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Cronaca

Catania | Intervento della Polizia contro violenza domestica

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Nel pomeriggio di ieri, un intervento tempestivo della Polizia di Stato ha messo fine a un episodio di violenza domestica che si è verificato nel centro cittadino. La vittima, una giovane donna, ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine, raccontando di essere stata aggredita dal compagno convivente, un 31enne di Catania, che da tempo la maltrattava sia fisicamente che verbalmente.

La donna ha raccontato agli agenti di aver subito continui abusi da parte dell’uomo, il quale, spinto dalla gelosia, aveva progressivamente isolato la compagna da ogni relazione sociale, costringendola a interrompere i legami con amici e familiari. L’episodio che ha scatenato l’ultima violenza è stato un’immagine contenuta nel cellulare della vittima, che la ritraeva in un momento di serenità. Il convivente, infuriato, le ha strappato il telefono e l’ha picchiata, danneggiando anche i suoi occhiali da vista.

Grazie all’immediato intervento della Polizia, la violenza è stata interrotta, evitando che la situazione peggiorasse ulteriormente. L’arresto è avvenuto in una data simbolica, il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Questo giorno, riconosciuto a livello globale, rappresenta un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza di genere e per rinnovare l’impegno delle istituzioni nel prevenire e contrastare ogni forma di abuso.

La Polizia di Stato continua a lavorare a fianco delle vittime, offrendo loro la possibilità di denunciare in modo sicuro e confidenziale, così come di conoscere i servizi di supporto e protezione disponibili. La giornata del 25 novembre è un momento importante anche per sensibilizzare la cittadinanza, che attraverso incontri nelle piazze italiane, viene informata sugli strumenti legali e di aiuto per uscire dalla spirale di violenza.

Cronaca

Rieti | Evasione e oltraggio a pubblico ufficiale: arrestato 23enne

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha arrestato un ventitreenne marocchino, residente a Fara Sabina, per evasione ed oltraggio a Pubblico Ufficiale. L’arresto è avvenuto durante un’operazione di controllo del territorio nel Comune di Fara Sabina, condotta dalla pattuglia del Posto di Polizia di Passo Corese.

Gli agenti, mentre pattugliavano la zona, hanno riconosciuto immediatamente il giovane alla guida di un’auto, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari per reati legati alla droga. Il controllo ha rivelato che l’uomo si era allontanato senza autorizzazione dalla propria abitazione, violando così le disposizioni legali relative alla misura cautelare a cui era sottoposto.

Inoltre, l’individuo è stato trovato alla guida di un veicolo privo di copertura assicurativa e senza patente, oltre ad essere già stato sequestrato in passato per infrazioni precedenti. Durante il controllo, è emerso che il giovane possedeva anche una modica quantità di cocaina, pari a 0,54 grammi. Nonostante la situazione, il 23enne ha reagito con ingiurie nei confronti degli agenti, rendendo necessaria l’aggravante del reato di oltraggio a Pubblico Ufficiale.

L’uomo è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato ricondotto agli arresti domiciliari. Inoltre, è stato disposto il sequestro amministrativo dell’autovettura, in quanto utilizzata senza assicurazione e in violazione delle norme del Codice della Strada. La polizia ha anche segnalato il giovane al Prefetto di Rieti per il possesso della sostanza stupefacente.

Il procedimento penale è ancora in corso e la responsabilità penale del giovane dovrà essere accertata dal giudice. Come previsto dalla legge, l’individuo arrestato è da considerarsi innocente fino a una sentenza definitiva di condanna.

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Cronaca

Isernia | Frode sui fondi europei: imprenditore agricolo denunciato per truffa aggravata

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La Guardia di Finanza di Isernia, su incarico della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, ha concluso un’indagine che ha portato alla denuncia di un imprenditore agricolo per truffa aggravata e falsità ideologica in atto pubblico. L’uomo, nel corso di un’operazione fraudolenta durata dal 2005 al 2023, avrebbe ottenuto indebitamente contributi europei destinati al settore agricolo attraverso dichiarazioni false e documentazione manipolata.

In particolare, l’imprenditore agricolo si è finto affittuario di terreni di alcuni Comuni della provincia di Isernia, presentando falsi contratti di locazione e dichiarazioni sostitutive, al fine di percepire contributi erogati nell’ambito della Politica Agricola Comune (PAC) tramite l’AGEA, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. Tra le falsificazioni più evidenti, l’uomo ha dichiarato di aver ricevuto in affitto ben sette terreni da una persona deceduta da oltre vent’anni, riuscendo così a presentare ben quindici domande, tutte false, per ottenere contributi pubblici.

Gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno ricostruito il sistema illecito con un’indagine articolata, che ha incluso il controllo di documentazione presso l’Agenzia delle Entrate, l’interrogazione di banche dati e le testimonianze dei legittimi proprietari dei terreni coinvolti. Molti di questi proprietari, alcuni dei quali residenti all’estero, hanno confermato di non essere mai stati a conoscenza dell’uso illecito dei loro terreni per ottenere fondi europei.

In totale, l’imprenditore ha ottenuto circa 20.000 euro in contributi non spettanti, un danno diretto ai bilanci pubblici sia nazionali che europei. Il caso, che ha visto una stretta collaborazione tra la Procura di Isernia e la Guardia di Finanza, dimostra l’efficacia delle indagini nel contrastare le frodi ai danni dei fondi pubblici.

L’indagato è accusato di truffa aggravata per l’ottenimento illecito di erogazioni pubbliche e di falsità ideologica, ma la sua presunta responsabilità sarà definitivamente accertata solo dopo il giudizio penale. Come previsto dalla legge, l’imputato gode della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

L’Aquila | Controlli intensificati: arresti e misure cautelari eseguite dai Carabinieri

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I Carabinieri della provincia dell’Aquila hanno portato avanti una serie di controlli mirati nel corso di un’operazione che ha visto il monitoraggio di 526 veicoli e l’identificazione di 748 persone, incluse molte che erano sottoposte a misure cautelari. Le verifiche sono state effettuate con particolare attenzione alle persone agli arresti domiciliari, sottoposte a obbligo di dimora o ad altre restrizioni che limitano la libertà di movimento nelle ore serali e notturne.

A Trasacco, i militari hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un giovane di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine e recentemente denunciato per alcuni furti in abitazione. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano ha disposto per lui l’obbligo di dimora, imponendo che il giovane resti a casa durante le ore serali e notturne. Il provvedimento si inserisce in una più ampia attività di prevenzione del crimine, rafforzata dalla collaborazione tra i Carabinieri della stazione di Trasacco e la Procura della Repubblica di Avezzano.

A Cerchio, l’intervento dei Carabinieri è stato invece legato a una lite familiare che ha avuto esito più drammatico. Un 53enne, durante un acceso conflitto, ha aggredito i militari intervenuti, minacciandoli prima con un bastone e successivamente con un seghetto elettrico da potatura che ha attivato a intermittenza. Nonostante la reazione violenta, i Carabinieri sono riusciti a disarmarlo e a bloccarlo senza alcuna conseguenza per gli agenti. Il 53enne è stato arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale e, al termine delle formalità, è stato trasferito in carcere in attesa della convalida dell’arresto, come richiesto dalla Procura di Avezzano.

Questi interventi si inseriscono in un quadro di rafforzata attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri, mirata a garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle normative, in particolare quelle relative alla detenzione domiciliare e alla gestione delle situazioni di rischio.

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