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Ue, Meloni “Deve occuparsi di meno cose e farle meglio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Proprio perchè voglio un’Europa più forte, penso che il problema sia stato che non ha avuto più chiarissima la sua missione e ha pensato di poter sostituire l’assenza di chiarezza con una maggiore regolamentazione. Non solo l’unica a sostenere che questo problema esiste. L’Ue deve occuparsi di meno cose e deve farle meglio, deve occuparsi di materie dove i singoli Stati non possono farlo da soli”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle repliche in Senato in vista della riunione del Consiglio europeo. Sul paper automotive “sono soddisfatta e ottimista perchè sono già molti i Paesi che ci stanno seguendo. Bisogna continuare a lavorarci con pragmatismo e serietà. Credo che possiamo essere d’accordo perchè si tratta di difendere una filiera fondamentale, questo è l’approccio che deve avere l’Europa”, ha aggiunto.
Sul cosiddetto green deal europeo e l’obiettivo dell’impatto climatico zero entro il 2050, la premier ha poi sottolineato come “nessuno di noi nega che vi sia un tema legato all’emergenza climatica, nessuno mette in discussione gli obiettivi ambiziosi dell’Ue, noi contestiamo la strategia con la quale l’Ue ha ritenuto di dover conseguire quegli obiettivi, è una strategia dettata da un approccio troppo ideologico che rischia di perseguire la sostenibilità al prezzo della deindustrializzazione””, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Silver Economy, la flat tax al 7% per rilanciare l’Appennino centrale

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ROMA (ITALPRESS) – Una leva per il ripopolamento e lo sviluppo, attraendo cittadini pensionati provenienti dall’estero, che potranno usufruire di una tassazione semplificata e ridotta sul reddito. Questo l’obiettivo che può contribuire a realizzare la flat tax al 7%, strumento fiscale già attivo nel nostro Paese e dedicato ai cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, percettori di un reddito da pensione da un soggetto straniero, che vogliono venire a vivere dell’Appennino centrale.
Le potenzialità di questa misura e gli strumenti utili per diffonderne le caratteristiche tra i soggetti potenzialmente interessati sono state descritte a Palazzo Chigi nel corso di una conferenza stampa, organizzata dal Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli a cui ha partecipato il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli.
Il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli: “Come Farnesina siamo molto interessati a questa iniziativa del Governo perchè c’è una proiezione estera di questa norma interna. Il nostro ruolo è quello di presentare, attraverso la rete delle Ambasciate e dei Consolati che sostiene l’azione del Governo e di tutti i Ministeri, le prospettive e le opportunità che le leggi italiane offrono alle persone che vivono all’estero: sia agli iscritti all’AIRE, che possono così mantenere un richiamo alle loro origini, sia a chi è attratto dalla nostra bella Italia. In particolare, l’Appennino centrale, con i suoi piccoli centri ricchi di fascino e una qualità di vita invidiabile, rappresenta un’opportunità unica. Un progetto che la Farnesina prenderà a cuore”.
Il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli: “Storia, arte, cultura, piccoli borghi immersi in una bellissima natura. Il miglior biglietto da visita per l’Appennino centrale risiede proprio nel suo patrimonio unico e nella qualità della vita che è in grado di garantire. Siamo convinti che queste caratteristiche abbiamo un potenziale attrattivo anche nei confronti di quella platea estera che è alla ricerca di uno stile di vita “slow”. A ciò si vanno ad aggiungere anche i vantaggi fiscali della Flat Tax al 7%, una misura il cui potenziale non è ancora stato attivato in misura sufficiente. Oggi, con la presenza e il sostegno del Vice ministro Cirielli e del Ministero degli Esteri diamo un segnale concreto del condiviso impegno per la valorizzazione dei nostri territori. Il Governo Meloni, infatti, accanto alla ricostruzione materiale post-sisma, mi ha anche affidato la riparazione economica e sociale di queste comunità e la Flat Tax al 7% si inserisce a pieno titolo all’interno di questa strategia di rilancio e sviluppo. Questa misura può suscitare interesse soprattutto, ma non solo, tra i pensionati di origine italiana che vivono in Nord America, Germania, Francia e Inghilterra. Facendo rete, l’obiettivo è quello di raggiungere una platea sempre più ampia”.
La misura: è prevista la possibilità di assoggettare tutti i redditi con la formula della Flat Tax (compresi i redditi da pensione estera), le persone fisiche che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia, in un comune con meno di 20 mila abitanti situato all’interno delle zone colpite dai terremoti del 2009 e del 2016-2017. Inoltre, i soggetti interessati non devono essere stati residenti in Italia nei cinque periodi d’imposta precedenti al trasferimento e devono provenire da Paesi con i quali esistono accordi di cooperazione amministrativa in materia fiscale. L’imposta è calcolata in modo forfettario, con un’aliquota del 7% sui redditi esteri per i nove anni successivi a quello in cui diviene efficace l’opzione.
Gli incentivi fiscali hanno già confermato in più occasioni la loro funzionalità ed efficacia in diversi campi di applicazione, anche al fine di realizzare obiettivi di rilevanza sociale. Il fisco, dunque, può rappresentare un acceleratore delle politiche sociali e la Flat Tax al 7% è uno degli strumenti operativi adottati per incentivare lo sviluppo economico dei territori dell’Appennino centrale colpiti dagli eventi sismici del 2016-2017 e, al contempo, mitigare il processo di spopolamento in corso in queste aree interne (secondo i dati Istat, tra il 1° gennaio 2016 e il 1° gennaio 2022, la popolazione residente nel cratere 2016 si è ridotta del 6,3%). L’Appennino centrale si candida dunque a diventare un punto di riferimento per l’economia della terza età: quella “silver economy” che si rivolge prioritariamente ai cittadini over 65 in buona salute, con solide posizioni patrimoniali e la propensione a investire tempo e risorse nella qualità della vita.

– foto ufficio stampa Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 –
(ITALPRESS).

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Da Confagricoltura Donna fondi per la onlus di Maria Grazia Cucinotta

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ROMA (ITALPRESS) – Sottolineare l’importante contributo delle imprenditrici agricole, fondamentale per il settore e l’economia. “Le donne in agricoltura ci sono, fanno rete e aumentano i risultati del loro impegno”: così Alessandra Oddi Baglioni, Presidente di Confagricoltura Donna, che con questo spirito ha portato avanti il progetto “Le grandi Chef incontrano Confagricoltura Donna”. “Abbiamo voluto dedicare questo anno a questo tema” per evidenziare che “dietro al cibo c’è il territorio e dietro un prodotto c’è sempre il lavoro di tante imprenditrici agricole che in quel prodotto e in quel lavoro credono”, ha sottolineato Oddi Baglioni, durante la cerimonia di consegna del ricavato del progetto all’attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta, presidente dell’associazione “Vite senza Paura”.
“Il progetto che oggi si conclude ha posto in evidenza il forte legame, anche culturale, con la terra e i suoi prodotti: creare delle ricette significa mostrare la cultura da cui quelle ricette derivano e far conoscere concretamente la meravigliosa diversità delle nostre produzioni agricole regionali e la varietà infinita del modo di interpretarle”, ha spiegato la presidente. “Abbiamo chiesto a 8 chef stellate di individuare delle ricette nuove con dei prodotti antichi” e, “siccome le donne sono sempre multitasking, oltre che dare visibilità alle nostre produzioni, abbiamo realizzato anche un’iniziativa di solidarietà, con i ricavati del libro che sono andati a sostenere la onlus ‘Vite senza paurà”.
Per il prossimo anno, Confagricoltura Donne vuole puntare sulle Stem. “Puntiamo a valorizzare l’innovazione in campo femminile”, ha concluso la presidente.
“Devo dire grazie a Confagricoltura Donna che con questo progetto ha raccolto fondi per aiutare donne in difficoltà”, ha aggiunto Maria Grazia Cucinotta. “Abbiamo creato ‘Vite senza paurà per supportare queste donne che stanno passando un momento critico, per cercare di salvare loro la vita: a volte, quando sei troppo coinvolta, ti sembra di non vedere una via d’uscita. Non è così, il destino può essere cambiato grazie alla richiesta di aiuto a persone che sono lì a disposizione per poter aiutare le donne in difficoltà”.

– foto xi2/Italpress –
(ITALPRESS).

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Atletica, Mei “I giovani spingono forte, ricambio assicurato”

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ROMA (ITALPRESS) – “Considerato che a Tokyo abbiamo avuto cinque medaglie d’oro e dieci finalisti e a Parigi abbiamo avuto diciassette finalisti tutti piuttosto giovani, il ricambio è assicurato. Un pò per affetto e un pò perchè li conosco sono certo che tutti i nostri campioni di Tokyo proseguiranno e arriveranno a Los Angeles ancora con qualche cartuccia da sparare”. Lo ha detto il presidente della Federazione italiana di atletica leggera, Stefano Mei, nel corso di un’intervista presso la sede romana dell’Italpress. “Dietro abbiamo i giovani che spingono che però hanno già una storia importante, penso a Mattia Furlani, a Nadia Battocletti che è la donna copertina di questo 2024 – ha proseguito il numero uno della Fidal – Abbiamo Marghertita Castellani ed Elisa Valensin, entrambe corrono i 200 metri e sono molto brave. C’è Daniele Inzoli che è un saltatore in lungo, ma ce ne sono tanti e poi quando sono giovani è meglio non parlarne troppo. Il circolo virtuoso, che è partito con Tokyo, continua a produrre grandi campioni e i ragazzi stanno rendendo ordinario quello che solo quattro anni fa sarebbe stato straordinario”. Il momento di svolta è arrivato nel 2021: “Da quando è cambiata la governance, nel gennaio del 2021, abbiamo cercato quali fossero le mancanze ovvero perchè, nonostante un bilancio importante, non si riuscissero ad ottenere risultati – ha raccontato Mei – Abbiamo convenuto che la tendenza era quella di levare soldi all’attività dell’alto livello piuttosto che metterli e, visto che era l’anno olimpico, a fronte di un bilancio preventivo che recitava quattro milioni e mezzo destinati alla preparazione olimpica, abbiamo immesso risorse fresche ovvero due milioni in più. E da lì è partito il circolo virtuoso. L’anno dopo abbiamo continuato con questa politica, è chiaro che qualche settore abbia sofferto, ma abbiamo cercato di non far mancare niente a nessuno e ovviamente sono arrivati ricavi più importanti perchè i risultati portano ricavi”. Un sistema italiano che ora è d’esempio anche per il resto del mondo: “Sicuramente il sistema sport Italia è all’avanguardia. Molto fanno i gruppi sportivi militari e delle forze di polizia perchè permettono agli atleti di svolgere l’attività tranquillamente. Paradossalmente è forse anche il limite perchè non si sviluppano le società tradizionali con la ricerca di sponsor, però è chiaro che è una situazione comune a tutti gli sport dilettantistici in Italia. E poi dipende dalla capacità del management federale di utilizzare al meglio le risorse che vengono da Sport e Salute, dagli sponsor. Noi, credo, abbiamo dimostrato in questi quattro anni di sapere assolutamente utilizzare le risorse che abbiamo”, ha concluso.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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