Cronaca
Follia a Termini Imerese: Ex fidanzato aggredisce la ragazza con una sedia in un pub
Una ragazza di 19 anni è stata brutalmente aggredita dal suo ex fidanzato in un pub di Termini Imerese, in provincia di Palermo, lo scorso fine settimana. L’uomo, avrebbe fatto irruzione nel locale con un comportamento violento, lanciando una sedia in metallo contro la giovane, colpendola in testa davanti a numerosi clienti. La scena è stata drammatica, ma fortunatamente la ragazza è stata prontamente soccorsa dagli altri presenti, che sono riusciti a mettere in fuga l’aggressore.
L’incidente è avvenuto dopo che, alcune ore prima, i due si erano incontrati e avevano avuto una discussione accesa. Nonostante avessero deciso di terminare la loro breve relazione, l’uomo non aveva accettato la separazione e, nel corso del tempo, avrebbe tormentato la ragazza. La situazione è degenerata in una violenza improvvisa e sconcertante all’interno del pub, dove la vittima ha subito un trauma cranico e diverse escoriazioni.
La polizia, allertata immediatamente, ha avviato le indagini. Gli agenti hanno già ascoltato i testimoni presenti al momento dell’aggressione e acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza del locale. A seguito dell’incidente, la procura ha aperto un fascicolo per codice rosso, un procedimento che riguarda i casi di violenza domestica e di genere, che prevede un intervento tempestivo delle autorità competenti.
Il fatto ha suscitato grande indignazione nella comunità locale e non solo, portando alla luce ancora una volta la drammaticità del fenomeno della violenza sulle donne. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per individuare e arrestare l’aggressore. La vittima, sebbene traumatizzata, non è in pericolo di vita, ma l’episodio ha scosso profondamente la cittadinanza.
Cronaca
Siena | Due minorenni denunciati per tentata rapina in centro storico
Durante i servizi di controllo intensificati per le festività natalizie, gli agenti delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico di Siena hanno identificato due minorenni italiani accusati di un presunto tentativo di rapina ai danni di un giovane nel cuore del centro storico.
L’episodio si sarebbe verificato intorno alla mezzanotte, quando la vittima, un giovane domiciliato a Siena per motivi di lavoro, stava rientrando a casa. Secondo quanto ricostruito, i due ragazzi, un 17enne residente a Siena e un 16enne originario della Sicilia ma domiciliato in provincia, lo avrebbero seguito, tentando di costringerlo a consegnare del denaro. Nella colluttazione, avrebbero cercato di strappargli lo zaino e utilizzato uno spray al peperoncino per intimidirlo. Tuttavia, l’uso maldestro dello spray avrebbe provocato disagi anche ai presunti aggressori, permettendo alla vittima di sfuggire e rifugiarsi nella propria abitazione.
L’episodio è stato successivamente ricostruito grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza. I filmati mostrano i due giovani in Piazza del Mercato intenti a sciacquarsi il viso presso una fontanina, probabilmente nel tentativo di alleviare gli effetti dello spray. Dopo essersi trattenuti nella piazza per alcuni minuti, i ragazzi si sono allontanati.
Gli agenti, ricordando di aver fermato due giovani con abbigliamento e caratteristiche corrispondenti durante un controllo serale in Via Malavolti, sono riusciti a identificarli. Entrambi sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze con l’accusa di tentata rapina in concorso.
L’operazione dimostra l’efficacia dei controlli intensificati in città, volti a garantire maggiore sicurezza durante il periodo natalizio.
Cronaca
Bari | Chiuso un noto bar del centro per motivi di sicurezza pubblica
Un bar situato nel cuore del quartiere Umbertino di Bari è stato temporaneamente chiuso su disposizione del Questore, che ha sospeso la licenza di somministrazione di alimenti e bevande. La decisione è scaturita a seguito di verifiche effettuate dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, che hanno evidenziato come il locale rappresentasse un rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Le indagini hanno portato alla luce una serie di episodi preoccupanti: numerosi sequestri di sostanze stupefacenti a carico di clienti, frequenti risse, e la costante presenza di persone con precedenti penali o legate al consumo di droga. Tali elementi hanno spinto le autorità a intervenire per porre un freno alla situazione.
Il provvedimento prevede la chiusura del locale per un periodo di 15 giorni, una misura preventiva volta a tutelare la comunità e a ripristinare un ambiente più sicuro nel quartiere. Questo intervento rientra nell’ambito di un’attività più ampia di controllo e vigilanza condotta dalla Polizia Amministrativa della Questura di Bari.
L’operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare situazioni che mettono a rischio la serenità e la sicurezza cittadina, richiamando al rispetto delle normative per garantire un utilizzo responsabile degli spazi pubblici.
Cronaca
Salò (BS) | Truffa ai danni di un parroco: arrestata coppia di romeni
Due cittadini romeni, un uomo e una donna, entrambi nati nel 1993, sono stati arrestati in flagranza dai Carabinieri della Compagnia di Salò con l’accusa di truffa aggravata in concorso. I due, che da tempo avevano preso di mira un parroco di una chiesa di periferia, avevano ingannato il sacerdote facendogli credere di dover contribuire a una causa di estrema necessità.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, la coppia aveva raccontato al prete che la sorella della donna era gravemente malata e necessitava di urgenti trattamenti medici in Romania. Convinto della buona fede degli interlocutori e desideroso di aiutare, il parroco aveva più volte consegnato loro del denaro per fronteggiare le presunte spese sanitarie. Nel corso dei mesi, la somma complessiva arrivò a diverse migliaia di euro.
Tuttavia, al ricevimento di un’ulteriore richiesta di denaro da parte della coppia, il sacerdote ha iniziato a nutrire dei dubbi sulla veridicità della storia. Sospettoso, ha deciso di contattare i Carabinieri, che hanno immediatamente avviato accertamenti, scoprendo che la malattia della “sorella” non esisteva affatto.
Il 12 dicembre scorso, la coppia ha riproposto l’ennesima richiesta di denaro, ma stavolta ad attenderli fuori dalla chiesa c’erano i Carabinieri. I due sono stati trovati in possesso di una busta contenente 700 euro, l’ultimo importo consegnato dal sacerdote. Dopo l’arresto, sono stati portati al Tribunale di Brescia per il rito direttissimo.
Le indagini sono ancora in corso e, come da prassi, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a una sentenza definitiva. Il caso evidenzia come l’inganno fosse pianificato e come la pronta reazione del parroco abbia permesso di fermare i truffatori prima che potessero danneggiare ulteriormente la vittima.
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