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Cronaca

Padova | Intensificati i controlli per fermare i furti di gasolio lungo le autostrade

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La Polizia Stradale di Padova ha intensificato la sua attività di vigilanza lungo la rete autostradale per contrastare i furti di gasolio ai danni degli autotrasportatori. Negli ultimi giorni, grazie a un’accurata pianificazione e all’analisi delle aree più vulnerabili e delle modalità di furto, le pattuglie hanno sventato due furti in flagranza, arrestando tre autori, tutti di nazionalità rumena.

Il primo episodio si è verificato il 8 novembre, intorno alle 3 di notte, nel parcheggio adiacente al casello autostradale di Vicenza Ovest, lungo l’A4. Gli agenti della Polizia Stradale, impegnati in un servizio di perlustrazione, hanno sorpreso due uomini mentre stavano per lasciare il parcheggio a bordo di un trattore stradale. I due, utilizzando una pompa elettrica, avevano appena rubato circa 300 litri di gasolio da un veicolo commerciale in sosta, approfittando del momento di riposo del conducente.

Un altro furto è stato fermato il 20 novembre, intorno alle 2.20, nel comune di Villafranca Padovana. Durante un controllo di routine, gli agenti hanno notato una situazione sospetta tra due veicoli fermi in una piazzola. Avvicinandosi, hanno trovato un uomo intento a travasare gasolio da un trattore stradale nel serbatoio del suo veicolo industriale. Anche in questo caso, l’intervento tempestivo ha consentito l’arresto dell’autore per furto.

Questi interventi rientrano in una strategia più ampia di prevenzione e controllo del fenomeno, che negli ultimi tempi sta creando disagi agli autotrasportatori lungo le principali arterie autostradali. La Polizia Stradale continuerà a monitorare le zone più a rischio e ad intensificare i controlli nei prossimi giorni, per scongiurare ulteriori furti e garantire la sicurezza lungo le strade.

L’efficacia di queste operazioni dimostra l’importanza della vigilanza costante da parte delle forze dell’ordine, impegnate a contrastare attivamente i reati ai danni degli autotrasportatori, proteggendo così non solo i beni materiali ma anche l’operatività del settore.

Cronaca

Omegna (VB) | Conflitto condominiale: ritirate le armi dopo minacce tra vicini

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Un acceso diverbio tra due residenti di un condominio di Omegna ha richiesto l’intervento tempestivo della Polizia di Stato sabato mattina. La lite tra i condomini è degenerata rapidamente in minacce reciproche, spingendo i vicini a chiamare le forze dell’ordine per sedare la situazione.

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Omegna, giunti sul posto dopo la segnalazione, hanno identificato le persone coinvolte e ricostruito i fatti. Dalle indagini preliminari è emerso che la causa della discussione fosse legata a diverbi sull’uso delle aree comuni e altre problematiche condominiali preesistenti.

In particolare, uno degli abitanti del condominio, un uomo classe 1946, titolare di porto d’armi per uso caccia e possessore di cinque fucili da caccia, è stato accusato dai suoi vicini di aver rivolto insulti e minacce, alimentando il clima di tensione. A seguito della natura conflittuale della situazione e per motivi di sicurezza, gli agenti hanno deciso di procedere al ritiro cautelare delle armi e delle relative cartucce, come previsto dall’articolo 39 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, per prevenire qualsiasi possibile uso improprio.

L’intervento delle forze dell’ordine ha contribuito a riportare la calma tra i residenti, evitando che la situazione potesse evolvere ulteriormente. Le verifiche proseguiranno per chiarire i dettagli dell’incidente e per assicurarsi che non vi siano altre problematiche legate alla sicurezza nel condominio.

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Cronaca

Macerata | Operazione contro il riciclaggio: smascherato sistema illecito in un “money transfer”

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Prosegue l’impegno delle Fiamme Gialle di Macerata nella lotta contro il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo. Nell’ambito di un dispositivo di controllo attivato su tutto il territorio provinciale, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno eseguito un’ispezione mirata su un’agenzia di “money transfer” locale, al fine di verificare la corretta applicazione della normativa antiriciclaggio e contrastare eventuali attività illegali.

Gli accertamenti, condotti grazie anche ai poteri di polizia valutaria e all’analisi di banche dati specifiche, hanno permesso di scoprire un sistema fraudolento utilizzato dall’agente dell’agenzia di trasferimenti di denaro, che ha trasferito somme sul proprio conto corrente personale eludendo i controlli obbligatori. In particolare, è stato rilevato che l’intermediario, pur essendo soggetto agli obblighi di identificazione della clientela, ha acquisito e conservato dati falsificati su 14 operazioni di trasferimento di denaro contante, per un importo totale di 12.284,10 euro.

Le indagini hanno rivelato che l’agente ha utilizzato, senza autorizzazione, i dati anagrafici e i documenti di ignari clienti per formalizzare operazioni a loro nome, violando così le normative in vigore. Solo in un caso, una persona aveva acconsentito all’operazione a suo nome, ma gli altri mittenti erano stati manipolati senza il loro consenso.

A seguito di queste scoperte, sono stati denunciati il gestore dell’agenzia di trasferimento denaro e una cliente per i reati di sostituzione di persona e falsificazione dei dati del cliente in concorso. Le indagini sono tuttora in corso per ricostruire i flussi di denaro coinvolti, al fine di esaminare eventuali implicazioni fiscali e ulteriori violazioni.

Il controllo del sistema di trasferimenti di denaro e dei circuiti alternativi alla banca, come la moneta elettronica e le criptovalute, rimane cruciale per prevenire il finanziamento del terrorismo, contrastare il riciclaggio e salvaguardare l’economia legale. I Reparti della Guardia di Finanza continuano a monitorare questi canali per garantire la legalità e la trasparenza finanziaria.

Infine, in base al principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza dei denunciati sarà definita solo in seguito a sentenza definitiva di condanna.

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Cronaca

Asti | Controlli straordinari della Polizia contro l’immigrazione irregolare e reati connessi

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Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato – Questura di Asti, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine di Torino, ha messo in atto un’operazione straordinaria di controllo del territorio nei comuni di Nizza Monferrato e Canelli. Il servizio, che ha coinvolto anche le Polizie Locali dei due Comuni, ha avuto come obiettivo il monitoraggio dell’immigrazione irregolare e dei reati ad essa correlati, con un’attenzione particolare anche agli esercizi pubblici e ai loro clienti.

L’operazione ha visto l’impiego di numerosi agenti, che hanno effettuato una serie di posti di controllo lungo le principali arterie stradali che conducono verso i centri abitati. Nel corso dei controlli, sono stati ispezionati due esercizi pubblici, 52 autoveicoli e 110 persone. Durante l’attività, è stato identificato un cittadino straniero, risultato irregolare sul territorio nazionale, in quanto rientrato dopo essere stato precedentemente espulso. Il soggetto è stato accompagnato in Questura e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.

L’operazione si inserisce all’interno di un più ampio dispositivo di sicurezza volto a prevenire e contrastare fenomeni di illegalità legati all’immigrazione irregolare e ai reati ad essa associati. La Questura di Asti ha già annunciato che questi controlli verranno ripetuti nei prossimi giorni, con l’intento di garantire la sicurezza e il rispetto delle normative sul territorio.

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