Cronaca
Teramo | Scoperto laboratorio clandestino per la produzione di capi di abbigliamento contraffatti
I militari della Tenenza di Roseto degli Abruzzi (TE) hanno recentemente smantellato un laboratorio clandestino dedicato alla produzione e vendita di capi di abbigliamento e accessori con marchi contraffatti. L’operazione ha avuto luogo a seguito di un’attività investigativa mirata, che ha permesso di individuare un soggetto dedito alla fabbricazione di prodotti falsificati destinati al mercato illecito.
Il laboratorio, nascosto all’interno di un’abitazione, era attrezzato per produrre articoli di abbigliamento recanti noti marchi di moda, tra cui scarpe, maglie e giubbotti, tutti realizzati con materiali di bassa qualità e, in alcuni casi, pericolosi per la salute dei consumatori. Questi prodotti, infatti, possono presentare rischi legati all’utilizzo di materiali non idonei al contatto con la pelle, danneggiando gravemente la salute di chi li acquista.
Nel corso delle operazioni di perquisizione, i finanzieri hanno rinvenuto 133 capi contraffatti pronti per essere immessi sul mercato, insieme a 1030 adesivi con i marchi falsi da applicare sui prodotti, e un ferro da stiro utilizzato per fissare a caldo i marchi contraffatti sugli articoli. L’attività criminosa veniva svolta con tecniche rudimentali ma efficaci, in grado di produrre articoli dal valore apparentemente legittimo, ma che in realtà ledono l’economia legale e alimentano il circuito del crimine.
Il responsabile della produzione è stato identificato e deferito alla Procura della Repubblica per i reati di “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e “ricettazione”. La sua attività illecita non solo danneggia l’economia legittima e le marche originali, ma contribuisce anche alla diffusione di prodotti di scarsa qualità che potrebbero mettere a rischio la salute dei consumatori.
Questa operazione segna un importante passo nella lotta contro la contraffazione e l’illegalità, fenomeni che danneggiano non solo le imprese oneste, ma anche i consumatori che, spesso inconsapevolmente, acquistano beni di qualità inferiore o addirittura pericolosi. La Guardia di Finanza continua a monitorare e contrastare attività illegali come questa, che rappresentano una minaccia per la sicurezza e l’economia del paese.
Cronaca
Norma (LT) | Truffa telefonica ai danni di un anziano: due denunce
I Carabinieri di Norma hanno denunciato due uomini, un 27enne di Palermo e un 20enne marocchino residente a Busto Arsizio, accusati di aver messo in atto una truffa ai danni di una coppia di anziani. I due indagati, già noti alle forze dell’ordine, sono stati identificati grazie a un’attenta attività investigativa condotta dai militari.
Secondo quanto ricostruito, il 13 novembre scorso i truffatori hanno contattato telefonicamente i coniugi anziani, presentandosi come dipendenti della loro banca e facendo credere a un presunto problema tecnico legato ai conti. Approfittando della confusione e della paura delle vittime, i malfattori hanno convinto la coppia ad effettuare nove operazioni bancarie, tra il 7 e il 9 novembre, per un totale di circa 14.000 euro. Le somme sono state trasferite su due conti bancari collegati a carte ricaricabili intestate agli stessi truffatori.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di risalire agli intestatari delle carte, confermando che erano proprio i due indagati ad aver effettuato i prelievi illeciti. Il caso è attualmente nelle fasi preliminari dell’inchiesta, e gli indagati sono considerati presunti innocenti fino a un’eventuale condanna definitiva, come previsto dalla legge.
Cronaca
Como | Arrestato spacciatore nell’area erbese: cocaina, denaro e rete di clienti smascherati
Un’operazione della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un uomo di origini magrebine, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine, condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, si inserisce in un programma di monitoraggio e contrasto al traffico di droga con particolare attenzione alle modalità itineranti. L’arresto è avvenuto nell’area erbese, dove il sospettato operava come spacciatore “a domicilio”, utilizzando la propria automobile per raggiungere i clienti. Durante l’operazione, gli agenti hanno osservato diverse cessioni di droga a persone che giungevano sul posto con i propri mezzi. Gli acquirenti sono stati identificati e sottoposti a sanzioni amministrative.
A seguito della perquisizione personale e del veicolo, le forze dell’ordine hanno sequestrato 7 grammi di cocaina suddivisa in 10 dosi, 300 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio e un telefono cellulare utilizzato per gestire i contatti con i clienti. L’uomo, che frequentava anche aree boschive note per attività illecite, è stato fermato in flagranza di reato. Il 36enne, risultato già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati agli stupefacenti, è stato condotto in Questura e formalmente accusato di detenzione ai fini di spaccio. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, è stato rinviato a giudizio con rito direttissimo presso la Procura della Repubblica di Como.
L’operazione rappresenta un ulteriore passo nella battaglia contro lo spaccio itinerante e il traffico di droga nelle aree urbane e periferiche. Le forze dell’ordine ribadiscono l’importanza di mantenere alta l’attenzione su tali attività illecite, che minacciano la sicurezza e il benessere delle comunità locali.
Cronaca
Palermo | Maxi-operazione contro il traffico illecito di rifiuti: sequestri e denunce
Un’importante operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha portato a un colpo significativo contro un’organizzazione criminale attiva nel traffico illecito di rifiuti. I Carabinieri forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 16 persone e 6 aziende, accusate di far parte di un’associazione a delinquere operante nel settore della gestione illegale di rifiuti speciali.
L’inchiesta, avviata nel 2019 e conclusa nel 2020, ha rivelato un sistema strutturato di raccolta, trasporto e smaltimento illegale di materiali pericolosi e non. Tra i rifiuti trattati in modo illecito figurano batterie al piombo, componenti meccaniche, rottami ferrosi e apparecchiature elettroniche. Le operazioni di smaltimento, svolte senza alcun rispetto delle normative ambientali, includevano la miscelazione di materiali diversi e la loro rivendita come metalli ferrosi non pericolosi, aggirando le procedure di trattamento richieste per legge.
Durante il periodo delle indagini, l’organizzazione avrebbe movimentato oltre 3.000 tonnellate di rifiuti, generando profitti illeciti superiori a 300.000 euro. L’attività illecita coinvolgeva sia aziende non autorizzate, sia privati che conferivano materiali presso gli impianti sequestrati. In queste strutture, i rifiuti venivano stoccati e lavorati senza rispettare alcuna norma ambientale, con gravi rischi per la salute pubblica e il territorio.
Nell’ambito dell’operazione, le autorità hanno posto sotto sequestro due aziende del settore, oltre a 16 autocarri utilizzati per il trasporto dei rifiuti. È stata inoltre bloccata una somma equivalente a 153.000 euro, corrispondente a parte dei profitti generati illecitamente. All’interno di una delle aziende coinvolte, sono stati trovati 300 metri cubi di rifiuti speciali pericolosi, tra cui veicoli non bonificati e residui di oli esausti e vernici, in parte già dispersi nei canali di scolo. Questo ha evidenziato un danno ambientale significativo, con potenziali ripercussioni sulle risorse idriche.
L’operazione ha coinvolto diversi comuni della provincia di Palermo, tra cui Alcamo, Borgetto, Partinico e Bagheria, oltre alla città di Palermo stessa. L’attività investigativa ha beneficiato di strumenti tecnici avanzati, permettendo di ricostruire la rete di relazioni tra i soggetti coinvolti e il modus operandi dell’organizzazione. Le responsabilità accertate confermano la gravità dell’impatto che queste attività illegali hanno avuto sull’ambiente.
I sequestri rappresentano un passo importante nella lotta contro i reati ambientali, un fenomeno spesso legato ad attività mafiose. Le aziende coinvolte sono ora affidate a un amministratore giudiziario nominato dall’autorità giudiziaria, e le indagini proseguono per definire ulteriori responsabilità. L’operazione sottolinea l’importanza di una vigilanza continua sul rispetto delle normative in materia di smaltimento dei rifiuti, per prevenire danni irreversibili all’ambiente e tutelare la salute pubblica.
-
Tv e Spettacolo24 ore ago
Vincenzo Malinconico, avvocato di insuccesso – La seconda stagione arriva il 1° Dicembre 2024 su Rai1
-
Motori23 ore ago
Jeep® Avenger: un SUV compatto con il DNA Off-Road, ora anche 4xe a trazione integrale
-
Cronaca10 ore ago
Cremona | Furto d’auto e incidente stradale: denunciato un uomo
-
Cronaca9 ore ago
Viterbo | Truffa ai distributori di carburante: sequestrata pistola erogatrice e denunciato il responsabile
-
Cronaca12 ore ago
Milano, avvocato trovato morto in casa: indagini in corso
-
Motori22 ore ago
Secondo roadshow a Milano per la nuova Lancia Ypsilon
-
Tecnologia21 ore ago
L’innovazione Amazon nel settore degli imballaggi passa dal Lab italiano
-
curiosità21 ore ago
SAI CHE…La birra potrebbe favorire il sonno?