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Cronaca

Catania | Giovane denunciato per furto e rapina

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La Polizia di Stato ha individuato un ventenne catanese ritenuto responsabile di due episodi criminosi avvenuti nella stessa giornata: il furto di un borsello da un autocarro e una rapina ai danni di una giovane coppia.

Le indagini sono state avviate dopo le denunce presentate presso il Commissariato “Nesima”. Nel primo caso, un camionista ha segnalato il furto del proprio borsello, contenente documenti, denaro e carte di credito, avvenuto presso una stazione di servizio vicino all’ospedale Garibaldi-Nesima. L’uomo ha raccontato che un giovane si era avvicinato chiedendo denaro per rifornire il proprio scooter. Al rifiuto, il giovane si era allontanato, ma poco dopo il camionista si era accorto che il borsello, lasciato incustodito all’interno del veicolo, era stato sottratto.

In un secondo episodio, avvenuto nella stessa giornata, una coppia di giovani è stata avvicinata in via Anselmi da un individuo a bordo di un’auto scura. Sotto minaccia, il malvivente è riuscito a farsi consegnare una somma di 20 euro prima di allontanarsi.

Grazie alle informazioni raccolte dalle vittime e all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’area di servizio, gli agenti sono riusciti a ricostruire i movimenti del sospettato. I filmati hanno mostrato un giovane arrivare a bordo di un’auto scura, approfittare di un momento di distrazione del camionista durante il rifornimento e introdursi nel veicolo per sottrarre il borsello.

Incrociando le testimonianze delle vittime con le prove visive, gli investigatori sono risaliti all’identità del ventenne, già noto per reati simili. Il giovane è stato denunciato e ora dovrà rispondere delle accuse di furto e rapina.

L’operazione condotta dalla Polizia di Stato sottolinea l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. Le denunce tempestive hanno permesso agli agenti di agire rapidamente, individuando il responsabile e prevenendo ulteriori reati.

Questo caso rappresenta un monito contro i comportamenti predatori e mette in evidenza il ruolo fondamentale della tecnologia, come le telecamere di videosorveglianza, nel garantire la sicurezza pubblica.

Cronaca

Cesena | Arrestato 24enne per spaccio di sostanze stupefacenti

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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cesena hanno arrestato un giovane di 24 anni, accusato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’arresto è avvenuto durante un servizio mirato al contrasto dello spaccio nella zona centrale della città, in una via particolarmente sensibile per il fenomeno.

Il giovane, notato dai militari mentre si aggirava con un atteggiamento sospetto, è stato fermato e perquisito. Durante l’identificazione, l’uomo ha cercato di disfarsi di un oggetto, che i carabinieri sono riusciti prontamente a recuperare: una bilancina elettronica di precisione. Nella perquisizione personale sono stati rinvenuti quasi due grammi di cocaina, confermando i sospetti degli agenti.

Successivamente, è stata effettuata una perquisizione presso l’abitazione del 24enne, dove sono stati scoperti ulteriori settantacinque grammi di hashish, circa 1.500 euro in contante, probabilmente guadagnati tramite attività di spaccio, e materiale per il confezionamento delle dosi.

Il giovane è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari, su disposizione del sostituto Procuratore della Repubblica di Forlì. Le sostanze stupefacenti e il denaro sequestrati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le indagini e il prosieguo del procedimento.

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Cronaca

Mantova | Rissa in un bar e aggressione alla polizia: arrestato un cittadino tunisino

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Nella notte tra venerdì e sabato, un intervento tempestivo della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un cittadino tunisino di 38 anni con precedenti di polizia, dopo una violenta rissa all’interno di un noto bar del centro città. Gli agenti, allertati dalla segnalazione di una colluttazione, sono giunti rapidamente sul posto e sono riusciti a individuare uno dei partecipanti, che, insieme ad altri, stava tentando di allontanarsi.

Durante il tentativo di identificazione, l’uomo, visibilmente alterato dall’abuso di alcol, ha reagito in modo violento, minacciando di morte gli agenti e aizzando contro di loro il suo cane. Nonostante gli sforzi per calmarlo, il soggetto ha distrutto il proprio telefono cellulare e si è auto-inflitto dei tagli, destando preoccupazione per la sua sicurezza. Gli agenti hanno cercato di fermarlo per evitare danni maggiori, ma l’uomo ha reagito aggredendoli fisicamente. La situazione è degenerata al punto che è stato necessario l’intervento di una seconda volante per immobilizzarlo e portarlo in Questura.

Durante il trasporto, il tunisino ha continuato a dimenarsi, riuscendo persino a staccare il vetro del finestrino dell’auto di servizio con calci. Per questi comportamenti, è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento di cose dello Stato e lesioni aggravate nei confronti degli agenti.

L’arrestato, che si trova ora in attesa di giudizio, potrà definirsi colpevole solo al termine del processo e dopo una sentenza definitiva.

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Cronaca

Mazara del Vallo (TP) | Operazione contro la mafia: 18 arresti e perquisizioni

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Nelle prime ore di questa mattina, i finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’importante operazione antimafia, eseguendo un’ordinanza di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo. L’operazione, condotta su richiesta della Procura DDA, ha portato all’arresto di 18 persone, di cui 7 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e una con l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni e nei luoghi di interesse degli indagati, che rispondono a accuse di associazione mafiosa, estorsione, rapina, favoreggiamento e altri gravi reati.

Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, hanno rivelato i retroscena delle operazioni illecite della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo (TP), evidenziando i legami tra gli affiliati e la struttura verticistica del clan. Tra i principali elementi emersi, è stata ricostruita l’ascesa di un individuo attivo nel settore dell’allevamento di ovini, il quale, come braccio operativo del capo mandamento (attualmente detenuto), è divenuto il punto di riferimento per varie attività criminose, tra cui il recupero di crediti, la risoluzione di controversie e il traffico di stupefacenti.

L’indagine ha inoltre rivelato un forte controllo economico da parte del clan sul territorio, esercitato mediante la gestione mafiosa delle aree di pascolo e delle aste fallimentari. Un altro aspetto rilevante è stato l’infiltramento di Cosa Nostra in ambito imprenditoriale, con la creazione di una rete di supermercati in provincia di Trapani, guidata da un noto imprenditore mazarese, che ha potuto espandere il proprio impero commerciale grazie ai legami con il vertice mafioso. In cambio del sostegno ricevuto, l’imprenditore ha assicurato occupazione a membri del clan, finanziamenti per nuove attività e l’acquisto di beni confiscati per farli rientrare sotto il controllo mafioso.

L’operazione, che ha visto l’impiego di oltre 150 finanzieri, sottolinea l’impegno continuo della Guardia di Finanza nella lotta contro l’infiltrazione mafiosa nell’economia legale, mirando a tutelare la concorrenza e le regole del mercato. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, proseguono, ma si ricorda che, fino a sentenza definitiva, gli indagati sono considerati innocenti ai sensi della legge.

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