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Cronaca

Sogliano Cavour (LE) | Sequestro di 530 kg di materiale esplosivo: arrestato 56enne

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Un’operazione dei Carabinieri del NORM della Compagnia di Maglie ha portato all’arresto in flagranza di un uomo di 56 anni, già noto alle forze dell’ordine, accusato di detenzione illegale di materiale esplosivo. L’intervento è avvenuto a Sogliano Cavour, dove una perquisizione domiciliare ha rivelato la presenza di oltre 530 kg di fuochi d’artificio e altri dispositivi pericolosi, conservati in condizioni estremamente rischiose.

Durante il controllo, i militari hanno scoperto gli esplosivi sistemati in maniera pericolosa, posizionati sul pavimento della casa, a pochi passi da una stufa a gas accesa. Questa situazione ha sollevato gravi preoccupazioni, non solo per gli abitanti dell’abitazione, ma anche per l’intero vicinato, a causa dell’alto rischio di esplosioni. Oltre ai fuochi d’artificio, sono stati rinvenuti parti di dispositivi inesplosi e altro materiale non classificato, aumentando ulteriormente il pericolo.

Gli artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce sono stati immediatamente allertati per assicurare la corretta gestione e messa in sicurezza del materiale esplosivo. Al termine delle operazioni, il 56enne è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola a Lecce, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini sono ancora in corso per determinare l’origine del materiale esplosivo e accertare le eventuali responsabilità legali dell’arrestato. Questo sequestro evidenzia un allarme significativo per la comunità locale, poiché il materiale pericoloso era situato vicino a zone abitate, mettendo a rischio la sicurezza dei residenti. L’operazione dei Carabinieri ha evitato potenziali disastri e ha stimolato un monitoraggio più rigoroso delle attività sospette nell’intera provincia di Lecce.

Le forze dell’ordine invitano i cittadini a segnalare qualsiasi comportamento anomalo o pericoloso, affinché si possa prevenire il rischio di situazioni fatali, come già accaduto in altre regioni. La sicurezza della comunità resta una priorità, e ogni iniziativa volta a contrastare il traffico e la detenzione illegale di materiale esplosivo contribuisce a garantire un ambiente più sicuro per tutti.

Cronaca

Roma | Cerimonia di restituzione di 101 reperti archeologici messicani

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Il 18 dicembre 2024, presso la sede dell’Ambasciata del Messico a Roma, si è svolta una cerimonia significativa in cui sono stati restituiti 101 reperti archeologici al governo messicano. I manufatti sono stati consegnati dal Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, all’Ambasciatore messicano in Italia, S.E. Carlos García de Alba. L’evento ha visto la partecipazione della Sottosegretaria per gli Affari Esteri del Messico, S.E. Maria Teresa Mercado, e del Sottosegretario per gli Affari Esteri italiano, On. Giorgio Silli.

Questi reperti sono stati recuperati grazie a un’ampia attività investigativa condotta dai Nuclei TPC (Tutela Patrimonio Culturale) di Roma, Udine, Perugia, Ancona e Cosenza, sotto il coordinamento delle rispettive Procure. Le indagini hanno portato al sequestro dei beni, che sono stati successivamente sottoposti a studi tecnici effettuati dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia del Messico (INAH), per certificarne l’autenticità e la provenienza messicana.

I reperti coprono un ampio arco temporale e appartengono a diverse culture precolombiane, tra cui quella Teotihuacana, Zapoteca, Olmeca e Azteca. Tra i manufatti restituiti si trovano miniature fittili, statuette in pietra dura, vasi ceramici e una coppa tripode della cultura Mixteca-Puebla. Uno dei reperti più significativi è una miniatura di Tlaloc, la divinità della pioggia, appartenente alla cultura Tolteca-Maya.

Il valore economico complessivo di questi beni, pur non essendo il principale indicatore della loro importanza, è stato stimato in decine di migliaia di euro, dato l’inestimabile valore storico e culturale. Il recupero rappresenta un’importante vittoria per la tutela del patrimonio culturale globale, testimoniando l’impegno della polizia italiana nel contrastare il traffico illecito di reperti archeologici.

Il sequestro dei beni ha avuto origine da diverse operazioni, tra cui perquisizioni domiciliari, segnalazioni sul mercato online e controlli doganali. Un aspetto rilevante delle indagini è stato il coinvolgimento di vari Nuclei TPC, che hanno scoperto e sequestrato questi manufatti provenienti dal Messico in diverse circostanze, comprese transazioni illecite e tentativi di esportazione illegale.

Questa cerimonia di restituzione rappresenta un ulteriore passo nella cooperazione internazionale per la protezione del patrimonio culturale e per il rafforzamento dei legami tra Italia e Messico nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali.

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Cronaca

Forte dei Marmi (LU) | Arrestato un uomo dopo il tentativo di furto in una villa

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Il 16 dicembre, un intervento tempestivo da parte della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un uomo georgiano, accusato di tentato furto. L’operazione è scattata dopo una richiesta d’aiuto da parte della proprietaria di una villa disabitata situata in via Agnelli a Forte dei Marmi, che ha notato la presenza sospetta di due persone nel suo giardino grazie al sistema di videosorveglianza.

Quando la Polizia è arrivata sul posto, ha constatato che una porta finestra era stata forzata, segno che qualcuno stava cercando di introdursi nell’abitazione. Immediatamente, gli agenti hanno esteso la perlustrazione nelle vie circostanti. Grazie alla collaborazione tra la Sala Operativa e gli agenti sul campo, che ricevevano in tempo reale le immagini della videosorveglianza fornite dalla proprietaria, è stato possibile identificare uno degli autori del tentativo di furto.

L’uomo, mentre camminava nei pressi di via XX Settembre, è stato fermato dai poliziotti e condotto in Commissariato. Dopo aver ricevuto la denuncia formale dalla proprietaria, è stato arrestato e, nella mattinata del 17 dicembre, è stato portato davanti all’autorità giudiziaria per il processo per direttissima presso il Tribunale di Lucca.

Al termine dell’udienza, il giudice ha disposto il rinvio del caso al 14 gennaio, imponendo al georgiano l’obbligo di firma presso la Questura di Pisa, dove attualmente risiede. Questo intervento dimostra l’efficacia della collaborazione tra la Polizia di Stato e i cittadini nel contrasto ai reati, grazie anche all’utilizzo delle moderne tecnologie di videosorveglianza.

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Cronaca

Pescara | Recuperati 700.000 euro di tributi evasi lungo la costa abruzzese

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Le Fiamme Gialle del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara hanno recentemente concluso un’importante operazione di controllo fiscale che ha portato al recupero di circa 700.000 euro di tributi locali, in particolare IMU e TARI, dovuti da attività economiche operanti lungo il litorale abruzzese. L’indagine, avviata durante il periodo estivo, ha avuto come obiettivo le attività situate nelle vicinanze del demanio marittimo e fluviale, con l’intento di contrastare l’evasione fiscale e garantire una giusta contribuzione ai Comuni locali.

L’iniziativa nasce da un’analisi approfondita del territorio e si concentra su attività economiche ritenute “a rischio” di evasione. In particolare, il controllo ha riguardato diverse strutture ricettive all’aria aperta, come campeggi e aree per attività turistiche, che spesso omettevano di accatastare gli immobili o ne sottostimavano la rendita catastale, riducendo così l’importo delle imposte locali da versare. Grazie a questa attività di monitoraggio, sono stati individuati numerosi casi di elusione e evasione fiscale, con il conseguente recupero delle somme non corrisposte.

Oltre ai controlli fiscali, l’operazione ha avuto un risvolto anche sul piano della legalità ambientale. I finanzieri hanno infatti sequestrato un’area di circa 15.000 mq situata nelle vicinanze del fiume Pescara, occupata abusivamente da un’attività di ristorazione. La Guardia di Finanza ha denunciato nove persone per abusivismo demaniale e ha segnalato un dirigente comunale alla magistratura contabile, ritenuto responsabile di aver agevolato l’occupazione illegale del suolo pubblico.

Questa operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel tutelare il bilancio degli enti pubblici locali e nel contrastare l’illegalità economica e finanziaria, con riflessi positivi sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini. Le risorse recuperate, infatti, andranno direttamente a beneficio delle amministrazioni locali, migliorando la capacità di intervento e di sviluppo delle aree coinvolte.

Con questa attività, la Guardia di Finanza conferma il suo ruolo fondamentale nella protezione della legalità fiscale e nella difesa delle libertà economiche, promuovendo giustizia ed equità nel sistema economico.

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