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Automotive europeo: verso un ripensamento sullo stop ai motori termici?

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La salvezza dell’industria automobilistica europea diventa una priorità per l’Unione Europea sotto la guida di Ursula von der Leyen. Dopo un primo slancio verso il Green Deal e il divieto di immatricolazione di veicoli a combustione a partire dal 2035, Bruxelles sembra orientata a un cambio di rotta, in risposta alle pressioni di governi e aziende in difficoltà.

Il 2025 potrebbe rivelarsi cruciale. Italia e Repubblica Ceca, durante il Consiglio Competitività, hanno chiesto di anticipare al 2025 la revisione del regolamento europeo previsto per il 2026. Il ministro italiano Adolfo Urso ha proposto un “European Automotive Act” per sostenere la filiera e promuovere un approccio basato sulla neutralità tecnologica, riconoscendo anche carburanti alternativi come e-fuel, biocarburanti e idrogeno. Tra le richieste italiane, un fondo per sostenere l’acquisto di veicoli elettrici prodotti in Europa e una strategia europea sulle batterie per ridurre la dipendenza dalla Cina.

Parallelamente, il Partito Popolare Europeo (Ppe), forza politica di centro-destra guidata da Ursula von der Leyen, spinge per una revisione del regolamento sulle emissioni di CO2. Nella bozza di un position paper, il Ppe insiste su un mix di tecnologie e sull’esclusione di sanzioni per i produttori che non raggiungano gli obiettivi di decarbonizzazione con le sole auto elettriche.

Le richieste includono lo sviluppo di infrastrutture per la competitività del settore e la presentazione di un “Clean Industrial Deal” entro i primi 100 giorni del nuovo mandato della Commissione europea.

L’adozione del documento da parte del Ppe, prevista per l’11 dicembre, potrebbe segnare un significativo passo indietro sul divieto totale dei motori termici, aprendo a un futuro più flessibile e tecnologicamente diversificato per l’industria automobilistica europea.

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Euro NCAP 2024: i risultati dei test di sicurezza per le auto più recenti

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L’ultima sessione dei test Euro NCAP del 2024 ha visto una serie di auto sottoposte a rigorosi test di sicurezza, con molte di esse ottenendo il massimo punteggio di cinque stelle. Tra i modelli che si sono distinti, troviamo SUV come la Mazda CX-80, la Lexus LBX, la Volvo EX30, la Mini Countryman, la Deepal S07, la Leapmotor C10, la Hyundai Santa Fe (con il pacchetto SmartSense), la Porsche Macan EV e il pick-up Maxus eTERRON 9. Tra le auto con il punteggio massimo, c’è anche la nuova Audi A5.

Audi A5 ha ottenuto ottimi risultati nei test, con il 87% per la sicurezza degli adulti, l’88% per i bambini, il 78% per gli utenti vulnerabili e il 77% per i sistemi di assistenza alla guida (ADAS). La protezione nelle collisioni è eccellente, con una buona salvaguardia per le ginocchia e i femori, mentre la sicurezza dei bambini è garantita da attacchi Isofix/i-Size e da un sistema di rilevamento della loro presenza. La frenata automatica d’emergenza è stata particolarmente apprezzata, anche se sono stati riscontrati margini di miglioramento nella protezione contro i ciclisti e i montanti del parabrezza.

La Mini Countryman ha ricevuto un punteggio dell’83% nella protezione degli adulti e dell’87% per i bambini. Alcuni test, come l’impatto frontale, hanno mostrato debolezze nella protezione del torace, ma il sistema di assistenza alla sicurezza ha raggiunto un buon punteggio del 79%.

La Lexus LBX, una SUV compatta full hybrid, ha ottenuto il massimo punteggio. La protezione degli adulti è stata valutata all’82%, con buone prestazioni negli impatti laterali, ma alcune criticità negli impatti frontali. La dotazione di sicurezza è completa, sebbene gli ADAS abbiano mostrato alcune debolezze nei test di controllo dell’escursione laterale.

La Mazda CX-80 ha raggiunto punteggi eccezionali con il 92% per la sicurezza degli adulti e l’88% per i bambini. Ha garantito una protezione totale in tutti i test di impatto, sia frontale che laterale, e le tecnologie di sicurezza attiva e passiva sono di altissimo livello.

La Hyundai Santa Fe, con il pacchetto di sicurezza opzionale, ha ottenuto ottimi risultati: 84% per gli adulti e 88% per i bambini. Sebbene la struttura abbia mostrato una buona stabilità durante gli impatti, la protezione toracica è stata marginale in alcuni scenari. I sistemi di assistenza includono il riconoscimento della fatica e la frenata automatica d’emergenza.

La Volvo EX30 ha totalizzato l’88% per gli adulti e l’85% per i bambini, con buone performance in quasi tutti i test. Tuttavia, la protezione toracica negli impatti laterali severi è risultata debole. I sistemi di assistenza alla guida sono molto affidabili.

La Porsche Macan elettrica ha ottenuto il 90% per la sicurezza degli adulti e dei bambini, risultando una delle migliori SUV in termini di protezione. Sono stati riscontrati solo lievi problemi nella protezione toracica dei passeggeri posteriori e nel controllo dell’escursione laterale.

Altra SUV di punta è la Deepal S07 della cinese Changan, che ha ottenuto il 95% per la sicurezza degli occupanti adulti. Sebbene la protezione nelle collisioni frontali e laterali sia stata eccellente, la protezione laterale del corpo ha ricevuto una valutazione marginale.

La Leapmotor C10 ha registrato punteggi solidi con l’89% per la sicurezza degli adulti e l’85% per i bambini, ma è stata penalizzata dalla protezione marginale del torace del conducente e da ADAS meno completi rispetto ad altri modelli di fascia superiore.

Il Maxus eTERRON 9, un pick-up elettrico, ha ottenuto il massimo punteggio con ottime prestazioni nei test di impatto e una protezione completa per gli occupanti, con una buona valutazione anche per la protezione dei pedoni e ciclisti.

La MG ZS Hybrid ha ottenuto quattro stelle, con buoni risultati nella protezione del conducente, ma una protezione insufficiente per i passeggeri posteriori in alcuni scenari d’impatto. I sistemi di assistenza alla guida sono risultati efficaci ma con alcune limitazioni nella protezione dei pedoni.

Infine, la Renault 5 E-Tech e l’Alpine A290 hanno ricevuto quattro stelle. Sebbene abbiano mostrato una buona protezione in generale, la protezione del torace per il conducente e il passeggero posteriore è stata marginale, riducendo il punteggio complessivo.

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BMW Motorrad R 12 S 2025: Un tributo alla leggendaria R 90 S

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BMW Motorrad arricchisce la sua gamma Heritage con la nuova R 12 S, un modello che rende omaggio alla leggendaria R 90 S, icona della sportività della casa bavarese. Con il lancio del modello 2025, BMW celebra la storia e l’evoluzione delle sue moto, portando sul mercato una nuova versione della R 12 che incarna lo spirito sportivo e l’heritage del marchio.

La BMW R 90 S, lanciata nel 1973, fu una moto che segnò un’epoca, diventando la prima moto di serie al mondo con una carenatura aerodinamica sul manubrio. Con una potenza di 67 CV, raggiungeva i 200 km/h, conquistando il cuore degli appassionati di motori. La sua fama crebbe ulteriormente grazie ai successi nelle competizioni: nel 1976 vinse la classe al Production TT sull’Isola di Man e trionfò alla celebre 200 Miglia di Daytona con Steve McLaughlin al manubrio. Lo stesso anno, Reg Pridmore portò la R 90 S alla vittoria nel campionato AMA Superbike, cementando ulteriormente la sua leggenda.

La nuova R 12 S è un tributo alla storica R 90 S, ma con un tocco di modernità che la rende un’autentica sportiva retrò. Basata sulla R 12 nineT, la R 12 S si distingue per una serie di dettagli estetici e funzionali. Tra le caratteristiche salienti ci sono le ruote Option 719 Classic II, realizzate in alluminio anodizzato lucido, e i coperchi delle bobine di accensione Billet pack Shadow e Shadow II. Questi dettagli, insieme al manubrio e ai foderi della forcella neri, conferiscono alla moto un look sportivo e raffinato.

La R 12 S è anche equipaggiata con una serie di tecnologie moderne, come il pacchetto Comfort, che include il controllo della partenza in salita, il cambio Pro, manopole riscaldabili, cruise control e luci adattive Headlight Pro. Questi equipaggiamenti la rendono non solo bella, ma anche pratica e sicura su strada.

Dal punto di vista tecnico, la BMW R 12 S 2025 mantiene le caratteristiche della R 12 nineT, ma con una serie di aggiornamenti che la rendono ancora più performante. Monta un motore bicilindrico boxer a 4 tempi da 1.170 cc, raffreddato ad aria/olio, che sviluppa una potenza di 109 CV a 7.000 giri/min e una coppia di 115 Nm a 6.500 giri/min. Questo motore consente alla moto di raggiungere una velocità massima di 215 km/h, con un peso in ordine di marcia di 220 kg e un serbatoio da 16 litri.

La nuova BMW R 12 S 2025 sarà disponibile a partire da un prezzo di 23.750 euro. Con questa moto, BMW Motorrad continua a mescolare tradizione e innovazione, offrendo un modello che non solo celebra il passato, ma guarda anche al futuro, mantenendo la sua identità sportiva e il suo impegno verso la qualità e le prestazioni.

In sintesi, la BMW R 12 S 2025 è una moto che non solo rende omaggio alla R 90 S, ma la ripropone in chiave moderna, con tecnologia avanzata, design raffinato e prestazioni da vera sportiva. Un must per gli appassionati di BMW e per chi cerca una moto che unisce storia, sportività e modernità.

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Alfa Romeo in difficoltà: Le dimissioni di Carlos Tavares e il calo delle vendite in USA e Italia

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Il 2024 si sta rivelando un anno particolarmente difficile per Stellantis, con un susseguirsi di problematiche che coinvolgono sia la leadership del gruppo che le performance di alcuni dei suoi marchi più noti, tra cui Alfa Romeo.

Carlos Tavares, il CEO che ha guidato Stellantis sin dalla sua creazione nel 2021, ha recentemente annunciato le sue dimissioni, scatenando preoccupazioni in tutto il settore. Ma la crisi interna non si limita alla leadership: Alfa Romeo, in particolare, sta affrontando gravi difficoltà sia negli Stati Uniti che in Italia.

Alfa Romeo sta lottando duramente negli Stati Uniti, con le concessionarie che hanno registrato un drammatico calo delle vendite. Nel terzo trimestre del 2024, le vendite sono scese del 29%, mentre nei primi nove mesi dell’anno il calo si attesta al 10%. Un dato preoccupante, soprattutto considerando che l’introduzione del crossover Tonale non è riuscita a risollevare l’interesse degli americani per il marchio, che ormai sembra essere sempre meno ricercato oltre l’Oceano.

Ad aggravare la situazione, Alfa Romeo ha annunciato che, con la fine del 2024, interromperà le vendite delle varianti Quadrifoglio di Giulia e Stelvio, notizie particolarmente dolorose per gli appassionati di alte prestazioni, da sempre una delle punte di diamante del marchio italiano.

Se negli Stati Uniti Alfa Romeo sta vivendo un vero e proprio momento di crisi, la situazione in Italia, purtroppo, non è molto migliore. I dati UNRAE relativi a novembre 2024 evidenziano una flessione delle vendite, con 2.479 unità vendute, un calo del 9,06% rispetto al 2023. Nel periodo gennaio-novembre, il marchio ha venduto 20.884 auto, con una diminuzione complessiva del 17,37%.

Sebbene i numeri in Italia non siano paragonabili alla debacle statunitense, il calo delle vendite è comunque un segnale preoccupante per un marchio che ha sempre avuto una forte identità e una solida base di clienti nel suo mercato di origine.

Il marchio Alfa Romeo si trova quindi a un bivio, con la necessità di una strategia che possa ridare slancio alle vendite e riconnettere il brand con i consumatori, soprattutto in un mercato italiano che sta mostrando segni di indebolimento. Nonostante l’introduzione di nuovi modelli, tra cui il Tonale e la riproposizione della storica Frontera, il marchio sembra non riuscire a trovare una formula vincente che faccia decollare le sue vendite.

La situazione di Stellantis, con le difficoltà interne e il cambiamento ai vertici, rende il futuro di Alfa Romeo ancora più incerto. Se il gruppo non riuscirà a risolvere i problemi legati alla leadership e a rilanciare marchi storici come Alfa Romeo, potrebbe trovarsi di fronte a un futuro più complicato di quanto immaginato.

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