Tv e Spettacolo
Fine di un’era: ufficiale la separazione tra Fedez e Chiara Ferragni
Il matrimonio tra Fedez e Chiara Ferragni, una delle coppie più celebri del panorama italiano, si è concluso ufficialmente con la sentenza di separazione pronunciata dal Tribunale di Milano il 12 dicembre. La loro unione, durata oltre sei anni, ha rappresentato un fenomeno mediatico, ma negli ultimi mesi le voci di crisi sono state confermate con la decisione di porre fine al loro legame.
La separazione è avvenuta in modo consensuale e con un accordo che riflette un approccio maturo e orientato al benessere dei loro figli, Leone e Vittoria. I due bambini trascorreranno del tempo con entrambi i genitori, ma vivranno principalmente con la madre. Fedez si farà carico delle spese scolastiche, mediche e sportive, mentre non è stato previsto alcun assegno di mantenimento per Chiara Ferragni, grazie anche alla chiara divisione delle rispettive attività professionali.
Dal loro matrimonio fiabesco celebrato nel settembre 2018 a Noto, i Ferragnez hanno dominato le cronache social e gossip. La loro vita quotidiana e quella dei loro figli sono state seguite da milioni di fan, rendendoli una delle coppie più influenti del panorama italiano. Tuttavia, già dallo scorso anno, in concomitanza con alcune polemiche pubbliche, il rapporto aveva mostrato segni di cedimento.
Nei mesi successivi, le tensioni sono diventate sempre più evidenti, fino all’annuncio della separazione. Nonostante le speculazioni iniziali su presunti accordi economici milionari, le parti hanno smentito tali voci, sottolineando la volontà di gestire la separazione con discrezione e rispetto reciproco.
Entro sei mesi è attesa la pronuncia ufficiale di divorzio, un passaggio che concluderà formalmente questa fase della loro vita. Entrambi continueranno probabilmente a essere al centro dell’attenzione mediatica, ma con percorsi separati, mentre il loro legame come genitori rimarrà una priorità condivisa.
Con questa sentenza, cala il sipario su uno dei capitoli più chiacchierati della cultura pop italiana, segnando la fine di una saga che ha appassionato milioni di follower.
Tv e Spettacolo
Lobo: Il personaggio minore che torna al centro dell’universo DC
La notizia che Jason Momoa interpreterà Lobo nel film Supergirl: Woman of Tomorrow dei DC Studios ha fatto risorgere l’interesse per questo personaggio, un tempo considerato minore nei fumetti rispetto agli eroi più noti dell’universo DC. Lobo, cacciatore di taglie intergalattico e antieroe, è noto per la sua personalità sboccata e la sua forza straordinaria, che gli consente di rivaleggiare con Superman. La sua popolarità è aumentata negli anni ’90, quando le sue storie hanno superato i limiti della Comics Code Authority, ma una nuova generazione di fan lo conosce anche grazie alla versione animata doppiata da Brad Garrett, in Superman: The Animated Series e Justice League Unlimited. Tuttavia, non tutti sanno che Lobo ha già fatto il suo debutto nel mondo del live-action, in un progetto che è passato piuttosto inosservato.
Nel 2019, Lobo è apparso in live-action nella seconda stagione della serie Krypton, un prequel di Superman, trasmesso su Syfy. Interpretato da Emmett J. Scanlan, noto per Peaky Blinders, Lobo è il cacciatore di taglie che insegue la vendetta contro Brainiac, il villain che ha distrutto il suo pianeta natale, Czarnia. La sua apparizione è stata parte di un arco narrativo che si è svolto in quattro episodi, in cui il personaggio ha rivelato il suo lato dinamico e anche divertente, pur essendo stato presentato con un budget televisivo limitato.
L’interpretazione di Emmett J. Scanlan ha dimostrato che Lobo è un personaggio con grande potenziale per il live-action, in grado di intrattenere il pubblico con il suo carisma e la sua forza, anche senza un grande budget. Sebbene il suo arco narrativo sia stato breve, ha fatto capire che Lobo potrebbe essere un personaggio perfetto per una serie o un film di successo, e i fan che apprezzano la mitologia di Superman e delle sue storie potrebbero trovare interessante recuperare Krypton per scoprire un’altra sfumatura della sua storia. Con Jason Momoa ora pronto a portare Lobo sul grande schermo, il cacciatore di taglie spaziale potrebbe finalmente guadagnarsi il posto che merita nell’universo cinematografico DC.
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Tv e Spettacolo
Il mistero della scatola in Seven: David Fincher svela il contenuto
A distanza di trent’anni dall’uscita di Seven (1995), uno dei thriller più iconici della storia del cinema, David Fincher ha finalmente svelato il contenuto della misteriosa scatola, un oggetto che ha scatenato l’immaginazione dei fan del film. La scena in cui il detective David Mills (interpretato da Brad Pitt) riceve una scatola contenente la testa mozzata della moglie (Gwyneth Paltrow) è uno dei momenti più agghiaccianti e inquietanti del film, eppure Fincher ha deciso di mantenere il contenuto della scatola un mistero, mai rivelato esplicitamente al pubblico.
In un’intervista con Entertainment Weekly, il regista ha smontato le voci che suggerivano che la scatola contenesse una replica protesica della testa di Gwyneth Paltrow. “È del tutto ridicolo,” ha dichiarato Fincher. “Penso che avessimo inserito un sacchetto di una trentina di chili. Abbiamo fatto delle ricerche per capire, se l’indice di massa corporea di Gwyneth Paltrow fosse X, quanto peserebbe la sola testa. E poi abbiamo replicato il peso nella scatola.”
Per aumentare l’inquietudine della scena, nella scatola era stato inserito un oggetto che rappresentava il peso della testa di Paltrow, con l’aggiunta di una parrucca sporca di sangue. Questo accorgimento ha contribuito a rendere la scena ancora più angosciante, con la testa che, come Fincher sottolinea, non doveva mai essere mostrata chiaramente, lasciando la parte più disturbante all’immaginazione del pubblico.
Brad Pitt e le condizioni per il finale di Seven
La scena della scatola e il suo contenuto non sono stati gli unici elementi su cui Brad Pitt ha posto delle condizioni durante le riprese. L’attore, infatti, si è battuto per mantenere il finale originale della sceneggiatura, che prevedeva la morte di John Doe (Kevin Spacey) e la giustizia fatta da Mills. In una recente intervista con GQ, Pitt ha spiegato che, avendo avuto esperienze negative in passato con tagli alle scene, aveva messo una condizione fondamentale nel suo contratto: “La testa della moglie resta nella scatola.” L’attore ha anche ricordato che lo studio aveva cercato di cambiare la sceneggiatura per rendere il finale più ottimista, ma Pitt e Fincher erano determinati a mantenere l’intensità e la brutalità del finale originale.
Il regista David Fincher, che ha diretto anche Gone Girl e altri film caratterizzati da anti-eroi e storie cupe, ha sempre sostenuto la visione originale di Andrew Kevin Walker, sceneggiatore del film. Seven ha avuto un impatto duraturo, non solo per la sua trama e le sue scene memorabili, ma anche per la sua atmosfera di angoscia e desolazione che ha segnato la carriera di Fincher.
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Tom Holland: “Quando avrò figli, sparirò dalla faccia della Terra”
Nella sua recente intervista a Men’s Health, Tom Holland ha svelato non solo i suoi progetti futuri, ma anche una dichiarazione sorprendente riguardo la sua visione della paternità. L’attore, noto per il suo ruolo di Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe, ha parlato della sua relazione con Zendaya e dei suoi piani per il futuro, affermando che quando avrà figli, si allontanerà completamente dal mondo del cinema.
“Quando avrò dei figli, non mi vedrete più nei film,” ha dichiarato Holland, aggiungendo che si dedicherà a fare il papà a tempo pieno. “Giocherò a golf e farò il papà a tempo pieno. E sparirò dalla faccia della Terra,” ha detto, lasciando intendere che la sua priorità in quel momento sarà dedicarsi alla famiglia, senza più dividersi tra set e impegni professionali.
Il futuro di Tom Holland: progetti e ambizioni
Nonostante questa dichiarazione, il futuro cinematografico di Holland è tutt’altro che tranquillo. Dopo il successo di Spider-Man: No Way Home, l’attore ha in programma una serie di progetti molto ambiziosi, che includono film di alto calibro. Quest’anno sarà protagonista in Spider-Man 4, il nuovo capitolo della saga del suo supereroe, seguito dal set di The Odyssey, un adattamento dell’epopea di Omero diretto da Christopher Nolan. Inoltre, Holland parteciperà anche a Avengers: Doomsday, dove avrà un ruolo più centrale rispetto alle sue precedenti apparizioni, riunendosi con il suo mentore Robert Downey Jr.
Oltre a questi impegni cinematografici, l’attore ha continuato a lavorare su progetti televisivi. Nel 2023, ha recitato nella serie The Crowded Room, disponibile su Apple TV+, e nel cortometraggio Last Call. Holland è anche tornato sul palcoscenico con una nuova versione teatrale di Romeo & Juliet, segno della sua versatilità artistica.
Il futuro di Holland sembra essere ricco di opportunità, ma la sua visione della paternità mostra quanto la famiglia sia per lui un valore irrinunciabile, con la promessa di prendersi una pausa totale dal mondo dello spettacolo quando arriverà il momento di crescere i suoi figli.
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