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Cronaca

Tensione e protesta a Roma: corteo pro-Palestina imbratta vetrine e chiede lo stop al genocidio

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La manifestazione pro-palestinese a Roma ha portato diverse azioni e momenti simbolici di protesta. I partecipanti, tra cui studenti universitari e liceali, hanno sfilato in corteo per chiedere lo stop al “genocidio in Palestina” e al “massacro in Libano”, con l’aspettativa di circa 15.000 persone presenti. Il corteo è partito da Piazza Vittorio Emanuele e si è diretto verso Piazzale Ostiense, attraversando numerose vie centrali della città, come via Merulana, via Labicana e piazza del Colosseo.

Durante il corteo, sono stati esposti cartelli contro la politica israeliana e diversi simboli di solidarietà verso la Palestina. Tra le immagini più forti, una manifestante ha tenuto in braccio un fagotto avvolto in un lenzuolo bianco, simbolo di un bambino morto a Gaza. Sono stati anche eseguiti cori, tra cui “Intifada fino alla vittoria” e “Palestina libera”. Un momento particolarmente significativo si è verificato quando un gruppo di manifestanti ha esposto una bandiera palestinese tra le aste vuote della sede della FAO in viale Aventino, rispondendo alla domanda retorica “Dove sta la bandiera di Israele?”.

Alcuni atti simbolici, come l’imbrattamento delle vetrine su viale Aventino, tra cui quella di Unicredit, con scritte come “Free Gaza” e simboli anarchici, hanno suscitato preoccupazione, ma non si sono registrati scontri diretti tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Tuttavia, alcuni partecipanti hanno lanciato fumogeni e petardi contro le forze di polizia presenti davanti alla FAO.

Le richieste principali della manifestazione riguardano il cessate il fuoco in Palestina, il fermare le operazioni militari in Libano, e un appello per l’Italia a sospendere ogni supporto armato verso Israele, fermando anche gli accordi economici, politici e diplomatici con il paese. La protesta è stata organizzata da diverse realtà palestinesi e supportata da collettivi studenteschi e sigle sindacali.

Cronaca

Foggia | Sicurezza pubblica: adottate 31 misure di prevenzione

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Prosegue senza sosta l’attività di prevenzione della Polizia di Stato, volta a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica sul territorio. Nel mese di novembre, il Questore della Provincia di Foggia, al termine di approfondite indagini condotte dalla Divisione Anticrimine della Questura, ha adottato 31 misure di prevenzione, un segno tangibile dell’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare comportamenti illeciti e dannosi per la comunità.

Le misure in dettaglio includono 6 ammonimenti, di cui 5 per atti persecutori e 1 per violenza domestica, un’azione fondamentale per prevenire la reiterazione di comportamenti violenti e persecutori. Inoltre, sono stati emessi 16 avvisi orali nei confronti di individui considerati socialmente pericolosi, invitandoli a mantenere una condotta conforme alla legge, al fine di evitare che possano commettere atti illeciti in futuro.

Anche le misure di allontanamento non sono mancate, con l’emissione di 8 fogli di via che hanno disposto il rimpatrio nel comune di residenza di altrettante persone, oltre a un provvedimento di divieto di accesso a specifiche aree urbane, per arginare la diffusione di comportamenti problematici in determinate zone.

Le azioni adottate dalla Polizia di Stato hanno avuto l’obiettivo di contrastare fenomeni criminali particolarmente pericolosi, come la devianza giovanile, i reati predatori e le forme di stalking e violenza domestica. Grazie a queste misure preventive, la Polizia di Stato è riuscita a fornire una risposta immediata e concreta alle esigenze di sicurezza dei cittadini, confermando la propria costante presenza sul territorio e il proprio impegno nel garantire un ambiente più sicuro per la collettività.

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Vicenza | Controllo straordinario del territorio: focus sulla criminalità diffusa e furti in abitazione

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Lunedì pomeriggio, a Vicenza, è stato attuato un ampio dispositivo di controllo del territorio, volto a contrastare la criminalità nelle zone della città segnalate per atti delinquenziali, con particolare attenzione ai furti in abitazione. L’operazione ha visto la collaborazione di più forze dell’ordine: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, che hanno monitorato diverse aree sensibili.

Le zone interessate dagli interventi includevano Campo Marzo, Piazzale Bologna, Viale Milano, Viale della Pace, il quartiere di San Pio X, Monte Berico, Corsi Santi Felice e Fortunato, oltre a vari esercizi pubblici come bar e sale scommesse.

Durante il controllo, sono state verificate 125 persone, tra cui 52 stranieri e 34 con precedenti penali o di polizia, e sono stati ispezionati 7 veicoli e 2 esercizi pubblici. In particolare, in Campo Marzo, gli agenti hanno rintracciato due cittadini italiani, entrambi con numerosi precedenti penali, che non avevano un valido motivo per trovarsi a Vicenza. I due sono stati accompagnati in Questura e muniti di un foglio di via obbligatorio dal comune di Vicenza per un periodo di due anni.

I risultati dell’operazione sono attualmente al vaglio degli uffici competenti della Questura, che proseguiranno con gli accertamenti e le eventuali misure necessarie. L’intervento si inserisce in un più ampio piano di sicurezza urbana, finalizzato a garantire il controllo del territorio e la tutela della comunità.

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Taranto | Controlli su attività di ristorazione a Torre Colimena: locale sottoposto a sequestro

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Proseguono i controlli da parte della Polizia di Stato per garantire il corretto esercizio delle attività commerciali in provincia di Taranto. Nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di Manduria, insieme al personale del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, hanno ispezionato un ristorante con annessa pescheria a Torre Colimena, già oggetto di un controllo nel luglio scorso.

Il ristorante era stato precedentemente sottoposto a un’ordinanza di sospensione dell’attività di ristorazione, emessa dal Comune di Manduria, in attesa dell’ottenimento dell’autorizzazione per lo scarico dei reflui. Inoltre, erano state riscontrate gravi irregolarità legate alla presenza di opere abusive, per le quali era stata disposta una demolizione e il ripristino delle condizioni originarie del locale.

Durante il controllo, gli agenti hanno accertato che l’attività di ristorazione era ancora in funzione nonostante i divieti, trovando numerosi indizi, tra cui fatture di acquisto di alimenti, verdura fresca, pesce crudo, crostacei e cibi pronti per essere cucinati. In cucina, gli agenti hanno anche scoperto una friggitrice accesa e diversi alimenti freschi conservati nei frigoriferi. Inoltre, un giovane dipendente, sorpreso con un vassoio di calamari e crostacei, ha tentato di fuggire alla vista della Polizia, riuscendo a far perdere le sue tracce.

A seguito di questi accertamenti, il ristorante è stato sequestrato preventivamente e affidato in custodia giudiziale al titolare, il quale è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. L’indagine è ancora in corso e, come sempre, per l’indagato vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Il controllo proseguirà anche in altre attività per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative in vigore.

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