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Cronaca

Genova | Controlli straordinari nei “Compro Oro” del centro storico

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La Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Genova, in collaborazione con il personale del Commissariato Centro, ha effettuato nella giornata di ieri un’operazione straordinaria di controllo amministrativo nelle attività commerciali situate nel cuore del centro storico. L’intervento, finalizzato a garantire il rispetto delle normative amministrative e prevenire eventuali reati, si è concentrato in particolare sui negozi di “Compro Oro” nelle vie San Pietro della Porta e Porta Soprana.

Durante le verifiche, sono emerse diverse irregolarità in alcuni esercizi. In un caso specifico, il titolare non rispettava le disposizioni di licenza previste dalla normativa di pubblica sicurezza (TULPS), poiché non conservava in loco i gioielli acquisiti nei dieci giorni precedenti e non rispettava l’obbligo di tenuta dei dati relativi alle transazioni commerciali.

In altri due negozi, è stata riscontrata l’assenza di iscrizione obbligatoria al registro dei commercianti in oro e beni usati presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, violazione per la quale è stata inviata una segnalazione alla Guardia di Finanza per ulteriori accertamenti.

I controlli rientrano in un più ampio piano di monitoraggio intensificato in vista delle festività natalizie, periodo in cui si registra un incremento delle attività nei “Compro Oro”. Le verifiche continueranno nei prossimi giorni per garantire trasparenza e legalità in un settore spesso oggetto di irregolarità.

Cronaca

Genova | Arrestati due uomini per traffico di droga: sequestrati cocaina, hashish e munizioni

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La serata di sabato 21 dicembre ha visto l’arresto di due uomini, un ecuadoriano di 40 anni e un italiano di 50 anni, sorpresi in possesso di sostanze stupefacenti durante un controllo mirato della Polizia di Stato. L’operazione, che ha avuto luogo nella delegazione di Prà, è stata condotta dal reparto “Falchi” della Squadra Mobile con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e della Sezione Volanti. Il controllo faceva parte di una più ampia attività investigativa mirata a contrastare il traffico illecito di droga, con particolare attenzione alla distribuzione di sostanze stupefacenti nel ponente cittadino.

I due uomini, fermati a bordo di un’auto, sono stati trovati in possesso di alcune dosi di cocaina. Le perquisizioni domiciliari successive, eseguite anche con il supporto dell’Unità Cinofila dell’Ufficio Prevenzione Generale, hanno portato a significativi ritrovamenti. Nella casa dell’ecuadoriano, gli agenti hanno sequestrato circa un chilogrammo di hashish, 150 grammi di cocaina, oltre a denaro contante e materiale per il confezionamento della droga. Nel domicilio dell’italiano, invece, sono state trovate 50 cartucce calibro 9×21, utilizzate comunemente per pistole semiautomatiche.

Entrambi gli arrestati sono stati accusati di detenzione illecita di sostanze stupefacenti e trasferiti nel carcere di Marassi, dove nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida. Le indagini proseguono, ma rimane salva per i due indagati la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.

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Cronaca

Imperia | Frode fiscale da 600.000 euro: scoperta rete di fatture false

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I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia hanno recentemente smascherato un’ingente frode fiscale legata a una società operante nel settore della produzione di apparecchiature luminose, con sedi in provincia di Imperia e in Lombardia. L’indagine, avviata a seguito di un attento monitoraggio da parte della Guardia di Finanza sui contribuenti ad alto rischio di evasione, ha portato alla scoperta di un meccanismo fraudolento che ha visto l’uso di fatture per operazioni inesistenti per un valore complessivo di circa 600.000 euro.

Le indagini sono scattate dopo l’analisi delle banche dati in uso al Corpo, che hanno rivelato come l’impresa in questione ricevesse fatture d’acquisto da diverse “cartiere”, ossia società senza effettiva operatività e prive degli obblighi fiscali necessari, come il versamento delle imposte dovute. Queste fatture, che dichiaravano operazioni mai avvenute, venivano utilizzate dalla società per ridurre l’importo delle imposte da versare.

Gli accertamenti hanno visto l’intervento del personale specializzato in informatica forense della Guardia di Finanza, che ha eseguito una serie di perquisizioni presso la sede dell’impresa e acquisito “evidenze digitali” dai dispositivi informatici in uso all’azienda. Questi dati hanno confermato l’infondatezza delle operazioni fatturate, facendo emergere il tentativo di evadere l’imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre imposte dirette.

Al termine della verifica fiscale, gli amministratori della società, una coppia di coniugi di nazionalità cinese, sono stati denunciati per dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, in violazione del D.Lgs. 74/2000. La Procura della Repubblica di Imperia ha chiesto, e il G.I.P. ha accettato, un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente fino alla concorrenza dell’imposta evasa, pari a oltre 150.000 euro. I finanzieri, dunque, hanno proceduto al sequestro di beni, conti correnti, quote societarie e denaro contante, per un ammontare che corrisponde all’importo dell’imposta evasa.

Questo caso evidenzia l’ampiezza del fenomeno delle frodi fiscali, che permettono a determinate imprese di gonfiare i costi attraverso operazioni fittizie, sottraendo risorse fondamentali per le finanze pubbliche. La Guardia di Finanza, impegnata nella prevenzione e contrasto di tali attività illegali, prosegue il suo lavoro per garantire che risorse cruciali per il benessere collettivo non vengano sottratte da condotte fraudolente.

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Cronaca

Montagnana (PD) | Arrestato giovane per spaccio di droga: scoperta ingente quantità di cocaina e hashish

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Un’operazione congiunta dei Carabinieri di Montagnana, del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Este, e con il supporto dei Cinofili di Torreglia, ha portato all’arresto di un 20enne di origine marocchina, residente in un comune della bassa padovana, accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine è partita nei giorni scorsi, quando i militari hanno monitorato il giovane, sospettato di essere coinvolto in attività illecite legate al traffico di droga. Dopo aver acquisito informazioni utili, hanno richiesto alla Procura della Repubblica di Rovigo un decreto di perquisizione personale e locale. L’operazione ha avuto esito positivo grazie anche all’intervento del cane antidroga “Zico”, che ha permesso di scoprire una sostanza stupefacente nascosta in modo ingegnoso.

Durante la perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto oltre 700 grammi di cocaina purissima, suddivisa in 12 involucri pronti per lo spaccio, e circa 100 grammi di hashish. La droga era nascosta all’interno di una pentola, occultata in un mobile del sottotetto dell’abitazione. Trovati anche strumenti per la pesatura, tra cui un bilancino di precisione, utilizzato per dosare le sostanze.

Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato e, su disposizione della Procura di Rovigo, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia di Este, in attesa dell’udienza di convalida. L’inchiesta è ancora in fase preliminare, e sarà solo al termine del processo che la colpevolezza dell’indagato potrà essere ufficialmente accertata.

Questa operazione dimostra ancora una volta l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droga e il loro impegno costante nella lotta alla criminalità, garantendo la sicurezza della comunità.

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