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Cronaca

Novara | Truffa del “Caro nipote”: arrestato un uomo di Napoli

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Un episodio di truffa che ha coinvolto un’anziana donna di Novara si è concluso con l’arresto di un ventottenne di Napoli, ritenuto responsabile di due episodi distinti avvenuti nei primi mesi del 2024. La vittima, una signora novarese, è stata ingannata dal famigerato raggiro del “Caro Nipote”, un metodo fraudolento in cui un truffatore, spacciandosi per un familiare, sfrutta la vulnerabilità dell’anziano per ottenere denaro e beni preziosi.

Nel caso specifico, l’anziana ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è finto un carabiniere, informandola che sua figlia aveva causato un grave incidente stradale e che, se non avesse pagato immediatamente un avvocato, sarebbe finita in prigione. Accecata dalla preoccupazione per la figlia, la donna ha ceduto alla richiesta di denaro e, sotto la pressione emotiva, ha consegnato 3.500 euro in contante e alcuni gioielli di famiglia a un presunto collaboratore del legale, che si è presentato a casa sua. Solo l’intervento di un nipote, preoccupato per l’impossibilità di contattare la nonna, ha interrotto la truffa. Il malfattore, preso dal panico, è fuggito portando con sé solo i soldi, lasciando però i gioielli.

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato di Novara, hanno portato rapidamente all’identificazione del responsabile, un giovane con numerosi precedenti penali, che risultava essere già coinvolto in un episodio simile avvenuto il mese precedente. In quell’occasione, l’uomo aveva raggirato un’altra anziana, sottraendo 1.800 euro e un bancomat con cui aveva successivamente prelevato altri 600 euro.

Le forze dell’ordine hanno rintracciato il truffatore grazie a un’attenta analisi delle prove raccolte durante le indagini. Il G.I.P. del Tribunale di Novara, ritenendo sufficienti gli elementi a carico dell’indagato, ha emesso una misura cautelare nei suoi confronti, che prevede l’obbligo di dimora nel comune di Napoli e la presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

Il 30 novembre, l’arresto è stato eseguito dal Commissariato di P.S. “Montecalvario” di Napoli, sotto la cui giurisdizione si trova il domicilio dell’uomo. La Polizia di Stato, attraverso questo caso, ribadisce l’importanza della prevenzione contro truffe simili, invitando i cittadini, in particolare gli anziani, a fare attenzione a telefonate sospette e a non cedere mai a richieste di denaro o beni per conto di presunti familiari o enti ufficiali.

L’invito è di interrompere immediatamente le conversazioni e di segnalare l’accaduto al Numero Unico di Emergenza 112, per proteggere se stessi e la propria famiglia da queste sempre più frequenti frodi.

Cronaca

Chioggia (VE) | Arrestato per maltrattamenti in famiglia, uomo minaccia l’ex moglie con un coltello

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Nella mattinata di sabato scorso, a Chioggia, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo per maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua ex moglie. L’intervento degli agenti è stato richiesto dalla figlia della vittima, che ha allertato le forze dell’ordine dopo aver assistito a una violenta lite tra i genitori.

Al momento dell’arrivo della Volante del Commissariato di P.S. di Chioggia, l’uomo stava continuando ad aggredire verbalmente l’ex moglie, arrivando anche a minacciarla con un coltello da cucina. Nonostante la presenza degli agenti, l’uomo ha continuato a compiere atti di violenza, costringendo i poliziotti ad arrestarlo sul posto.

Le indagini preliminari hanno rivelato che la donna era già stata vittima in passato di episodi simili di violenza domestica da parte dell’ex marito. L’arresto dell’uomo è stato convalidato dal Giudice, che ha disposto una serie di misure cautelari per garantire la sicurezza della vittima. In particolare, è stato ordinato l’allontanamento immediato dell’uomo dalla casa familiare, con il divieto di avvicinarsi o comunicare con la donna. Inoltre, è stato disposto l’uso del braccialetto elettronico per monitorare il rispetto delle restrizioni imposte.

L’indagato non potrà nemmeno recarsi nel Comune di Chioggia durante il periodo di applicazione delle misure cautelari, a tutela della vittima e per evitare ulteriori forme di intimidazione o minaccia.

L’intervento tempestivo della Polizia di Stato ha contribuito a fermare un episodio di violenza domestica, mettendo in evidenza l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità nel contrastare il fenomeno dei maltrattamenti familiari.

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Cronaca

Cagliari | Sequestro di oltre una tonnellata di fuochi d’artificio illegali, quattro denunciati

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Nell’ambito di un’importante operazione di controllo e contrasto al traffico illecito di materiale esplodente, la Guardia di Finanza di Cagliari ha sequestrato oltre una tonnellata di fuochi d’artificio illegali, nell’ambito di un’indagine complessa coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari. L’operazione, che si inserisce nelle attività di prevenzione della sicurezza pubblica, ha portato alla denuncia di quattro persone, accusate di fabbricazione, detenzione, vendita e trasporto di materiale esplodente non autorizzato.

Il sequestro è stato il risultato di un’intensa attività investigativa, iniziata alcuni mesi fa con il rinvenimento di un pallet contenente circa 700 kg di fuochi d’artificio provenienti dalla Campania, custoditi presso un’azienda di spedizioni. Il materiale esplosivo era stato trasportato senza rispettare le normative di sicurezza, suscitando allarme tra le autorità.

Gli sviluppi delle indagini hanno permesso di individuare due magazzini nel quartiere Sant’Avendrace, alla periferia di Cagliari, adibiti a stoccaggio e probabilmente anche a confezionamento di fuochi d’artificio destinati alla vendita clandestina. Durante un’operazione di controllo, i militari hanno rinvenuto un ulteriore quantitativo di oltre una tonnellata di fuochi d’artificio, inclusi oltre 100 kg di polvere pirica. Il materiale esplosivo era stato nascosto in un’area recintata, appositamente protetta da mura per evitare il monitoraggio delle forze dell’ordine.

L’intervento è stato svolto in collaborazione con gli artificieri della Questura di Cagliari, che hanno confermato la pericolosità del materiale sequestrato. La custodia impropria di questi fuochi d’artificio, soprattutto se di produzione artigianale e ad alto potenziale esplosivo, rappresenta un rischio concreto per l’incolumità pubblica. La possibilità di un’accensione accidentale potrebbe causare danni gravi a persone e cose.

Nel complesso, l’operazione ha portato al sequestro di oltre 1.700 kg di materiale pirotecnico, inclusi 180 kg di polvere pirica. Le autorità hanno denunciato quattro persone, due delle quali residenti nella città metropolitana di Cagliari. Questo intervento si inserisce in una più ampia strategia della Guardia di Finanza, volta a contrastare il traffico di materiali pericolosi e a garantire la sicurezza dei cittadini, in particolare durante il periodo festivo, quando l’uso di fuochi d’artificio è più diffuso.

Le forze dell’ordine continuano a monitorare attentamente il fenomeno della fabbricazione e distribuzione illegale di fuochi d’artificio, un’attività che può compromettere seriamente la sicurezza pubblica e che resta una delle priorità per le autorità, anche alla luce delle direttive impartite dal Prefetto per intensificare i controlli in questi ambiti.

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Cronaca

Imperia | Controlli contro la criminalità: risultati positivi dopo i servizi straordinari

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Ieri, ad Imperia, sono stati eseguiti importanti servizi di controllo del territorio, mirati a contrastare la criminalità diffusa e a prevenire fenomeni di illegalità. Le operazioni sono state pianificate in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Valerio Massimo Romeo, e disposte con ordinanza del Questore Andrea Lo Iacono. L’obiettivo principale è stato quello di rafforzare la sicurezza nella zona e di incrementare la fiducia della cittadinanza nelle istituzioni, attraverso un’azione di prevenzione del disagio giovanile e di contrasto ai reati e ai disturbi alla quiete pubblica.

In particolare, l’attenzione si è concentrata sul centro storico di Oneglia e Porto Maurizio, aree dove sono stati segnalati episodi di degrado urbano e attività illegali. Questi luoghi, noti per la vivace movida giovanile, sono stati teatro di risse, aggressioni e comportamenti molesti, generando preoccupazione tra i residenti e i commercianti locali.

I servizi interforze hanno coinvolto diverse forze dell’ordine: la Questura, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Locale e la Polizia Stradale. I risultati operativi sono stati significativi: sono state identificate 69 persone, di cui 14 con precedenti penali o pendenze con la giustizia, e sono stati controllati 8 veicoli. Inoltre, sono stati elevati 3 verbali per infrazioni al codice della strada e verificati due esercizi pubblici.

Questi interventi sono parte di un impegno costante delle autorità locali per migliorare la sicurezza e garantire un ambiente più sicuro per tutti, facendo fronte alle problematiche legate alla criminalità e alla gestione della movida giovanile.

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