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Cronaca

Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza: un’occasione per riflettere sulla violenza nei confronti dei minori

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la Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, una ricorrenza che invita alla riflessione sulla condizione dei più giovani e sui diritti che devono essere garantiti loro. La data ricorda l’adozione, nel 1959, della Dichiarazione dei diritti del fanciullo da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un documento che nel 1989 è stato ampliato con la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questo trattato ha segnato una svolta significativa nel modo di considerare i bambini e i ragazzi, non più solo come soggetti vulnerabili e bisognosi di protezione, ma anche come cittadini con diritti inalienabili, tra cui quello alla vita, alla salute, all’istruzione, al gioco, alla protezione dalla violenza, alla non discriminazione e all’ascolto.

In questa occasione, il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale ha pubblicato un rapporto sui reati che riguardano la violenza contro i minori, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e monitorare l’evolversi del fenomeno. Il documento esamina i reati legati ai minori nei periodi 2022-2023 e 1° gennaio – 30 giugno 2024, confrontandoli con l’anno precedente. I reati in questione comprendono abbandono di persone minori o incapaci, abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, adescamento di minorenni, atti sessuali con minorenni, maltrattamenti in famiglia, pornografia minorile, sottrazione di persone incapaci, violazione degli obblighi di assistenza familiare, e vari tipi di violenza sessuale.

Il rapporto ha rilevato un incremento complessivo del 10% dei reati nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra gli aumenti più significativi, si segnala un +22% nei casi di abuso dei mezzi di correzione, un +15% nei maltrattamenti familiari e un +15% nella sottrazione di persone incapaci. Allo stesso tempo, si sono registrati cali nelle violenze sessuali aggravate commesse in istituti scolastici (-24%) e nell’adescamento di minorenni (-16%).

Tra le vittime, si segnala un incremento significativo per alcune categorie di reato, come l’abbandono di minori (+12%) e la pornografia minorile (+83%). Le vittime di reati sessuali sono in prevalenza di genere femminile, mentre per i crimini legati all’abbandono, all’abuso di correzioni e alla violazione degli obblighi di assistenza familiare, le vittime sono per lo più maschili.

Una parte rilevante del rapporto è dedicata ai crimini legati al mondo digitale, grazie anche al contributo del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. Nel biennio 2022-2023, si è registrato un calo nei casi di adescamento online e cyberbullismo, ma un aumento delle pratiche di “sextortion” e del fenomeno del “revenge porn”, ossia la diffusione di immagini o video sessuali senza il consenso della persona ripresa. Sebbene il numero complessivo di vittime minori di revenge porn sia diminuito dell’8%, il numero di vittime tra i minori di 14 anni rimane allarmante, segnalando la gravità del problema, anche in termini di impatti psicologici sullo sviluppo delle giovani vittime.

Il rapporto si conclude con un richiamo all’importanza del lavoro delle Forze di Polizia nel contrasto alla violenza contro i minori. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, attraverso un continuo miglioramento delle competenze investigative, contribuisce attivamente alla prevenzione e alla repressione di questo fenomeno. La protezione dei minori è fondamentale per il nostro presente e il nostro futuro, e solo attraverso un impegno costante e condiviso possiamo garantire che i diritti dei più giovani siano rispettati e tutelati in ogni contesto.

La Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dunque, non è solo un’occasione per celebrare i progressi compiuti, ma anche un momento di riflessione sui passi ancora necessari per proteggere i bambini e gli adolescenti da abusi e violenze, sia nel mondo reale che virtuale.

Cronaca

Tragico incidente a Soliera (Modena): muore una 26enne, auto a GPL si ribalta e prende fuoco

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Una giovane di 26 anni ha perso la vita in un drammatico incidente stradale avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, precisamente il 23 novembre, a Soliera, in provincia di Modena. La tragedia si è consumata poco prima delle 2:00 sulla Strada Morello Confine, in direzione Soliera. La ragazza, che era alla guida di un’auto a GPL, ha perso il controllo del veicolo, che è uscito fuori strada e si è ribaltato.

Il violento impatto ha scatenato un incendio, che ha avvolto rapidamente l’auto. La violenta esplosione conseguente al rogo non ha lasciato scampo alla giovane, che era l’unica persona a bordo. Nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco di Carpi, che sono riusciti a domare le fiamme e a estinguere l’incendio, i soccorritori non hanno potuto far nulla per salvare la vita della 26enne. I medici, giunti sul posto con il personale del 118, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della giovane.

Sul luogo del tragico sinistro sono intervenuti anche i carabinieri di Modena, che hanno svolto i rilievi necessari per ricostruire la dinamica dell’incidente. A causa della gravità del sinistro, la circolazione è stata temporaneamente interrotta nel tratto di strada interessato dall’incidente, per permettere il regolare svolgimento delle operazioni di soccorso e dei rilievi investigativi.

Secondo le prime ricostruzioni, l’auto a GPL, che stava percorrendo la Strada Morello Confine, ha perso il controllo, finendo fuori strada. Il ribaltamento del veicolo ha fatto sì che si sprigionassero le fiamme, con il conseguente scoppio dell’auto. Le cause che hanno portato alla perdita del controllo del veicolo sono ancora in fase di accertamento da parte delle autorità competenti, che stanno analizzando tutti i fattori in gioco.

Questo tragico incidente lascia una grande scia di dolore nella comunità di Soliera e rimane un monito sull’importanza della sicurezza stradale.

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Cronaca

Arrestato spacciatore a Domaso (Como): sequestrati 30 g di cocaina e soldi

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Venerdì pomeriggio, i Finanzieri del Comando Provinciale di Como, nell’ambito di un dispositivo mirato al contrasto del traffico di stupefacenti nell’Alto Lago di Como, hanno arrestato un 23enne marocchino per spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto nel comune di Domaso, dove i militari della Compagnia di Menaggio avevano notato strani movimenti a bordo di un’auto parcheggiata.

Dopo aver osservato la scena, i finanzieri sono intervenuti, interrompendo una cessione di cocaina tra lo spacciatore e un acquirente italiano. Quest’ultimo, al tentativo di disfarsi della droga, ha poi deciso di collaborare, consegnando spontaneamente la sostanza in suo possesso. Durante il controllo, il 23enne è stato trovato in possesso di diversi grammi di cocaina, un bilancino di precisione e diverse bustine di cellophane, utilizzate per confezionare ulteriori dosi.

Con l’ausilio di un’unità cinofila del Gruppo Ponte Chiasso, i finanzieri hanno quindi perquisito l’auto e il marocchino, sequestrando oltre 30 g di cocaina220 euro20 franchi svizzeri e due telefoni cellulari.

Il ventitreenne marocchino è stato arrestato per spaccio di stupefacenti (violazione dell’articolo 73 del D.P.R. 309/90) e trasferito presso la casa circondariale di Como. L’acquirente, un uomo di 47 anni, è stato segnalato alla Prefettura di Como per consumo di droga.

Questo intervento rientra nell’azione continua delle Fiamme Gialle per il monitoraggio e la prevenzione dei traffici illeciti nel territorio, con particolare attenzione alla diffusione e consumo di droghe nell’area dell’Alto Lago di Como.

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Cronaca

27enne di Delianuova sottoposto a sorveglianza speciale e confisca di oltre 250 Milioni di Euro

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I Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno eseguito due misure di prevenzione, personale e patrimoniale, nei confronti di un 27enne di Delianuova, recentemente condannato a 3 anni di reclusione per una rapina a mano armata avvenuta nel mese di marzo all’Ufficio Postale di Delianuova. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato identificato e denunciato a seguito di indagini meticolose da parte dei Carabinieri, che hanno raccolto informazioni incrociate, rinvenuto indumenti, campionato tracce biologiche e condotto attente osservazioni sulla scena del crimine.

Dopo aver deciso di patteggiare, l’uomo ha subito una condanna definitiva di 3 anni di reclusione da parte del Tribunale di Palmi. Tuttavia, il suo passato criminale non è stato ignorato: nel 2021, durante un’operazione a Livorno, il 27enne era stato arrestato con una ingente quantità di denaro contante che superava di molto i suoi redditi dichiarati, alimentando i sospetti su una possibile attività illecita.

A seguito di questi sviluppi, i Carabinieri hanno proposto l’applicazione di misure di prevenzione, con l’obiettivo di contrastare la sua pericolosità sociale. Il Tribunale di Reggio Calabria ha accolto la richiesta, sottoponendo l’uomo alla sorveglianza speciale e ordinando la confisca di beni e somme di denaro, per un totale di oltre 260 mila euro. Questa cifra include denaro contante, polizze assicurative, quote di una società di intermediazione, beni mobili e vari titoli di credito, riconosciuti come provento di attività illecite.

L’operazione evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità e nella prevenzione delle azioni di chi continua a operare fuori dalle leggi.

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