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Cronaca

Brescia | Operazione contro la ‘ndrangheta: arresti e sequestri per oltre 1,8 milioni di euro

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ADN24

Questa mattina, una vasta operazione congiunta ha portato all’arresto di 25 persone e al sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 1,8 milioni di euro. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, ha coinvolto le forze di polizia di più province italiane, inclusi gli agenti di Brescia, Milano, Varese, Como, Lecco, Reggio Calabria e Viterbo, e si è estesa anche in Spagna.

I destinatari delle misure cautelari sono accusati di far parte di una “locale” mafiosa di matrice ‘ndranghetista operante a Brescia, con radici a Sant’Eufemia d’Aspromonte, in Calabria. L’associazione criminale, legata alla cosca “Alvaro” di Sinopoli e Sant’Eufemia, era dedita a una molteplicità di reati, tra cui estorsioni, traffico di armi e stupefacenti, usura, riciclaggio e ricettazione, con l’aggravante del metodo mafioso.

Le indagini, avviate nel settembre 2020 dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, hanno rivelato i collegamenti tra il gruppo e altre bande ‘ndranghetiste attive nel territorio bresciano. Sono emersi anche legami con personaggi pubblici locali, accusati di scambi elettorali politici mafiosi, in cui il clan avrebbe offerto sostegno elettorale in cambio di illeciti vantaggi economici.

Un altro aspetto significativo dell’indagine è la scoperta della capacità della consorteria di infiltrarsi all’interno delle strutture carcerarie. Grazie a persone insospettabili, tra cui una religiosa, il gruppo riusciva a trasmettere messaggi ai detenuti, confermando la pervasività e l’efficacia della sua rete criminale.

Inoltre, l’organizzazione ha dimostrato di adattarsi alle moderne pratiche economiche, con attività illegali anche nel settore finanziario. Gli indagati hanno gestito numerose aziende “cartiere”, emettendo fatture per operazioni inesistenti, favorendo il riciclaggio di denaro sporco e l’abbattimento del reddito per imprenditori compiacenti. L’operazione ha rivelato un imponibile complessivo di circa 12 milioni di euro legato a queste attività illecite.

Al momento, oltre 300 agenti delle forze di polizia sono impegnati in perquisizioni su tutto il territorio nazionale, supportati da tecnologie avanzate e unità cinofile per la ricerca di armi, droga e contante. La misura cautelare e i sequestri sono stati emessi sulla base delle prove raccolte finora, ma si ricorda che i soggetti coinvolti sono considerati presunti innocenti fino alla sentenza definitiva del processo.

L’operazione segna un importante passo nella lotta alla criminalità organizzata e nel contrasto alla ‘ndrangheta, con un impegno continuo delle forze dell’ordine per smantellare le reti mafiose e proteggere l’integrità delle istituzioni e delle comunità locali.

Cronaca

Arrestato al Brennero un latitante ricercato in Germania per furto continuato aggravato

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Nel corso delle attività di controllo presso la Frontiera del Brennero, finalizzate al contrasto dell’immigrazione clandestina e al traffico di sostanze stupefacenti, gli Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Brennero hanno arrestato un latitante ricercato in Germania. L’uomo, un algerino di 35 anni, pluripregiudicato, è stato rintracciato a bordo del treno internazionale “RAIJET 85” proveniente da Monaco di Baviera e diretto a Bologna.

Il cittadino algerino, al momento dell’ispezione, ha destato sospetti a causa del suo atteggiamento nervoso e insofferente. Sottoposto a controlli più approfonditi, anche tramite la comparazione delle impronte digitali, è emerso che l’uomo era ricercato in Germania con un Mandato di Arresto Europeo per furto continuato aggravato.

A.I.E. è stato arrestato per fini estradizionali e messo a disposizione della Corte d’Appello di Trento, Sezione distaccata di Bolzano. Successivamente, dopo le formalità di rito, è stato trasferito alla Casa Circondariale di Bolzano.

Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale in materia giudiziaria e di polizia, grazie alla quale i provvedimenti di cattura emessi dalle Autorità Giudiziarie di tutto il mondo vengono resi esecutivi, garantendo l’espiazione della pena per chi si sottrae alla giustizia.

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Cronaca

Provvedimenti di Daspo a carico di tifosi di Crotone e Messina

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Otto tifosi calabresi e tre siciliani sono stati destinatari di provvedimenti di Daspo, emessi in relazione all’incontro di calcio di Lega Pro Crotone-Messina, disputato il 14 settembre 2024 allo stadio E. Scida. Durante la partita, i tifosi si sono resi protagonisti di accensioni e lanci di fumogeni, nonché di episodi di violenza verbale e intemperanza nelle rispettive curve, comportamenti che hanno messo a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica.

Le indagini sono state avviate dalla Digos, che ha segnalato i responsabili alla Procura della Repubblica di Crotone. Grazie anche alle immagini fornite dal sistema di videosorveglianza dello stadio, elaborate dalla Polizia Scientifica, è stato possibile ricostruire gli eventi e individuare i presunti colpevoli. Sulla base delle evidenze raccolte, la Divisione Polizia Anticrimine ha avviato l’istruttoria per l’emissione dei provvedimenti.

I Daspo sono stati disposti per una durata che varia da uno a cinque anni, con l’obbligo, per alcuni dei destinatari, di presentarsi presso la Questura durante lo svolgimento delle competizioni sportive.

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Cronaca

Aprilia: aggredisce entrambi i genitori con un’arma da taglio. Arrestato dai Carabinieri

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Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Aprilia (LT), supportati dai militari delle Stazioni di Aprilia e Campoverde, hanno arrestato un uomo di 46 anni per tentato omicidio, in flagranza di reato. L’intervento è stato richiesto tramite una segnalazione al 112 NUE, che ha informato i militari di un’aggressione in corso in una via di Aprilia.

Al loro arrivo, i Carabinieri hanno identificato l’aggressore che, armato di un coltello, aveva già ferito gravemente il padre, colpendolo all’addome, e successivamente lo aveva aggredito con un oggetto contundente alla testa. Durante l’aggressione, l’uomo ha anche colpito la madre, ferendola all’avambraccio destro con lo stesso coltello.

Le vittime sono state soccorse e trasportate d’urgenza all’ospedale per le cure necessarie. Nel frattempo, i Carabinieri hanno recuperato l’arma da taglio e l’oggetto contundente utilizzati dall’aggressore, sottoponendoli a sequestro.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale di Latina, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il procedimento è attualmente in fase di indagine.

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