Tv e Spettacolo
Tom Hardy protagonista della nuova serie crime di Guy Ritchie
Dopo il successo di Venom: The Last Dance, Tom Hardy ha già trovato il suo prossimo grande progetto: sarà il protagonista della nuova serie TV creata e diretta da Guy Ritchie, celebre regista di film come The Gentlemen e Sherlock Holmes.
Attualmente in produzione a Londra, la serie, il cui titolo provvisorio è The Associate, si preannuncia come un’avvincente crime drama che esplorerà il conflitto tra due potenti famiglie criminali con basi nella capitale inglese e connessioni globali. Al centro della trama ci sarà un faccendiere, interpretato da Hardy, incaricato di proteggere una di queste famiglie a qualunque costo.
Accanto a Tom Hardy, il cast include altre due stelle di altissimo calibro: Pierce Brosnan (Die Another Day) e Helen Mirren (The Queen), che saranno series regular. Questa combinazione di talenti promette di portare sullo schermo un intreccio intenso e ricco di colpi di scena.
Chris McCarthy, Co-CEO di Paramount Global e Presidente/CEO di Showtime/MTV Entertainment Studios, ha dichiarato:
“Tom Hardy, Pierce Brosnan e Helen Mirren sono maestri nel loro mestiere e siamo onorati di averli nel cast della nuova serie globale e originale di Guy Ritchie. L’abilità creativa di Guy, insieme a Jez Butterworth e Ronan Bennett, è la ricetta perfetta per quella che crediamo sarà la prossima serie che definirà il marchio di Showtime su Paramount+.”
Con una squadra creativa di alto livello e un cast stellare, la serie punta a diventare uno dei titoli di punta di Paramount+, consolidando ulteriormente il marchio Showtime come riferimento nel genere crime. La produzione è in corso e i fan di Hardy e Ritchie attendono con ansia ulteriori dettagli e una data di uscita ufficiale.
Tv e Spettacolo
Josh Brolin rivelò i suoi dubbi su Non è un Paese per vecchi: “Pensavo non sarebbe stato un successo”
Josh Brolin ha rivelato in una puntata del podcast di Joe Rogan che durante le riprese di Non è un Paese per vecchi, aveva dubbi sulla riuscita del film, nonostante il talento dietro alla macchina da presa: i Fratelli Coen. In particolare, Brolin si sentiva incerto perché il film sembrava lontano dai soliti lavori dei Coen, come Prima ti sposo, poi ti rovino e Ladykillers, che non avevano avuto il successo sperato. A sua detta, Non è un Paese per vecchi non aveva quel “tipico vibe” che caratterizzava i loro film precedenti, e questo lo rendeva insicuro sulla sua riuscita.
Tuttavia, quando Brolin e suo figlio guardarono il film finito in una sala di montaggio, la reazione fu tutt’altro che prevedibile. Dopo aver visto il film su un grande schermo, padre e figlio rimasero in silenzio per quindici minuti, senza dire una parola. Fu solo dopo quel lungo silenzio che Josh Brolin chiese al figlio cosa ne pensasse, e la risposta, semplice ma significativa, fu: “C*zzo.”
Questo aneddoto evidenzia non solo la grande sorpresa che entrambi provarono nel vedere il risultato finale, ma anche l’impatto che Non è un Paese per vecchi ebbe su chi vi aveva partecipato. Nonostante i dubbi iniziali, il film, che alla fine si rivelò un capolavoro, divenne uno dei più acclamati della carriera dei Fratelli Coen e una pietra miliare del cinema contemporaneo.
Tv e Spettacolo
Daniel Craig e la faida con Netflix per Knives Out 3: “Mi rattrista la mancanza delle sale”
Daniel Craig, protagonista della saga Knives Out nel ruolo del detective Benoit Blanc, torna a criticare Netflix per le modalità di distribuzione dei film della serie creata da Rian Johnson. La controversia riguarda in particolare il mancato sfruttamento delle sale cinematografiche, una scelta che l’attore ritiene penalizzante sia per il pubblico che per il potenziale successo al botteghino.
Nel secondo capitolo della saga, Glass Onion: A Knives Out Mystery, Netflix optò per un’uscita limitata al cinema prima del lancio in streaming. Secondo Craig e diversi analisti del settore, questa scelta avrebbe impedito al film di raggiungere il suo pieno potenziale. Infatti, un rapporto recente stima che Glass Onion avrebbe potuto incassare fino a 600 milioni di dollari con un’uscita cinematografica più ampia.
In un’intervista a The New Yorker, Craig ha espresso il suo disappunto: “Certo, mi rattrista. Film come Knives Outsono pensati per le sale, senza grandi effetti speciali ma con una forte attrattiva narrativa. Penso che la gente avrebbe voluto vederlo al cinema. Non sono arrabbiato, ma triste, sì.”
Il terzo capitolo della saga, intitolato Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery, è attualmente in sviluppo. Craig ha dichiarato di non essere a conoscenza del piano di Netflix per la distribuzione del film, ma ha sottolineato il suo desiderio di un ritorno al grande schermo: “Vedremo cosa accadrà con il terzo film. Non so quale sia il piano, quindi non posso dire molto, ma spero in una svolta.”
Le dichiarazioni di Craig riflettono un dibattito più ampio sull’evoluzione dell’industria cinematografica. L’ex interprete di James Bond ha scelto di schierarsi a favore del cinema tradizionale, sottolineando il valore dell’esperienza collettiva che una sala può offrire, specialmente per film con un forte coinvolgimento narrativo come quelli della saga Knives Out.
Resta da vedere se Netflix ascolterà le richieste dell’attore e degli appassionati, consentendo a Knives Out 3 di brillare anche sul grande schermo.
Tv e Spettacolo
Ballando con le Stelle: Federica Pellegrini riceve il Tapiro d’Oro dopo l’addio a Madonia
L’uscita di scena di Angelo Madonia da Ballando con le Stelle ha sollevato un vero polverone mediatico, e Striscia la Notizia non ha perso tempo, consegnando l’ottavo Tapiro d’Oro della carriera a Federica Pellegrini. La campionessa di nuoto, ora in coppia con Samuel Peron, ha commentato l’episodio senza filtri, rivelando i retroscena del rapporto con il suo precedente maestro di ballo.
“Non pensavo che la produzione arrivasse a questo punto,” ha dichiarato Pellegrini. “Ma il percorso era comunque finito, non solo per quello che è successo sabato.” Secondo la campionessa, durante l’ultima puntata Madonia avrebbe commesso un errore cercando in platea lo sguardo di compiacimento della fidanzata Sonia Bruganelli, un atteggiamento che Federica non ha apprezzato: “Questi comportamenti mi stavano sulle balle. Mi dispiace perché abbiamo sprecato due mesi di lavoro.”
Con l’addio di Madonia, Federica Pellegrini è stata affidata al maestro Samuel Peron, con il quale ripartirà da zero a pochi passi dalla finale. In un commento ironico, la leggenda del nuoto ha scherzato: “Samuel mi ha già massacrato, magari mando via anche lui.”
La decisione della produzione di sostituire Madonia non sarebbe legata alla lite con Selvaggia Lucarelli, come più volte precisato, ma potrebbe essere stata influenzata dalle presunte ingerenze esterne di Sonia Bruganelli, fidanzata del ballerino.
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