lo conosco da circa 20 anni. Abbiamo condiviso esperienze indimenticabili. Abbiamo fatto i locali a 50 euro, solo per il gusto di fare spettacoli. Ci conosciamo talmente bene che non ho capito se ho recitato o no, perchè il nostro rapporto nella vita reale è quello sullo schermo. Devo ringraziarlo, perchè per questo film ero in bilico, per una serie di motivi”, ha detto spiegando che non aveva la certezza di poter esserci, “poi è andato tutto per il verso giusto. Un’altra cosa che mi ha regalato gioia è stata la libertà che abbiamo avuto in questo set. Devo ringraziare Fausto per questo. Siamo stati liberi di proporre e inventare all’istante”.
“Sono grata per avermi dato questa opportunità. Spero di non aver disatteso le aspettative e aver fatto un buon lavoro”. Ha detto la Arnera, che ha ringraziato Brizzi e Pintus per averla voluta e per averle dato la possibilità di realizzare il sogno di recitare con Solenghi. A proposito del tema del film ha affermato: “Il film parla di famiglia, di amore, di scelte. Parla di rapporti umani. Che ci sia anche il tema della maternità surrogata è un condimento rispetto a quello che succede. Sul tema della maternità surrogata, ho una mia personale opinione da madre e da donna. Sono divisa a metà: c’è una parte di me che pensa che sia giusto che ognuno possa decidere per il proprio corpo e dall’altra parte che sia giusto che si possa regolamentare in generale la gestazione per altri. Perchè è molto facile urlare l’utero è mio, decido io. Forse in questo caso, l’utero non è mio ma è di qualcun altro. Quindi è bene che ci siano anche delle regole morali, che in questo momento ci mancano”.
foto: xl5/Italpress
Tv e Spettacolo
Olly, nuovi live nei palazzetti con “Tutta Vita Tour 2026”
Sei nuove date per il “Tutta Vita Tour” di Olly che, dopo i primi 5 appuntamenti nei palazzetti annunciati per l’autunno 2025, lo porterà ad esibirsi in altre 6 città italiane nella primavera 2026: debutto a Jesolo – VE (Palazzo del Turismo – 7 marzo) con la data zero, per poi proseguire a Firenze (Nelson Mandela Forum – 11 marzo), Bologna (Unipol Arena – 16 marzo), Torino (Inalpi Arena – 18 marzo), Milano (Unipol Forum – 20 marzo) e si concluderà a Bari (Palaflorio – 30 marzo).
La notizia arriva a poche settimane dall’annuncio del suo primo tour nei palazzetti, Tutta Vita Tour 2025, che vede già sold out anche la data all’Unipol Forum di Milano del prossimo 10 ottobre e la seconda data allo Stadium di Genova, prevista per il 5 ottobre, che si aggiunge al sold out della prima data a Genova, il 4 ottobre, raggiunto in sole 24 ore; Il tour proseguirà poi a Roma (Palazzo dello sport – 15 ottobre) e Napoli (Palapartenope – 17 ottobre).
foto: ufficio stampa Wordsforyou
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