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Italiano “In casa il Benfica si trasforma, pronti a giocarcela”

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LISBONA (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – “Un altro stadio meraviglioso nel nostro cammino, un’altra partita bellissima, in un’atmosfera caldissima e contro una squadra di altissimo livello che dovremo affrontare nel migliore dei modi. Le ultime tre partite possono dire tanto per quello che può essere il nostro percorso e la nostra crescita, dobbiamo cercare di fare risultato come abbiamo sempre fatto”. Così, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico del Bologna, Vincenzo Italiano, alla vigilia del match di Champions contro il Benfica. Giorno particolare per l’allenatore rossoblù che proprio oggi festeggia il suo 47esimo compleanno. “Oggi ho portato le paste, abbiamo fatto un brindisi per il mio compleanno e ho chiesto ai ragazzi un regalo importante. Lo so che danno sempre l’anima, l’impegno ce lo mettono sempre, abbiamo messo anche qualità nel nostro percorso Champions, ma abbiamo incontrato squadra di grandissimo valore, forse potevamo fare di più in casa, ci siamo andati vicini, abbiamo fatto grandi prestazioni, è mancato il dettaglio che in questa competizione fa la differenza”. “Ora – ha aggiunto Italiano – cercheremo di dare battaglia contro questa squadra forte che ha fatto tanti punti in questa nuova Champions, che in casa si esprime bene. Abbiamo visto le partite del Benfica, sappiamo che qui in casa si trasformano, ma noi dobbiamo cercare di rispondere come abbiamo fatto a Liverpool e a Birminghan, contro l’Aston Villa. Hanno giocatori esperti in difesa come Otamendi, attaccanti forti che segnano e stappano le partite, saluterò volentieri Cabral, abbiamo vissuto due anni intensi e bellissimi insieme”. Domani potrebbe toccare a Dallinga. “Credo che dobbiamo cercare in tutti i modi di dargli la chance di sbloccarsi, di trovare la via della rete, c’è andato vicino, continua a crearsi le occasioni, ora deve cercare di essere concreto ed efficae e sono sicuro che presto lo farà”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Italia ed Emirati Arabi Uniti: firmato memorandum per rafforzare la lotta alla criminalità finanziaria

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Il Segretariato Generale degli Emirati Arabi Uniti del Comitato Nazionale Antiriciclaggio e per la Lotta al Finanziamento del Terrorismo e al Finanziamento delle Organizzazioni Illecite (GS-NAMLCFTC) e la Guardia di Finanza italiana hanno firmato oggi un Memorandum of Understanding (MoU) che segna l’inizio di una importante partnership strategica nella lotta alle minacce emergenti della criminalità finanziaria. Questo accordo mira a rafforzare la cooperazione internazionale per la salvaguardia dell’integrità del sistema finanziario globale, facilitando lo scambio di competenze e best practice tra le agenzie di law enforcement e le autorità antiriciclaggio, per contrastare efficacemente minacce come il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale.

Il Memorandum è stato firmato da Sua Eccellenza Hamid Saif Al Zaabi, Segretario Generale e Vicepresidente del Comitato Nazionale degli Emirati Arabi Uniti contro il riciclaggio di denaro e la lotta al finanziamento del terrorismo e delle organizzazioni illegali, e dal Generale di Corpo d’Armata Leandro Cuzzocrea, Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza.

S.E. Al Zaabi ha dichiarato che la firma del MoU rappresenta un passo fondamentale per rafforzare le relazioni tra Emirati Arabi Uniti e Italia nella prevenzione dei crimini finanziari. Ha sottolineato come la collaborazione bilaterale abbia già portato a risultati concreti, come l’arresto e l’estradizione di criminali di alto profilo e il sequestro di ingenti patrimoni illeciti. Con questo accordo, ha aggiunto, viene inviato un messaggio chiaro ai criminali, a dimostrazione dell’impegno a proteggere le società ed economie dall’impatto distruttivo delle loro azioni.

Il Generale Leandro Cuzzocrea ha evidenziato l’importanza del Comitato Nazionale di Contrasto al Riciclaggio e al Finanziamento del Terrorismo degli Emirati Arabi Uniti come interlocutore istituzionale di primo piano per la Guardia di Finanza. Ha espresso fiducia nel fatto che il protocollo faciliterà una collaborazione attiva su diversi fronti di interesse comune, consolidando l’impegno congiunto a tutela della legalità e della sicurezza dei rispettivi Paesi.

La firma del MoU si inserisce nel quadro delle celebrazioni per il 250° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza. Per l’occasione, l’Orchestra della Guardia di Finanza si è esibita in un concerto di musica classica presso il “Villaggio Italia”, allestito ad Abu Dhabi per la tappa dell’“Amerigo Vespucci World Tour”.

Il Segretariato Generale del GS-NAMLCFTC è l’organo esecutivo del Comitato Nazionale per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo e delle organizzazioni illegali. Le sue funzioni principali includono la vigilanza sulla conformità, il coordinamento e il rafforzamento degli sforzi nazionali e internazionali per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento illecito. Fondato nel 2002, il Comitato è responsabile dello sviluppo della strategia nazionale AML/CFT, della proposta di regolamenti e della rappresentanza degli Emirati Arabi Uniti nei forum internazionali, garantendo l’allineamento agli standard globali in materia di prevenzione del crimine finanziario.

Questo MoU rappresenta non solo un ulteriore passo avanti nella cooperazione bilaterale tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, ma anche un modello per promuovere la sicurezza economica a livello globale, dimostrando l’importanza di un’azione congiunta contro il crimine finanziario.

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Morta Olivia Hussey, fu la Giulietta di Zeffirelli

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta all’età di 73 anni per una grave malattia Olivia Hussey Eisley, attrice anglo-argentina famosa per avere interpretando Giulietta nell’adattamento di “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli del 1968.
Nata a Buenos Aires il 17 aprile 1951, dopo aver frequentato la Drama School per cinque anni, apparve per la prima volta sul grande schermo all’età di 14 anni nel film “Accadde un’estate” (1965), mentre il suo primo ruolo teatrale fu quello di Jenny nell’opera “The Prime of Miss Jean Brodie” con Vanessa Redgrave.
Franco Zeffirelli la notò nella pièce e la scelse fra circa 500 attrici per il ruolo di Giulietta in Romeo e Giulietta (1968), protagonista con Leonard Whiting, che interpretava Romeo. Il film, nonostante all’epoca lei fosse minorenne, comprende anche alcune sue scene di nudo, che non fecero scandalo. Il lungometraggio le consentì di raggiungere una vasta popolarità, e nel 1969 le fece ottenere un David di Donatello come miglior attrice. La pellicola, i cui incassi furono notevoli, vinse due Oscar e permise alla Hussey di diventare una delle giovani attrici più apprezzate dell’epoca: a lei venne assegnato il Golden Globe come attrice rivelazione del 1968.
Hussey recitò in oltre 40 film. Una delle sue altre grandi performance fu nel ruolo di Rebecca di York nel remake per la tv di “Ivanhoe” (1982).
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Carceri, Nordio “Amnistia e indulto non risolvono i problemi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Amnistia e indulto” non sono la strada per risolvere i problemi delle carceri, “sono plausibili come segno di forza e di magnanimità, ma se vengono interpretati come provvedimenti emergenziali svuota-carcere sono manifestazioni di debolezza”, che mandano un segnale di “impunità” e di invito “alla commissione di nuovi reati”. Così, in un’intervista a Libero, il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
Per il guardasigilli “il giusto equilibrio si trova nella umanizzazione della pena, con il lavoro, l’attività sportiva e anche culturale all’interno di una struttura che non è necessariamente fatta di sbarre”. Inoltre “siamo tutti d’accordo che un indulto incondizionato sarebbe inutile e nocivo. Del resto è la stessa dottrina cattolica a insegnarci che il perdono non è gratuito, presuppone la confessione, la penitenza e il fermo proposito della redenzione. In termini laici, questi concetti si esprimono, come ho detto, con una umanizzazione della pena e la detenzione differenziata”. Quanto al fenomeno dei suicidi “è un fardello di dolore collettivo e quando avviene in carcere lo sentiamo ancora più gravoso. Tuttavia esso non è correlato al sovraffollamento. Il sovraffollamento è problema altrettanto grave, ma non è certo di oggi”.
Su quale sia il piano che il governo ha in mente, in alternativa ad amnistia e indulto, per diminuire il sovraffollamento delle carceri, Nordio spiega: “Ci sono varie direzioni su cui ci stiamo indirizzando. Intanto, dei 16mila detenuti in custodia cautelare o in esecuzione della pena in carcere, migliaia non dovrebbero trovarsi lì. La quasi totalità di questi casi è composta da stranieri arrivati clandestinamente nel nostro Paese. Molti hanno i requisiti per andare agli arresti domiciliari, ma non hanno un domicilio e per questo finiscono in carcere. L’idea su cui stiamo lavorando è di creare delle strutture, dei condomini, dove permettere a questi stranieri senza domicilio di scontare gli arresti, con un controllo periodico, non continuo, delle forze dell’ordine. Un’altra direzione – spiega – è quella degli accordi coi Paesi d’origine. Terza direzione: bisogna limitare la carcerazione preventiva, enfatizzando la presunzione di innocenza. Solo in questo modo si potrebbero togliere dal carcere 18mila detenuti in attesa di giudizio. Stiamo, poi, siglando accordi con le comunità terapeutiche per i reati connessi con la tossicodipendenza. Infine, stiamo lavorando sulle pene alternative alla carcerazione e sulla ristrutturazione di caserme dismesse”, chiosa Nordio.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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