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Cronaca

Montaquila (IS) | Arrestato 29enne per furto e ricettazione

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Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Stazione di Montaquila, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montaquila, hanno arrestato un 29enne originario della provincia di Isernia, in flagranza di reato. L’uomo è stato sorpreso mentre si trovava alla guida di un furgone rubato, appena uscito da un parcheggio di un noto centro commerciale.

Durante un servizio mirato alla prevenzione dei reati contro il patrimonio, i militari hanno notato il furgone allontanarsi rapidamente dalla zona, imboccando la Statale 85 Venafrana. Dopo averlo fermato e controllato, i Carabinieri hanno appurato che il veicolo era stato rubato poche ore prima nel centro di Isernia, proprio mentre il legittimo proprietario stava formalizzando la denuncia presso la Stazione Carabinieri locale.

Una successiva perquisizione del furgone ha permesso di rinvenire alcuni capi di abbigliamento rubati poco prima all’interno di un negozio del centro commerciale. L’uomo, già con precedenti, è stato arrestato per furto e ricettazione e, dopo le formalità di rito, è stato trasferito alla Casa Circondariale di Isernia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione si inserisce in un ampio dispositivo di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, in particolare furti e rapine, e testimonia l’efficacia della vigilanza delle forze dell’ordine nella zona.

Cronaca

Legnaro (PD) | Carabinieri arrestano quattro sospetti per rapine e lesioni ai danni di minorenni

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Un’importante operazione condotta dai Carabinieri della Stazione di Legnaro, in collaborazione con altre forze dell’ordine, ha portato all’esecuzione di una serie di perquisizioni nei confronti di quattro persone accusate di rapina e lesioni personali in concorso. Gli arresti riguardano residenti nei comuni di Piove di Sacco e nel Veneziano, coinvolti in episodi di aggressioni ai danni di minorenni avvenuti nei primi giorni di novembre.

Le indagini sono state avviate in seguito alle denunce sporte da alcune vittime presso il Comando Arma di Legnaro, le quali hanno riportato modalità simili nelle rapine subite. I sospetti, dopo aver avvicinato le vittime con stratagemmi vari, le minacciavano e picchiavano, sottraendo denaro, cellulari e altri oggetti di valore. In uno degli episodi, inoltre, uno degli aggressori ha mostrato un’arma da taglio. Le lesioni riportate dalle vittime sono state giudicate guaribili in un periodo compreso tra i 3 e i 5 giorni.

L’identificazione dei presunti responsabili è stata possibile grazie ai riconoscimenti da parte delle vittime e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Gli elementi raccolti sono stati successivamente presentati alla Procura della Repubblica di Padova, che ha emesso i decreti di perquisizione, consentendo di rinvenire indumenti compatibili con quelli descritti dalle vittime e indossati dai rapinatori durante gli episodi criminosi.

I quattro indagati ora dovranno rispondere dei reati di rapina e lesioni personali. Tuttavia, il procedimento è ancora nelle fasi preliminari e gli indagati sono considerati innocenti fino a una sentenza definitiva di condanna. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di fare piena luce sugli accadimenti e garantire giustizia alle vittime coinvolte.

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Cronaca

Genova | Arrestati due uomini per traffico di droga: sequestrati cocaina, hashish e munizioni

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La serata di sabato 21 dicembre ha visto l’arresto di due uomini, un ecuadoriano di 40 anni e un italiano di 50 anni, sorpresi in possesso di sostanze stupefacenti durante un controllo mirato della Polizia di Stato. L’operazione, che ha avuto luogo nella delegazione di Prà, è stata condotta dal reparto “Falchi” della Squadra Mobile con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e della Sezione Volanti. Il controllo faceva parte di una più ampia attività investigativa mirata a contrastare il traffico illecito di droga, con particolare attenzione alla distribuzione di sostanze stupefacenti nel ponente cittadino.

I due uomini, fermati a bordo di un’auto, sono stati trovati in possesso di alcune dosi di cocaina. Le perquisizioni domiciliari successive, eseguite anche con il supporto dell’Unità Cinofila dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno portato a significativi ritrovamenti. Nella casa dell’ecuadoriano, gli agenti hanno sequestrato circa un chilogrammo di hashish, 150 grammi di cocaina, oltre a denaro contante e materiale per il confezionamento della droga. Nel domicilio dell’italiano, invece, sono state trovate 50 cartucce calibro 9×21, utilizzate comunemente per pistole semiautomatiche.

Entrambi gli arrestati sono stati accusati di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e trasferiti nel carcere di Marassi, dove nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida. Le indagini proseguono, ma rimane salva per i due indagati la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.

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Cronaca

Imperia | Frode fiscale da 600.000 euro: scoperta rete di fatture false

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I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia hanno recentemente smascherato un’ingente frode fiscale legata a una società operante nel settore della produzione di apparecchiature luminose, con sedi in provincia di Imperia e in Lombardia. L’indagine, avviata a seguito di un attento monitoraggio da parte della Guardia di Finanza sui contribuenti ad alto rischio di evasione, ha portato alla scoperta di un meccanismo fraudolento che ha visto l’uso di fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di circa 600.000 euro.

Le indagini sono scattate dopo l’analisi delle banche dati in uso al Corpo, che hanno rivelato come l’impresa in questione ricevesse fatture d’acquisto da diverse “cartiere”, ossia società senza effettiva operatività e prive degli obblighi fiscali necessari, come il versamento delle imposte dovute. Queste fatture, che dichiaravano operazioni mai avvenute, venivano utilizzate dalla società per ridurre l’importo delle imposte da versare.

Gli accertamenti hanno visto l’intervento del personale specializzato in informatica forense della Guardia di Finanza, che ha eseguito una serie di perquisizioni presso la sede dell’impresa e acquisito “evidenze digitali” dai dispositivi informatici in uso all’azienda. Questi dati hanno confermato l’infondatezza delle operazioni fatturate, facendo emergere il tentativo di evadere l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre imposte dirette.

Al termine della verifica fiscale, gli amministratori della società, una coppia di coniugi di nazionalità cinese, sono stati denunciati per dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, in violazione del D.Lgs. 74/2000. La Procura della Repubblica di Imperia ha chiesto, e il G.I.P. ha accettato, un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente fino alla concorrenza dell’imposta evasa, pari a oltre 150.000 euro. I finanzieri, dunque, hanno proceduto al sequestro di beni, conti correnti, quote societarie e denaro contante, per un ammontare che corrisponde all’importo dell’imposta evasa.

Questo caso evidenzia l’ampiezza del fenomeno delle frodi fiscali, che permettono a determinate imprese di gonfiare i costi attraverso operazioni fittizie, sottraendo risorse fondamentali per le finanze pubbliche. La Guardia di Finanza, impegnata nella prevenzione e contrasto di tali attività illegali, prosegue il suo lavoro per garantire che risorse cruciali per il benessere collettivo non vengano sottratte da condotte fraudolente.

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