In occasione del CES 2025, LG Electronics presenterà due nuovi proiettori domestici, il modello 3 in 1 PF600U e il modello PU615U (CineBeam S). Il PF600U combina le funzioni di proiettore, altoparlante Bluetooth e lampada LED, con un design a stelo che lo rende facile da integrare in qualsiasi ambiente. Offre una risoluzione Full HD (1.920 x 1.080) e 300 ANSI lumen di luminosità, ed è compatibile con le principali app di streaming tramite il sistema operativo LG webOS. Gli altoparlanti stereo con radiatori passivi promettono un suono ricco, mentre la lampada a LED offre nove opzioni di colori e cinque livelli di luminosità. Inoltre, presenta un’inclinazione fino a 110 gradi e una funzione di regolazione automatica dello schermo.

Il CineBeam S è il più piccolo proiettore 4K a tiro corto di LG, progettato per una facile installazione vicino alla parete. Nonostante le dimensioni compatte, offre una risoluzione 4K Ultra HD (3.840 x 2.160) e 500 ANSI lumen di luminosità, con una copertura del 154% dello spazio colore DCI-P3. È in grado di proiettare immagini da 40 a 100 pollici a una distanza di proiezione estremamente ridotta. Il design minimalista e la finitura metallica lo rendono adatto a ogni tipo di arredo, mentre il sistema audio stereo con Dolby Atmos garantisce un’esperienza sonora coinvolgente. Il CineBeam S è dotato di sistema operativo LG webOS, che permette l’accesso a piattaforme di streaming e offre funzionalità avanzate come la regolazione automatica dello schermo, del colore e la messa a fuoco automatica. Questi proiettori sono pensati non solo per offrire prestazioni audiovisive eccellenti, ma anche per diventare veri e propri elementi di arredo.

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Apple ha deciso di pagare 95 milioni di dollari per chiudere una causa legale che accusava Siri, il suo assistente digitale, di ascoltare senza consenso le conversazioni private degli utenti. La proposta di accordo, che ancora necessita dell’approvazione giudiziaria per essere definitiva, è stata presentata dopo cinque anni dalla class action iniziale.

Secondo la denuncia, Siri si sarebbe attivato involontariamente, registrando conversazioni private attraverso dispositivi come iPhone, iPad e HomePods. Queste registrazioni, secondo gli accusatori, non solo venivano conservate da Apple, ma in alcuni casi sarebbero state anche condivise con terze parti.

Nonostante il gigante tecnologico abbia sempre negato le accuse, affermando di non aver commesso alcun illecito né di aver assunto responsabilità legale, ha scelto di proporsi per un accordo per evitare ulteriori contenziosi. Oltre al pagamento, l’accordo prevede anche che Apple confermi di aver eliminato qualsiasi registrazione ascoltata attraverso attivazioni involontarie di Siri.

Questo caso segue un’altra significativa controversia legale nel settore tecnologico riguardante la privacy degli utenti. Nel 2023, Amazon si è accordata per pagare oltre 30 milioni di dollari alla Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti per risolvere accuse simili relative alla violazione della privacy tramite le sue telecamere Ring Doorbell e l’assistente digitale Alexa.

L’evento solleva questioni importanti riguardo la sicurezza e la privacy delle informazioni personali nell’era digitale, evidenziando la crescente preoccupazione del pubblico e delle autorità regolatorie verso le pratiche di raccolta dati dei giganti della tecnologia.

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Microsoft ha rivelato i suoi piani di investimento per il 2025, con un focus significativo sull’intelligenza artificiale. La multinazionale statunitense prevede di spendere circa 80 miliardi di dollari nello sviluppo di data center dedicati all’addestramento di modelli di intelligenza artificiale e alla distribuzione di applicazioni basate su IA e cloud. Questa mossa sottolinea l’impegno crescente dell’azienda nell’espansione delle sue capacità di elaborazione dati e servizi AI-driven.

Il presidente di Microsoft, Brad Smith, ha specificato che più della metà di questo investimento sarà destinata agli Stati Uniti, rafforzando la presenza dell’azienda nel panorama tecnologico nazionale. Questa decisione segue la traiettoria ascendente degli investimenti in IA, stimolata dal successo di tecnologie come ChatGPT di OpenAI, lanciato nel 2022. Da allora, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei prodotti e nei servizi è diventata una priorità per le aziende di vari settori, spingendo giganti tecnologici come Microsoft a espandere ulteriormente le loro infrastrutture.

L’annuncio arriva in un momento in cui la competizione nel settore dell’IA si intensifica, con numerose aziende che investono risorse significative per sviluppare e implementare soluzioni AI che possono trasformare industrie intere. Microsoft, con il suo massiccio investimento nei data center, mira a consolidare la sua posizione di leader nel fornire le infrastrutture necessarie per sostenere l’adozione e l’evoluzione dell’intelligenza artificiale a livello globale.

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