Attualità
La Guardia di Finanza di Vibo Valentia scopre un “commercialista abusivo” in attività da oltre 10 anni
La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha scoperto un individuo che esercitava abusivamente la professione di commercialista da oltre dieci anni. Nonostante non fosse né iscritto all’albo professionale né in possesso di partita IVA, l’indagato forniva consulenze fiscali e gestiva pratiche tributarie nella provincia vibonese.
Dettagli dell’operazione
L’attività è stata avviata nell’ambito dei controlli economico-finanziari, e dopo i primi accertamenti, il soggetto è stato deferito alla Procura della Repubblica per l’accusa di “abusivo esercizio di una professione”. Su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, le Fiamme Gialle hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione e la sede legale della società a lui riconducibile, oltre a sequestrare il suo personal computer per acquisire ulteriori prove.
Le irregolarità
L’individuo, privo di titolo abilitante, operava come commercialista nella provincia senza essere in possesso della necessaria partita IVA e senza l’iscrizione all’albo dei dottori commercialisti, condizione indispensabile per poter esercitare questa professione. Le perquisizioni hanno portato al sequestro di numerosi documenti cartacei e digitali relativi a pratiche fiscali e contabili di aziende e persone fisiche, i cui dati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La normativa
La legge italiana stabilisce che i professionisti abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali devono registrarsi preventivamente presso la Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, comunicando i loro dati professionali e la partita IVA. L’esercizio abusivo della professione di commercialista è un reato che può essere commesso anche senza la presentazione di dichiarazioni fiscali, semplicemente offrendo consulenze tributarie non autorizzate.
L’impegno della Guardia di Finanza
Questa operazione dimostra l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare il fenomeno dell’abusivismo professionale, tutelando il mercato dei servizi e delle libere professioni. La GdF svolge un ruolo cruciale nel garantire che le leggi vengano rispettate, favorendo la giusta competizione e il rispetto delle norme tributarie, e tutelando tanto l’equità fiscale quanto i diritti dei consumatori.
Il caso mette in evidenza l’importanza di un’accurata regolamentazione nel settore professionale, per evitare danni economici e per mantenere la trasparenza e l’affidabilità nelle consulenze fiscali.
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Scuola, Valditara “Guardare indietro per costruire un futuro solido”
MILANO (ITALPRESS) – “Il segreto è guardare indietro per andare verso il futuro: e se non abbiamo la consapevolezza di chi siamo, da dove veniamo, quali sono i valori elaborati dalla civiltà occidentale non potremo costruirci un futuro solido, rischiamo il porto delle nebbie. Noi abbiamo investito risorse importanti nella digitalizzazione, nell’intelligenza artificiale, nel 2023 abbiamo approvato le nuove linee guida sulle materie Stem. Ma in una società dove l’intelligenza artificiale sta diventando così centrale, se non si ha la consapevolezza dei grandi valori dell’umanesimo rischiamo l’anonimizzazione: non sarà certo il robot a ispirare le grandi scelte strategiche e la convivenza tra le persone”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ai microfoni di Radio Libertà, parlando delle recenti indicazioni sui programmi scolastici.
– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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Morto a 78 anni David Lynch, regista visionario
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 78 anni il regista e sceneggiatore David Lynch. La notizia è riportata dalla rivista Variety che cita un post Facebook della famiglia: “”C’è un grande buco nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come diceva lui, ‘Tieni d’occhio la ciambella e non il bucò”. Lynch rivelò nel 2024 che gli era stato diagnosticato un enfisema dopo una vita passata a fumare, e che probabilmente non sarebbe più stato in grado di uscire di casa per dirigere.
Nato a Missoula, nel Montana, il 20 gennaio del 1946, David Keith Lynch è stato uno dei registi tra i più acclamati, importanti e influenti del suo tempo. Con il suo stile visionario, Lynch aveva rivoluzionato il linguaggio del cinema e della televisione. Nei suoi lavori si fondono elementi di horror, film noir, giallo e surrealismo tessendo racconti non dissimili da quelli di Luis Buñuel, che procedevano con una logica impenetrabile. Nato come pittore, le sue opere sono esposte in musei e gallerie d’arte come il Museum of Modern Art di New York e la Pennsylvania Academy of the Fine Arts di Filadelfia. Successivamente entra nel mondo del cinema divenendo regista, sceneggiatore e produttore, spesso anche nel ruolo di montatore, scenografo, progettista del suono e attore nei suoi stessi film. Tra le pellicole più famose “The Elephant Man”, “Velluto blu” e “Mulholland Drive”, per le quali ricevette la nomination al Premio Oscar per la regia, e “Cuore selvaggio”. Lynch ha anche ricevutio il Leone d’oro alla carriera durante la 63ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, per “Inland Empire – L’impero della mente” nella sezione fuori concorso. Nei primi anni Novanta fu la principale mente creativa della serie “I segreti di Twin Peaks”, divenuto un fenomeno culturale dall’enorme impatto mediatico. Nell’ottobre del 2019 venne premiato con l’Oscar alla carriera. Lynch è stato sposato quattro volte: con Peggy Lentz, da cui ha avuto una figlia, con Mary Fisk, dalla quale ha avuto un figlio, con Mary Sweeney, anche con lei ha avuto un figlio, e con Emily Stofle con la quale ha avuto una figlia.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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Sicurezza, Piantedosi “Preoccupa aggressività dei manifestanti”
ROMA (ITALPRESS) – “La preoccupazione dev’essere uno dei principali fondamenti del lavoro che faccio. Devo dire che si fonda anche, non solo adesso, su questa vicenda della tragedia che ha riguardato il giovane Ramy, ma anche tutte le altre rivendicazioni che avevano preceduto un pò le manifestazioni di piazza degli scorsi mesi, dove al variare delle motivazioni si era registrato comunque una tendenza dei manifestanti a essere molto aggressivi soprattutto nei confronti delle forze di polizia. Quindi questo è sicuramente un elemento di preoccupazione”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite di “Dritto e Rovescio” su Retequattro.
I 273 agenti feriti nelle manifestazioni del 2024, per il ministro “sono numeri di un certo significato, soprattutto se messi in relazione al numero che riguarda la crescita complessiva di circa il 10% delle manifestazioni che si sono svolte nel 2024. Mi piace e mi consente di sottolineare che questo è un dato che contraddice anche alcune cose che si erano dette in passato, che questo Governo fosse in qualche modo portato a comprimere la libertà di manifestazione del pensiero. Noi segnaliamo invece una decrescita del numero in percentuale delle manifestazioni che fanno rilevare una certa criticità – ha concluso Piantedosi – Quindi vuol dire che a minore criticità si è registrato un aumento in percentuale di casi in cui si è visto le forze dell’ordine come obiettivo prioritario dei manifestanti”.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
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