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Cronaca

Perugia | Sequestro di un’area adibita a deposito illegale di rifiuti ferrosi

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I finanzieri del Comando Provinciale di Perugia hanno recentemente eseguito un’importante operazione, portando al sequestro di un’area di circa 6400 metri quadrati situata nei pressi di Umbertide, dove erano stoccati illegalmente rifiuti ferrosi. L’azione è stata intrapresa a seguito di una segnalazione proveniente dalla Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pratica di Mare, che ha permesso di scoprire numerose violazioni alle normative ambientali.

L’intervento, coordinato dalla Compagnia di Città di Castello, ha permesso di accertare che l’area era stata utilizzata per il deposito di circa 2000 tonnellate di rifiuti ferrosi. Questi rifiuti erano accumulati in cumuli di otto metri di altezza, ben oltre i limiti consentiti dalla legge. Inoltre, sono stati trovati materiali elettrici misti a metalli e una struttura abusiva in metallo destinata al deposito di materiale infiammabile. Quest’ultima era situata in prossimità di un deposito di combustibili e di rifiuti in legno e cartone, creando una situazione di grave pericolo.

A seguito delle indagini, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia ha convalidato il sequestro e il titolare dell’attività è stato denunciato per numerose violazioni alle normative ambientali e di sicurezza sul lavoro, ai sensi del Decreto Legislativo 81/2008.

L’operazione sottolinea l’importanza del lavoro sinergico tra le forze di polizia, in particolare della componente aerea della Guardia di Finanza, che attraverso sorvoli mirati sul territorio umbro contribuisce al contrasto di attività illecite legate all’ambiente e alla sicurezza.

Cronaca

Imperia | Evasione fiscale e commercio elettronico: scoperta una frode da 600.000 euro

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Le indagini fiscali condotte dalla Guardia di Finanza di Imperia hanno portato alla luce un caso di evasione fiscale di rilevante entità, legato a un’attività di commercio elettronico. Il titolare di una ditta individuale, attiva nella vendita online di dispositivi informatici, è stato sorpreso a occultare ricavi per quasi 600.000 euro, eludendo il Fisco nel periodo compreso tra il 2021 e il 2023.

L’inchiesta è scaturita da un’analisi condotta sui social network, dove i finanzieri hanno individuato un sito web e un profilo Facebook che pubblicizzavano la vendita di dispositivi elettronici sia in Italia che all’estero. Successivamente, sono stati compiuti approfondimenti, identificando nel titolare dell’impresa il responsabile dell’attività online.

Su richiesta della Procura di Imperia, è stata avviata un’ispezione fiscale con accesso presso la sede dell’attività, coincidente con il domicilio del titolare. Durante le operazioni, grazie alla competenza di un esperto in computer forensics, sono stati acquisiti numerosi dati utili, tra cui informazioni contabili e extracontabili, che hanno rivelato l’entità dell’evasione fiscale.

Le indagini finanziarie, autorizzate dal Comandante Regionale Liguria, hanno permesso di ricostruire i pagamenti e gli incassi non dichiarati dal 2019 al 2023, rivelando un’ulteriore evasione di I.R.Pe.F. per oltre 230.000 euro, I.V.A. dovuta superiore ai 100.000 euro e ricavi non registrati per circa 70.000 euro. La somma totale di ricavi occultati ammonta a quasi 600.000 euro.

Superando le soglie di rilevanza penale, il titolare della ditta è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Imperia per omessa dichiarazione, un reato fiscale previsto dal Decreto Legislativo 74/2000.

L’evasione fiscale, come sottolineato dalle autorità, rappresenta una minaccia alla crescita economica e alla giustizia sociale, poiché mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e sottrae risorse vitali per le fasce sociali più vulnerabili. La Guardia di Finanza continua a intensificare il proprio impegno contro l’illegalità fiscale, anche nel settore in espansione del commercio elettronico, per garantire un ambiente economico equo e trasparente.

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Cronaca

Villa Literno (CE) | Tentata rapina: arrestato un 32enne georgiano

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Un tentativo di rapina sventato grazie alla prontezza di un 48enne di Villa Literno e all’intervento tempestivo dei Carabinieri. Nel pomeriggio di ieri, il proprietario di casa ha notato strani rumori provenire dal cortile della sua abitazione. Incuriosito, si è affacciato e ha sorpreso un uomo intento a maneggiare i suoi attrezzi da lavoro. Subito dopo aver visto l’intruso, il 48enne ha chiamato il numero di emergenza “112” per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

La pattuglia dei Carabinieri di Villa Literno, già in zona, ha raggiunto rapidamente il luogo dell’incidente. Il malvivente, un 32enne georgiano senza fissa dimora, accortosi di essere stato scoperto, ha reagito in modo violento: ha estratto un coltello a serramanico da 20 cm e ha minacciato di uccidere il proprietario di casa se non fosse stato lasciato andare. Nonostante la situazione di pericolo, l’intervento immediato dei Carabinieri ha permesso di disarmare l’uomo e arrestarlo sul posto.

Il coltello è stato sequestrato e l’aggressore, dopo essere stato formalmente denunciato dalla vittima, è stato arrestato per tentata rapina. L’uomo è stato quindi condotto in carcere, dove dovrà rispondere delle accuse di tentata rapina e minaccia. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha impedito che la situazione degenerasse, evitando conseguenze più gravi per la vittima.

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Cronaca

Verbano Cusio Ossola | Stalking e sorveglianza speciale: arrestato uomo per atti persecutori nei confronti di una giovane donna

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Una vicenda di stalking si è conclusa con l’arresto di un uomo e l’applicazione di una sorveglianza speciale nei suoi confronti, a seguito delle persistenti e inquietanti molestie nei confronti di una giovane donna. La storia, che si sviluppa a partire da inizio anno, ha visto la vittima sottoposta a continue azioni persecutorie da parte dell’uomo, che l’aveva seguita e osservata insistentemente sul luogo di lavoro, nonostante il chiaro disinteresse manifestato dalla ragazza.

Il comportamento dell’uomo, che aveva iniziato a frequentare quotidianamente il locale dove la giovane lavorava, ha suscitato in lei un forte senso di paura e di ansia, tanto da costringerla a cambiare le proprie abitudini. L’uomo, inoltre, seguiva la ragazza anche dopo il suo turno di lavoro, manifestando un atteggiamento sempre più invadente.

Dopo aver presentato una richiesta di ammonimento, la giovane ha visto la sua situazione peggiorare, portandola a rivolgersi nuovamente alle forze dell’ordine. Una sera, mentre terminava il turno di lavoro, ha notato l’uomo parcheggiato vicino al locale e, temendo per la sua sicurezza, si è rifugiata in cucina. La sua richiesta di aiuto al numero di emergenza 112 ha provocato l’intervento tempestivo degli agenti del Commissariato di Omegna, che hanno arrestato l’uomo, ponendo fine a mesi di tormento per la vittima.

Parallelamente all’azione penale, il Questore di Verbania ha proposto l’applicazione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza nei confronti del soggetto. Il Tribunale di Torino, dopo aver esaminato la pericolosità dell’individuo, ha accolto la proposta e ha stabilito una serie di restrizioni severe: l’uomo dovrà rimanere a casa dalle 21:00 alle 07:00 del mattino, non potrà accedere a luoghi pubblici tra le 18:00 e le 21:00 e, soprattutto, non avrà alcun contatto con la vittima. Inoltre, l’uomo dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi frequentati dalla donna, inclusa la sua abitazione.

L’adozione della sorveglianza speciale è una misura prevista dal Codice Rosso, che consente di applicare restrizioni severe anche a chi non è un criminale organizzato, ma è ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica, con l’obiettivo di prevenire il compimento di atti violenti. Quest’anno, sono già state 15 le sorveglianze speciali emesse dal Tribunale di Torino per casi di stalking e atti persecutori.

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