Cronaca
Sequestro preventivo per traffico illecito di rifiuti: 16 persone coinvolte, due aziende sequestrate
Un’operazione dei carabinieri forestali del Centro anticrimine Natura di Palermo ha portato all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 16 soggetti e 6 persone giuridiche, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Le persone coinvolte sono residenti in diversi comuni siciliani, tra cui Alcamo, Borgetto, San Giuseppe Jato, Partinico, Bagheria e Palermo. Due aziende del settore della gestione dei rifiuti sono state sequestrate e affidate ad un amministratore giudiziario, mentre sono stati confiscati 16 autocarri e disposti sequestri per equivalente per un totale di 153mila euro.
Le indagini, avviate nel febbraio 2019 dal Nucleo investigativo di Polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Palermo, hanno fatto luce su un complesso sistema criminale operante nel settore della raccolta, trasporto, gestione, recupero e smaltimento di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. I rifiuti, tra cui parti meccaniche di autoveicoli, batterie al piombo, rottami ferrosi e apparecchiature elettroniche, venivano conferiti da soggetti privati e ditte non autorizzate alla gestione dei rifiuti. Senza alcun trattamento, venivano miscelati tra loro e successivamente ceduti come rifiuti non pericolosi, ottenendo così guadagni illeciti.
Il traffico illecito, che ha coinvolto oltre 3mila tonnellate di rifiuti nel periodo delle indagini, ha generato un profitto di oltre 300mila euro. In una delle aziende sequestrate, sono stati trovati 300 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi, tra cui autoveicoli non bonificati e residui di olii esausti, che sono stati scaricati in maniera illecita, con gravi danni ambientali. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di fare luce su tutti i responsabili del traffico illecito.
Cronaca
Cosenza | Sequestrati oltre 550.000 articoli natalizi non sicuri
Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, la Guardia di Finanza di Cosenza ha condotto un’operazione che ha portato al sequestro di oltre 550.000 prodotti natalizi tra luminarie, giocattoli e decorazioni. Gli articoli, destinati alla vendita, non rispettavano gli standard di sicurezza previsti dalla normativa, rappresentando un rischio per la salute dei consumatori.
L’operazione, svolta nel capoluogo e in altri comuni della provincia, è frutto di un’attività investigativa mirata a contrastare la distribuzione di prodotti potenzialmente pericolosi. I finanzieri hanno individuato diverse attività commerciali che proponevano luminarie e giocattoli privi delle informazioni obbligatorie per legge, come indicazioni sulla sicurezza o istruzioni per l’uso corretto.
Tra i beni sequestrati, particolare preoccupazione hanno destato le luminarie natalizie, che, a causa della scarsa qualità dei materiali, avrebbero potuto provocare surriscaldamenti o incidenti. Allo stesso modo, i giocattoli elettrici e gli articoli privi di etichettature a norma si sono rivelati pericolosi, soprattutto per i bambini più piccoli.
I rappresentanti legali delle società coinvolte sono stati segnalati alle Autorità competenti per l’accertamento delle violazioni amministrative e la confisca definitiva dei beni non conformi.
L’intervento della Guardia di Finanza si inserisce in un più ampio contesto di controlli sul territorio, mirati a proteggere i consumatori e garantire il rispetto delle regole del mercato. L’obiettivo è duplice: da un lato, salvaguardare la salute pubblica; dall’altro, favorire una concorrenza leale tra gli operatori economici rispettosi della legge. Questo sequestro rappresenta un segnale importante contro la diffusione di prodotti pericolosi e non conformi, soprattutto in un periodo di grande affluenza commerciale come quello natalizio.
Cronaca
Conselve (PD) | Giovane arrestata per spaccio di droga, convalidato l’arresto
Durante un’operazione antidroga condotta dai Carabinieri nella serata di ieri, una donna di 33 anni residente a Monselice è stata arrestata in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’intervento, avvenuto all’interno di un locale del centro di Conselve, ha portato alla scoperta di diverse tipologie di droga in possesso della donna, già nota alle forze dell’ordine.
Nel corso del controllo, la 33enne ha destato sospetti a causa del suo comportamento. La perquisizione personale ha permesso di rinvenire un flacone di metadone, piccole quantità di marijuana e eroina suddivise in involucri, oltre a un bilancino di precisione. Successivamente, una perquisizione presso il domicilio della donna ha portato alla scoperta di ulteriore marijuana, per un totale di oltre 10 grammi.
Tutti gli stupefacenti e il materiale sequestrato sono stati messi a disposizione delle autorità competenti. Informato il Sostituto Procuratore della Procura di Padova, è stato disposto l’arresto della donna, posta ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.
Nella mattinata odierna, il Giudice monocratico ha convalidato l’arresto. Tuttavia, la donna è stata rimessa in libertà dopo aver richiesto i termini a difesa. L’episodio si inserisce in una più ampia attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti sul territorio, confermando l’impegno delle forze dell’ordine nel monitorare e reprimere attività illecite legate alla droga.
Cronaca
Catania | Scoperte otto bombe carta in un garage, 40enne arrestato
Un grave episodio di rischio per la sicurezza pubblica si è verificato a Catania, dove un uomo di 40 anni, già agli arresti domiciliari per reati legati alla droga, è stato arrestato per detenzione illegale di esplosivi. Gli agenti della squadra Volanti della Questura hanno scoperto otto bombe carta custodite senza alcuna precauzione in un garage di via Ustica, situazione che avrebbe potuto causare gravi conseguenze per l’incolumità delle persone.
La scoperta è avvenuta in circostanze insolite: il padre dell’arrestato, un uomo di 74 anni, ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato dopo un’accesa lite con il figlio, che si rifiutava di consegnargli le chiavi del garage. Intervenuti per calmare la situazione, i poliziotti hanno convinto l’uomo ad aprire il locale, dove hanno subito notato la presenza di micce accensione in mezzo ad altri oggetti.
L’intervento degli artificieri ha permesso di mettere in sicurezza le bombe carta, contenenti complessivamente circa 800 grammi di esplosivo. Si è appurato che il 40enne non aveva alcuna autorizzazione per detenere materiale esplodente, aggravando ulteriormente la sua posizione. La pericolosità della situazione era evidente: un’eventuale accensione avrebbe potuto provocare un’esplosione devastante, aggravata dalla presenza di materiali combustibili nelle vicinanze.
Dopo il sequestro e la distruzione in sicurezza degli esplosivi, l’uomo è stato tratto in arresto e trasferito in carcere. L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere. Questo episodio sottolinea l’importanza dell’attenzione ai rischi derivanti dalla detenzione illegale di esplosivi e il ruolo cruciale della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per garantire la sicurezza pubblica.
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