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Manovra, Tajani “Ci saranno correttivi, ma la struttura resta”

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ROMA (ITALPRESS) – «Da oggi rilanciamo con forza il percorso per dare un vero sostegno della politica a chi produce ed esporta. Per indicare la rotta di una politica industriale che si muova su tre pilastri: crescita, riduzione della pressione fiscale e burocratica e taglio al costo dell’energia investendo sul nucleare». Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera.
«Si parte con una grande conferenza degli ambasciatori italiani nel mondo, che vedrà anche la presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Una quattro giorni divisa tra politica estera e politiche per l’export. Sull’estero innanzitutto daremo le indicazioni sulla nostra linea per avvicinarci a una conferenza di pace sull’Ucraina – spiega -: ne discuteremo anche con il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis e con il responsabile Onu per il nucleare Rafael Grossi. Le ultime due giornate ci trasferiremo a Milano, saranno dedicate proprio all’export».
La tappa a Milano significa «una nuova politica del governo di aiuto e sostegno alle imprese in tutti i campi, e in particolare alle imprese dell’export, che rappresenta il 40% del nostro Pil. Noi ci concentreremo nel sostegno alle aziende: i capi impresa avranno la possibilità di confrontarsi faccia a faccia con i nostri ambasciatori, potranno stabilire contatti diretti per sostenere i loro programmi», sottolinea il vicepremier.
Sulla manovra «è chiaro che ci sono miglioramenti, cambiamenti, correttivi. Ma la struttura resta. C’è il taglio dell’Ires per chi investe, il taglio del cuneo che va incontro ai lavoratori, poi c’erano cose che avevamo chiesto e ottenuto, come il rinvio di un anno dell’Iva per il terzo settore, e sono tutti tagli fiscali. L’abolizione del blocco del turn over per le forze dell’ordine. Ci sono tanti provvedimenti importanti».

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Anziani, nuovo approccio con la valutazione multidimensionale

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ROMA (ITALPRESS) – Visite, diagnosi e trattamenti personalizzati per ogni paziente con più di 65 anni: è l’obiettivo da quest’anno possibile grazie alle Linee Guida nazionali sulla Valutazione Multidimensionale (VMD), pubblicate lo scorso anno sul Sistema Nazionale delle Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità dopo il lavoro promosso dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e dalla Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT), con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e con il contributo di altre 25 società scientifiche. A distanza di alcuni mesi sta nascendo un nuovo paradigma di presa in carico del paziente anziano.
Proprio in occasione del Congresso SIMG in corso a Firenze, si è tenuto il talk show dal titolo “Il mosaico della complessità: soluzioni innovative attraverso la Valutazione Multidimensionale”, il nuovo paradigma di presa in carico del paziente anziano, all’insegna di un’analisi complessiva degli aspetti clinici, psicologici e sociali per definire i percorsi diagnostici e terapeutici.
Le Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale offrono un’ottica inedita con cui inquadrare il paziente sopra i 65 anni.
“Per affrontare il quadro clinico non si può fare a meno di considerare altre dimensioni – sottolinea Pierangelo Lora Aprile, Segretario Scientifico SIMG -. Gli aspetti sociali, come solitudine o povertà, acquisiscono rilievo, altresì dei segnali iniziali di decadimento cognitivo, su cui oggi abbiamo ritardi diagnostici fino a 10 anni; la nutrizione influisce sulla sarcopenia e il conseguente rischio di cadute; la sedentarietà incide sulle sorti prognostiche delle malattie cardiovascolari, del diabete e altre ancora. Quando la fragilità diventa molto alta, ad esempio nei malati che si avvicinano alla fine della vita, diventano rilevanti anche gli aspetti spirituali, che sono indispensabili per affrontare gli ultimi anni di vita. Si passa quindi da una medicina finalizzata a trattare la malattia ad una medicina olistica finalizzata alla salute della persona nella sua interezza”.
“Come SIMG stiamo integrando nella pratica clinica quotidiana questi strumenti – spiega Alberto Magni, responsabile SIMG Macroarea Fragilità -. L’evoluzione consisterà nell’automatizzazione dell’uso dei dati che già si possono ottenere attraverso il Primary Care Frailty Index, un indicatore di fragilità sviluppato da SIMG, che potrà essere integrato nei software insieme agli strumenti offerti dalla Valutazione Multidimensionale. Già oggi vi è un nuovo modello nei percorsi formativi dei medici di famiglia, a cui viene spiegato con moduli di formazione appositi come la Valutazione Multidimensionale, attraverso domande specifiche sui diversi domini, sia uno strumento indispensabile per pianificare le cure. Con questo approccio la terapia viene armonizzata con il percorso clinico, psicologico, socio-assistenziale del paziente, con gli aspetti nutrizionali e vaccinali, oltre a migliorare la comunicazione tra operatori sanitari, paziente e caregiver. Questa formazione non si rivolge solo ai Medici di Medicina Generale, ma anche a infermieri e altri operatori sanitari”.
“Le Linee Guida rappresentano uno strumento di valorizzazione del Medico di Medicina Generale, il quale, oltre a essere la figura più vicina al paziente, da sempre applica questo approccio olistico, ma con questo strumento può uniformare i criteri di valutazione e ogni clinico può definire un piano di cura personalizzato scientificamente certificato – evidenzia Alessandro Rossi, Presidente SIMG -. Il Medico di Medicina Generale, se è messo nelle giuste condizioni, può produrre salute, favorendo un invecchiamento attivo grazie anche a una sinergia con gli specialisti. Prevenire le patologie o attenuarne i sintomi con interventi mirati significa evitare accessi in Pronto Soccorso, ricoveri ospedalieri, rischi di disabilità, offrendo quindi anche una maggiore sostenibilità del SSN”.
La SIMG ha implementato vari strumenti per favorire stratificazione, Valutazione Multidimensionale, Pianificazione delle cure, formazione e ricerca. Il Multidimensional Prognostic Index (MPI), raccomandato dalle Linee Guida sulla VMD nell’ambito della Primary Care al fine di ridurre il tasso di ospedalizzazione, ha una sua versione semplificata (Brief-MPI) che correla in modo eccellente con lo strumento da cui deriva. Il rigore scientifico con la semplicità di utilizzo e con il breve tempo richiesto per la sua compilazione possono contribuire ad una rapida diffusione.
Tra le iniziative recenti, vi è il progetto “Radar: comorbidità, fragilità, valutazione multidimensionale, piano individuale di cura”, che identifica un percorso formativo nelle cure primarie per identificare i pazienti fragili, stratificando la popolazione secondo varie dimensioni. Il progetto Radar prevede di implementare le Linee Guida sulla Valutazione Multidimensionale nei processi decisionali di tutti i medici di famiglia. SIMG propone a medici particolarmente motivati un percorso formativo al termine del quale essi possono sostenere un esame, organizzato dal Ministero competente, ed ottenere la qualifica di Medici di Medicina Generale Esperti in Medicina della Complessità. A questi medici saranno affidati quattro compiti: consulenza ai colleghi delle aggregazioni e delle AFT; insegnamento della medicina della complessità nel Corso di Formazione Specifica per MMG; governance dei percorsi intrapresi dai pazienti dal momento della loro identificazione alla presa in carico da parte delle Reti; facilitazione dei rapporti con gli specialisti del distretto (i geriatri); ricerca scientifica. Il primo ciclo di formazione si è già svolto, ora sono in procinto di partirne di nuovi per moltiplicare il numero di MMG impegnati in questo processo, con il fine di avere almeno un medico di famiglia esperto ogni 100 mila abitanti.
“Un’altra novità introdotta dalle linee guida è la ricerca, di cui sono avviati alcuni progetti, come Primacare, realizzata con un finanziamento del Ministero della Salute da Ospedale Galliera, Istituto Superiore di Sanità, Università di Palermo e Università di Bari – spiega Alberto Magni -. La ricerca Primacare è attualmente nella fase di follow up e si concluderà nel 2025. Per questo trial, alcuni gruppi di medici della SIMG di quattro centri (Desenzano, Firenze, Napoli, Bari), hanno sottoposto una popolazione di pazienti over 65 alla valutazione multidimensionale e a dei prelievi biologici per capire i movimenti di alcuni marcatori”.
In linea con la propria mission di consentire alle persone nel mondo di vivere una vita più sana in ogni sua fase, Viatris Italia, azienda del gruppo Viatris, una realtà globale che opera dell’ambito della salute, è da sempre a fianco del Medico di Medicina Generale, così come di tutti gli attori del sistema salute, per permettere l’accesso a farmaci di alta qualità a sempre più pazienti, indipendentemente dal luogo e dal contesto di riferimento.
“In Viatris ci impegniamo ogni giorno per favorire l’accesso alla salute per tutte le persone, guardando alla sanità non così com’è, ma come dovrebbe essere. Crediamo che la personalizzazione della cura permetterà una gestione più completa ed efficace del paziente anziano, spesso fragile e con un quadro clinico complesso. Per questo abbiamo deciso di contribuire alla diffusione delle Linee Guida mediante la sponsorizzazione non condizionante del Progetto Radar – commenta Fabio Torriglia, Country Manager di Viatris Italia -. E’ proprio grazie al lavoro congiunto con tutti gli interlocutori del sistema salute, le istituzioni, le associazioni, le società scientifiche e i singoli professionisti che possiamo avere un impatto concreto sulla salute pubblica e supportare la sostenibilità del sistema sanitario”.

– Foto ufficio stampa Simg –

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Bove “Ricevuto affetto incredibile, ci vediamo in campo”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Ciao a tutti, in questi giorni difficili ho avuto modo di pensare molto. Seppur la condivisione sui social non sia nella mia natura, vorrei esternare un pensiero che mi ha colpito nel profondo. Lo spiacevole episodio avvenuto durante Fiorentina-Inter mi ha dimostrato ancora di più di quanto pensassi, che il calcio è molto più di una partita, di un campionato o di una carriera”. Inizia così un post su Instagram del centrocampista viola Edoardo Bove, vittima di un malore lo scorso 1° dicembre e che ha subito un intervento nei giorni successivi all’ospedale Careggi di Firenze, dove era ricoverato e dove gli è stato impiantato un defibrillatore removibile. “Proprio in questi momenti mi rendo conto di quanto questo sport sia genuino, di quanto, al di là dei risultati, della competizione o delle concorrenza siamo tutti uniti – ha aggiunto Bove – Uniti da un legame che a maggior ragione una volta creato si rafforza nei momenti di difficoltà, diventando quasi indissolubile. Un legame che ti trasmette amore ed emozioni difficili da spiegare. Un legame che ti da la forza di superare qualsiasi ostacolo”. “Ne parlo perchè l’ho vissuto sulla mia pelle in questi giorni: l’affetto che ho ricevuto, il calore dei tifosi, il supporto da parte dei compagni e degli avversari, la vicinanza di tutto il mondo del calcio è stato un qualcosa che mi ha dato una forza ed un coraggio incredibili. Mi sono sentito circondato da un’energia positiva che mi ha permesso di rimanere tranquillo, di non sentire la solitudine che spesso è presente in questo tipo di difficoltà – ha proseguito l’ex centrocampista della Roma – Per questo motivo, vorrei che tutti ci impegnassimo a non dimenticare la vera essenza del nostro sport, a non lasciarci offuscare troppo dal suo lato commerciale e a non dare per scontato il suo spirito autentico. Perchè nonostante tutto, quello che è successo domenica è la testimonianza della parte genuina del calcio: quella che si nutre di emozioni vere, di storie personali e di un forte legame tra chi gioca e chi tifa”. “Detto questo, sono veramente grato di appartenere a questo mondo e vi ringrazio dal profondo del cuore per l’affetto e la vicinanza che mi avete dimostrato! Io sto bene e questa è la cosa più importante! Ci vediamo presto… in campo!”, ha concluso Bove.
– Foto Ipa Agency –
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Medio Oriente, Mattarella “Soluzione a due Stati non ha alternative”

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ROMA (ITALPRESS) – In Libano “l’intesa che abbiamo accolto pochi giorni orsono ripropone, in sostanza, quanto previsto dalla Risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, mai pienamente attuata. Su quella base, sebbene troppo fragile per incidere sulle cause profonde del conflitto, tenaci negoziatori hanno saputo inserire una dinamica positiva, anche rilanciando il ruolo della Missione UNIFIL delle Nazioni Unite”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla Farnesina agli Stati Generali della Diplomazia, la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo.
“La diplomazia conosce il valore prezioso dei piccoli passi.
Quello compiuto in Libano ci porta a sperare di poter sperare per Gaza – ha aggiunto il capo dello Stato -. Occorre ottenere finalmente l’immediata liberazione degli ostaggi israeliani. Occorre porre fine alle disumane sofferenze della popolazione civile della Striscia e poter farvi giungere aiuti immediati.
Ciò significa non limitarsi a soluzioni contingenti, pur se preziose in quanto permettono di salvare vite umane.
Mediare non significa rinunciare a obiettivi ambiziosi.
Guardando alla Palestina va ribadito fermamente che, per la Repubblica Italiana, l’autentica prospettiva di futuro risiede nella soluzione a due Stati”.
“E’ un obiettivo privo di alternative, come hanno ricordato i Ministri della regione intervenuti alla Conferenza dei Dialoghi Mediterranei, prezioso foro sviluppato dalla Farnesina, non solo di dialogo ma anche di tessitura di relazioni e rapporti che possono contribuire a maggiore comprensione, a scenari di stabilizzazione in una regione così complessa – ha sottolineato Mattarella -. Perseguire l’obiettivo, ravvicinato, della statualità palestinese significa offrire al popolo della Cisgiordania e di Gaza un traguardo di giustizia e una convincente prospettiva di speranza per il proprio futuro, irrinunziabile condizione anche per una finalmente solida garanzia di sicurezza per Israele. Con analoga tenacia occorrerà accompagnare la definizione dello Stato che sorgerà dalla nuova situazione siriana, sia dal punto di vista politico sia per quel che riguarda le conseguenze umanitarie”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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