Cronaca
Como | Arrestato 37enne per spaccio di stupefacenti nei pressi di un supermercato
Nel pomeriggio di ieri, le attività di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato hanno portato all’arresto di un uomo di 37 anni per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. L’episodio si è verificato nei pressi di un supermercato in viale Innocenzo, dove il soggetto, di origine marocchina, è stato colto in flagranza di reato.
L’operazione è scaturita dall’attenta osservazione degli agenti durante una perlustrazione dell’area. Il 37enne, seduto su una scala in ferro che conduce al parcheggio sopraelevato del supermercato, è stato notato mentre incontrava brevemente diverse persone, comportamento che ha destato sospetti su un possibile traffico di stupefacenti.
Alla richiesta di un primo controllo, l’uomo ha consegnato spontaneamente un involucro contenente circa 5 grammi di hashish. Tuttavia, il suo atteggiamento nervoso ha spinto i poliziotti ad approfondire l’ispezione, scoprendo nel suo zaino ulteriori elementi compromettenti: un secondo involucro contenente 73 grammi di hashish, alcune pastiglie soggette a prescrizione medica e strumenti per il confezionamento della droga.
Le verifiche svolte in Questura hanno rivelato che il soggetto, senza fissa dimora, era già noto alle autorità per reati legati agli stupefacenti e per violazioni delle norme sull’immigrazione. In particolare, non aveva rispettato un ordine emesso dal Questore che gli imponeva di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.
Sulla base delle prove raccolte, il 37enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e denunciato in stato di libertà per l’infrazione amministrativa relativa al mancato rispetto dell’ordine di espulsione. Il Pubblico Ministero ha disposto il suo trattenimento nelle camere di sicurezza della Questura, fissando l’udienza per la mattinata odierna.
L’arresto è il risultato dell’intensificazione dei controlli territoriali da parte delle forze dell’ordine, particolarmente mirati durante il periodo natalizio, quando l’afflusso di persone nelle aree urbane aumenta. L’operazione sottolinea l’impegno continuo nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e nella tutela della sicurezza pubblica.
Cronaca
Siena | Due minorenni denunciati per tentata rapina in centro storico
Durante i servizi di controllo intensificati per le festività natalizie, gli agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Siena hanno identificato due minorenni italiani accusati di un presunto tentativo di rapina ai danni di un giovane nel cuore del centro storico.
L’episodio si sarebbe verificato intorno alla mezzanotte, quando la vittima, un giovane domiciliato a Siena per motivi di lavoro, stava rientrando a casa. Secondo quanto ricostruito, i due ragazzi, un 17enne residente a Siena e un 16enne originario della Sicilia ma domiciliato in provincia, lo avrebbero seguito, tentando di costringerlo a consegnare del denaro. Nella colluttazione, avrebbero cercato di strappargli lo zaino e utilizzato uno spray al peperoncino per intimidirlo. Tuttavia, l’uso maldestro dello spray avrebbe provocato disagi anche ai presunti aggressori, permettendo alla vittima di sfuggire e rifugiarsi nella propria abitazione.
L’episodio è stato successivamente ricostruito grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza. I filmati mostrano i due giovani in Piazza del Mercato intenti a sciacquarsi il viso presso una fontanina, probabilmente nel tentativo di alleviare gli effetti dello spray. Dopo essersi trattenuti nella piazza per alcuni minuti, i ragazzi si sono allontanati.
Gli agenti, ricordando di aver fermato due giovani con abbigliamento e caratteristiche corrispondenti durante un controllo serale in Via Malavolti, sono riusciti a identificarli. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze con l’accusa di tentata rapina in concorso.
L’operazione dimostra l’efficacia dei controlli intensificati in città, volti a garantire maggiore sicurezza durante il periodo natalizio.
Cronaca
Bari | Chiuso un noto bar del centro per motivi di sicurezza pubblica
Un bar situato nel cuore del quartiere Umbertino di Bari è stato temporaneamente chiuso su disposizione del Questore, che ha sospeso la licenza di somministrazione di alimenti e bevande. La decisione è scaturita a seguito di verifiche effettuate dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, che hanno evidenziato come il locale rappresentasse un rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Le indagini hanno portato alla luce una serie di episodi preoccupanti: numerosi sequestri di sostanze stupefacenti a carico di clienti, frequenti risse, e la costante presenza di persone con precedenti penali o legate al consumo di droga. Tali elementi hanno spinto le autorità a intervenire per porre un freno alla situazione.
Il provvedimento prevede la chiusura del locale per un periodo di 15 giorni, una misura preventiva volta a tutelare la comunità e a ripristinare un ambiente più sicuro nel quartiere. Questo intervento rientra nell’ambito di un’attività più ampia di controllo e vigilanza condotta dalla Polizia Amministrativa della Questura di Bari.
L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare situazioni che mettono a rischio la serenità e la sicurezza cittadina, richiamando al rispetto delle normative per garantire un utilizzo responsabile degli spazi pubblici.
Cronaca
Salò (BS) | Truffa ai danni di un parroco: arrestata coppia di romeni
Due cittadini romeni, un uomo e una donna, entrambi nati nel 1993, sono stati arrestati in flagranza dai Carabinieri della Compagnia di Salò con l’accusa di truffa aggravata in concorso. I due, che da tempo avevano preso di mira un parroco di una chiesa di periferia, avevano ingannato il sacerdote facendogli credere di dover contribuire a una causa di estrema necessità.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, la coppia aveva raccontato al prete che la sorella della donna era gravemente malata e necessitava di urgenti trattamenti medici in Romania. Convinto della buona fede degli interlocutori e desideroso di aiutare, il parroco aveva più volte consegnato loro del denaro per fronteggiare le presunte spese sanitarie. Nel corso dei mesi, la somma complessiva arrivò a diverse migliaia di euro.
Tuttavia, al ricevimento di un’ulteriore richiesta di denaro da parte della coppia, il sacerdote ha iniziato a nutrire dei dubbi sulla veridicità della storia. Sospettoso, ha deciso di contattare i Carabinieri, che hanno immediatamente avviato accertamenti, scoprendo che la malattia della “sorella” non esisteva affatto.
Il 12 dicembre scorso, la coppia ha riproposto l’ennesima richiesta di denaro, ma stavolta ad attenderli fuori dalla chiesa c’erano i Carabinieri. I due sono stati trovati in possesso di una busta contenente 700 euro, l’ultimo importo consegnato dal sacerdote. Dopo l’arresto, sono stati portati al Tribunale di Brescia per il rito direttissimo.
Le indagini sono ancora in corso e, come da prassi, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a una sentenza definitiva. Il caso evidenzia come l’inganno fosse pianificato e come la pronta reazione del parroco abbia permesso di fermare i truffatori prima che potessero danneggiare ulteriormente la vittima.
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