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Cronaca

Padova | Controlli su esercizi pubblici a Este: sospese due licenze per violazioni

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Nella mattinata di oggi, la Questura di Padova, con il supporto della Guardia di Finanza di Este, ha notificato due provvedimenti di sospensione delle licenze per l’esercizio del gioco in due locali pubblici di Este. I provvedimenti, emessi dal Questore della Provincia di Padova, riguardano violazioni delle normative relative alla gestione del gioco e alla sicurezza, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori e il contrasto al gioco illegale.

Le indagini sono scaturite da controlli amministrativi svolti il 6 dicembre scorso. Durante gli interventi, gli agenti hanno riscontrato gravi irregolarità in entrambi gli esercizi. Nel primo caso, sono emerse diverse mancanze, tra cui la non esposizione delle licenze per la raccolta del gioco con Video Lottery Terminal (VLT), la somministrazione accessoria di alimenti e bevande, nonché cartelli obbligatori riguardanti gli orari di apertura e la vendita di alcolici. Inoltre, è stato trovato un Pos (per il pagamento elettronico) installato in violazione della Legge regionale 38/2019, e sono state osservate vetrine oscurate con pellicole, che impedivano una corretta visibilità dall’esterno.

A seguito di questi riscontri, la titolare dell’esercizio, una cittadina cinese di 43 anni, è stata denunciata per violazioni delle prescrizioni della licenza e le sono state comminate sanzioni amministrative per un ammontare di circa 2.600 euro. Il suo esercizio è stato sospeso per 25 giorni.

Nel secondo caso, un’altra irregolarità è stata riscontrata riguardo alla presenza di una persona non autorizzata che gestiva la raccolta del gioco, violando l’articolo 8 del TULPS. Come nel primo caso, è stato rilevato l’utilizzo illecito di un Pos e la presenza di vetrine oscurate, che hanno spinto gli agenti a segnalarne la rimozione alle autorità comunali. Il titolare di questo locale, anch’esso di origine cinese e di 33 anni, è stato denunciato e la sua licenza è stata sospesa per 30 giorni.

In entrambi i casi, la Guardia di Finanza ha avviato accertamenti fiscali e contro il riciclaggio per garantire il rispetto delle normative. Questi provvedimenti si inseriscono in un’azione coordinata di controllo volto a prevenire l’illegalità e a tutelare la sicurezza pubblica, in vista della crescente attenzione verso il contrasto al gioco d’azzardo illecito e la protezione dei minori.

Cronaca

Bari | Chiuso un noto bar del centro per motivi di sicurezza pubblica

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Un bar situato nel cuore del quartiere Umbertino di Bari è stato temporaneamente chiuso su disposizione del Questore, che ha sospeso la licenza di somministrazione di alimenti e bevande. La decisione è scaturita a seguito di verifiche effettuate dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, che hanno evidenziato come il locale rappresentasse un rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Le indagini hanno portato alla luce una serie di episodi preoccupanti: numerosi sequestri di sostanze stupefacenti a carico di clienti, frequenti risse, e la costante presenza di persone con precedenti penali o legate al consumo di droga. Tali elementi hanno spinto le autorità a intervenire per porre un freno alla situazione.

Il provvedimento prevede la chiusura del locale per un periodo di 15 giorni, una misura preventiva volta a tutelare la comunità e a ripristinare un ambiente più sicuro nel quartiere. Questo intervento rientra nell’ambito di un’attività più ampia di controllo e vigilanza condotta dalla Polizia Amministrativa della Questura di Bari.

L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare situazioni che mettono a rischio la serenità e la sicurezza cittadina, richiamando al rispetto delle normative per garantire un utilizzo responsabile degli spazi pubblici.

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Cronaca

Salò (BS) | Truffa ai danni di un parroco: arrestata coppia di romeni

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Due cittadini romeni, un uomo e una donna, entrambi nati nel 1993, sono stati arrestati in flagranza dai Carabinieri della Compagnia di Salò con l’accusa di truffa aggravata in concorso. I due, che da tempo avevano preso di mira un parroco di una chiesa di periferia, avevano ingannato il sacerdote facendogli credere di dover contribuire a una causa di estrema necessità.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, la coppia aveva raccontato al prete che la sorella della donna era gravemente malata e necessitava di urgenti trattamenti medici in Romania. Convinto della buona fede degli interlocutori e desideroso di aiutare, il parroco aveva più volte consegnato loro del denaro per fronteggiare le presunte spese sanitarie. Nel corso dei mesi, la somma complessiva arrivò a diverse migliaia di euro.

Tuttavia, al ricevimento di un’ulteriore richiesta di denaro da parte della coppia, il sacerdote ha iniziato a nutrire dei dubbi sulla veridicità della storia. Sospettoso, ha deciso di contattare i Carabinieri, che hanno immediatamente avviato accertamenti, scoprendo che la malattia della “sorella” non esisteva affatto.

Il 12 dicembre scorso, la coppia ha riproposto l’ennesima richiesta di denaro, ma stavolta ad attenderli fuori dalla chiesa c’erano i Carabinieri. I due sono stati trovati in possesso di una busta contenente 700 euro, l’ultimo importo consegnato dal sacerdote. Dopo l’arresto, sono stati portati al Tribunale di Brescia per il rito direttissimo.

Le indagini sono ancora in corso e, come da prassi, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a una sentenza definitiva. Il caso evidenzia come l’inganno fosse pianificato e come la pronta reazione del parroco abbia permesso di fermare i truffatori prima che potessero danneggiare ulteriormente la vittima.

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Cronaca

Cremona | Controlli sui trasporti professionali, sanzioni per manomissione del tachigrafo

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La Polizia Stradale di Cremona ha intensificato i controlli sui veicoli adibiti al trasporto professionale di merci, ribadendo il suo impegno per garantire la sicurezza sulle strade e il rispetto delle normative. Durante un’operazione di verifica effettuata lo scorso fine settimana, gli agenti hanno ispezionato un mezzo straniero in viaggio dalla Romania all’Italia.

L’accertamento ha rivelato una manomissione dell’apparecchiatura tachigrafica, strumento fondamentale per il monitoraggio dei tempi di guida e di riposo dei conducenti. La manipolazione ha portato alla contestazione di una sanzione amministrativa di 1.700 euro, oltre al ritiro della patente del conducente per un periodo di tre mesi, come previsto dall’articolo 179 del Codice della Strada.

Nel corso del 2024, la Polizia Stradale di Cremona ha registrato numerosi casi simili. Le infrazioni gravi accertate per l’uso scorretto del cronotachigrafo ammontano a 117, mentre oltre 500 violazioni sono state rilevate per mancato rispetto dei tempi di guida, pause e riposi regolamentati dall’articolo 174 del Codice della Strada.

Queste attività di controllo, che mirano a tutelare non solo la sicurezza stradale ma anche la correttezza nella competizione tra le imprese di trasporto, continueranno con costanza anche nelle settimane a venire. L’obiettivo rimane quello di ridurre i rischi legati a comportamenti scorretti e assicurare il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori del settore.

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