Cronaca
Brindisi | Arrestato giovane per rapina, ritrovato coltello e cacciavite
La Polizia di Stato di Brindisi ha tratto in arresto un giovane irregolare sul territorio nazionale, accusato di rapina impropria ai danni di un cittadino brindisino. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di ieri, nel pieno centro della città, durante i controlli intensificati disposti in vista delle festività natalizie.
La vittima, reduce da un pranzo celebrativo per la laurea della figlia, è stata avvicinata mentre stava salendo in auto. Il giovane si sarebbe presentato con la scusa di vendere oggetti di poco valore e, al rifiuto del brindisino, gli avrebbe sottratto con forza il telefono cellulare custodito nella giacca. La situazione è degenerata con uno spintone, che ha permesso al rapinatore di darsi alla fuga.
Determinante è stato l’intervento del figlio della vittima, che ha inseguito l’aggressore e allertato tempestivamente le forze dell’ordine. Le pattuglie delle Volanti, grazie alle precise indicazioni fornite, sono riuscite a individuare il giovane in un bar di Corso Umberto I, dove aveva tentato di nascondersi.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno ritrovato non solo il cellulare appena sottratto, ma anche un coltello a serramanico e un cacciavite, strumenti potenzialmente utilizzabili per offendere.
Il giovane è stato arrestato con l’accusa di rapina impropria e denunciato per il porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere. Dopo le procedure di rito, è stato trasferito presso il carcere di Brindisi, mentre il telefono cellulare è stato restituito al legittimo proprietario. Gli oggetti rinvenuti, invece, sono stati sequestrati.
L’operazione conferma l’efficacia dei controlli straordinari messi in campo dalla Questura per garantire sicurezza e contrastare fenomeni di microcriminalità nel periodo delle festività natalizie.
Cronaca
Avellino | Tentato furto in un bar tabacchi: 23enne arrestato dalla Polizia
Un uomo di 23 anni, cittadino straniero regolarmente soggiornante sul territorio italiano e residente in provincia di Avellino, è stato arrestato nella notte dell’11 dicembre dalla Polizia di Stato per tentato furto aggravato, danneggiamento e porto abusivo di strumenti atti allo scasso.
L’intervento è scattato in seguito a una segnalazione di un possibile furto in atto all’interno di un bar tabacchi situato nel pieno centro cittadino. La Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Avellino è giunta tempestivamente sul posto, rilevando immediatamente segni di effrazione: la porta d’ingresso in ferro risultava infatti forzata e aperta.
Durante la perlustrazione, gli agenti hanno trovato numerosi pacchetti di sigarette e biglietti Gratta e Vinci sparsi a terra, insieme a diverse buste già riempite con centinaia di confezioni di tabacchi, probabilmente pronte per essere portate via.
L’ispezione è proseguita fino a un locale adibito a laboratorio di pasticceria, dove i poliziotti hanno individuato l’uomo nascosto all’interno di un armadio in plastica. Alla vista degli agenti, il 23enne si è consegnato senza opporre resistenza.
La successiva perquisizione personale ha permesso di rinvenire decine di pacchetti di sigarette nascosti all’interno del giubbotto e delle tasche dei pantaloni, oltre a un paio di grosse forbici in acciaio del tipo cesoia, sequestrate in quanto utilizzate per forzare l’ingresso.
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso gli uffici della Questura. Dell’accaduto è stata data immediata comunicazione al Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Avellino.
Le accuse, al momento, sono provvisorie e la colpevolezza dell’arrestato sarà stabilita solo all’esito di un eventuale giudizio definitivo. L’operazione conferma l’impegno della Polizia di Stato nel contrasto ai reati predatori, a tutela dei cittadini e delle attività commerciali.
Cronaca
Messina | Denunciato uomo per detenzione di droga: decisivo il fiuto del cane antidroga
Un uomo di 34 anni è stato denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Stato di Messina per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è avvenuta durante controlli mirati, condotti con il supporto della Squadra Cinofili della Guardia di Finanza, presso gli imbarchi veloci della stazione di Messina Marittima.
L’intervento è scaturito grazie al cane antidroga Urban, il cui fiuto infallibile ha permesso di individuare un individuo che, alla vista delle forze dell’ordine, ha cercato di sottrarsi ai controlli tornando indietro. Il comportamento sospetto ha immediatamente attirato l’attenzione degli agenti della Polizia Ferroviaria, che sono intervenuti raggiungendo e fermando il soggetto.
Durante l’ispezione, l’uomo è stato trovato in possesso di due involucri contenenti sostanza stupefacente, custoditi all’interno di una borsa. Dopo i controlli effettuati con il narcotest, il contenuto è risultato positivo ai cannabinoidi, per un peso complessivo di 81 grammi.
L’uomo, un italiano incensurato, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione di droga ai fini di spaccio, mentre la sostanza è stata sequestrata. L’operazione rientra nelle attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, un impegno costante delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare il traffico di droga sul territorio.
Cronaca
Macerata | Centro massaggi abusivo scoperto dalla GdF: sanzioni per irregolarità fiscali e amministrative
Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, la Guardia di Finanza di Macerata ha scoperto gravi irregolarità presso un centro massaggi della provincia. L’intervento rientra in un piano mirato volto a contrastare l’abusivismo commerciale e a tutelare sia i consumatori sia gli operatori economici che rispettano le regole.
L’operazione ha avuto origine da un’attenta attività investigativa che aveva individuato una serie di esercizi commerciali potenzialmente irregolari dal punto di vista fiscale e amministrativo. In particolare, i finanzieri hanno deciso di monitorare il centro massaggi in questione, svolgendo appostamenti mirati nei pressi dell’attività. Durante i controlli, è stato accertato che un cliente, appena uscito dall’esercizio, non aveva ricevuto alcuna ricevuta fiscale per la prestazione ricevuta. Tale omissione ha fatto scattare una sanzione amministrativa minima di 500 euro nei confronti del titolare.
Successivamente, le verifiche si sono estese all’interno dei locali, rivelando che il centro era in realtà adibito a un vero e proprio centro benessere e estetico, completo di attrezzature specializzate, inclusa una vasca idromassaggio. Ulteriori accertamenti effettuati presso gli uffici comunali hanno evidenziato che l’attività non disponeva della necessaria Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Tale documento è fondamentale per avviare, modificare o cessare un’attività commerciale e attesta il rispetto dei requisiti igienico-sanitari, edilizi e ambientali previsti dalla legge. La mancata presentazione della SCIA comporta una sanzione che può arrivare fino a 5.000 euro.
L’intervento della Guardia di Finanza si inserisce in un contesto più ampio di azioni a tutela della legalità economica. Il contrasto all’evasione fiscale e alle pratiche di concorrenza sleale è fondamentale per garantire un mercato sano e competitivo, dove le imprese oneste possono operare senza subire svantaggi. Queste operazioni, inoltre, assicurano una protezione efficace ai consumatori, garantendo che i servizi offerti rispettino le normative vigenti.
La Guardia di Finanza ribadisce il proprio impegno costante nel sostenere cittadini e imprenditori che operano nel rispetto delle regole, fornendo un punto di riferimento sicuro contro ogni forma di illegalità economica.
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