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Cronaca

LIVORNO. Dopo oltre 40 anni di servizio, il Luogotenente Alfonso Di Stasio va in pensione

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Dopo una carriera di oltre 40 anni al servizio dello Stato, il Luogotenente Alfonso Di Stasio ha lasciato il servizio attivo, ponendo fine a un lungo e onorato percorso che lo ha visto arruolarsi nel 1983 e dedicarsi con impegno alla Guardia di Finanza. Il suo ultimo giorno in servizio, come comandante della 1ª Sezione Operativa del Gruppo Livorno, è stato salutato con un evento emozionante organizzato presso la caserma “Santini” di Livorno, alla presenza di numerosi colleghi, familiari e amici.

Il Luogotenente Di Stasio è stato un punto di riferimento per le Fiamme Gialle in porto, un uomo che si è sempre distinto per la sua cordialità, educazione e professionalità. In oltre 40 anni di carriera, quasi tutti trascorsi nel porto di Livorno, ha svolto il suo lavoro con serietà e discrezione, instaurando rapporti di fiducia con colleghi, operatori portuali, camionisti, e rappresentanti di altre forze di polizia e enti pubblici. Pur essendo impegnato in compiti di controllo e sanzione, Di Stasio ha sempre saputo mantenere un atteggiamento di rispetto e disponibilità, facendo comprendere con pazienza e diplomazia le responsabilità legate al suo lavoro.

Il saluto ufficiale si è svolto in un’atmosfera di grande affetto e riconoscimento per il suo operato. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 100 persone, tra cui colleghi di lunga data, familiari, amici e rappresentanti dell’Autorità portuale, a testimonianza della stima e dell’affetto che Di Stasio ha suscitato in tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di collaborare con lui.

Un lungo cammino, ricco di soddisfazioni e di momenti significativi, si è concluso con un commiato che ha messo in evidenza il grande spirito di servizio, la dignità e la dedizione con cui Di Stasio ha portato avanti il suo lavoro per più di quattro decenni.

Un sincero ringraziamento e un augurio di buona pensione a Alfonso, che lascia un’impronta indelebile nel cuore del porto di Livorno e nel Corpo delle Fiamme Gialle.

Cronaca

Arrestato spacciatore a Domaso (Como): sequestrati 30 g di cocaina e soldi

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Venerdì pomeriggio, i Finanzieri del Comando Provinciale di Como, nell’ambito di un dispositivo mirato al contrasto del traffico di stupefacenti nell’Alto Lago di Como, hanno arrestato un 23enne marocchino per spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è avvenuto nel comune di Domaso, dove i militari della Compagnia di Menaggio avevano notato strani movimenti a bordo di un’auto parcheggiata.

Dopo aver osservato la scena, i finanzieri sono intervenuti, interrompendo una cessione di cocaina tra lo spacciatore e un acquirente italiano. Quest’ultimo, al tentativo di disfarsi della droga, ha poi deciso di collaborare, consegnando spontaneamente la sostanza in suo possesso. Durante il controllo, il 23enne è stato trovato in possesso di diversi grammi di cocaina, un bilancino di precisione e diverse bustine di cellophane, utilizzate per confezionare ulteriori dosi.

Con l’ausilio di un’unità cinofila del Gruppo Ponte Chiasso, i finanzieri hanno quindi perquisito l’auto e il marocchino, sequestrando oltre 30 g di cocaina220 euro20 franchi svizzeri e due telefoni cellulari.

Il ventitreenne marocchino è stato arrestato per spaccio di stupefacenti (violazione dell’articolo 73 del D.P.R. 309/90) e trasferito presso la casa circondariale di Como. L’acquirente, un uomo di 47 anni, è stato segnalato alla Prefettura di Como per consumo di droga.

Questo intervento rientra nell’azione continua delle Fiamme Gialle per il monitoraggio e la prevenzione dei traffici illeciti nel territorio, con particolare attenzione alla diffusione e consumo di droghe nell’area dell’Alto Lago di Como.

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Cronaca

27enne di Delianuova sottoposto a sorveglianza speciale e confisca di oltre 250 Milioni di Euro

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I Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno eseguito due misure di prevenzione, personale e patrimoniale, nei confronti di un 27enne di Delianuova, recentemente condannato a 3 anni di reclusione per una rapina a mano armata avvenuta nel mese di marzo all’Ufficio Postale di Delianuova. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, è stato identificato e denunciato a seguito di indagini meticolose da parte dei Carabinieri, che hanno raccolto informazioni incrociate, rinvenuto indumenti, campionato tracce biologiche e condotto attente osservazioni sulla scena del crimine.

Dopo aver deciso di patteggiare, l’uomo ha subito una condanna definitiva di 3 anni di reclusione da parte del Tribunale di Palmi. Tuttavia, il suo passato criminale non è stato ignorato: nel 2021, durante un’operazione a Livorno, il 27enne era stato arrestato con una ingente quantità di denaro contante che superava di molto i suoi redditi dichiarati, alimentando i sospetti su una possibile attività illecita.

A seguito di questi sviluppi, i Carabinieri hanno proposto l’applicazione di misure di prevenzione, con l’obiettivo di contrastare la sua pericolosità sociale. Il Tribunale di Reggio Calabria ha accolto la richiesta, sottoponendo l’uomo alla sorveglianza speciale e ordinando la confisca di beni e somme di denaro, per un totale di oltre 260 mila euro. Questa cifra include denaro contante, polizze assicurative, quote di una società di intermediazione, beni mobili e vari titoli di credito, riconosciuti come provento di attività illecite.

L’operazione evidenzia l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità e nella prevenzione delle azioni di chi continua a operare fuori dalle leggi.

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Cronaca

Cassino | Arrestato un 48enne evaso dagli arresti domiciliari, trasferito in carcere

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Nella mattinata di venerdì, i Carabinieri della Stazione di Cassino hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un uomo di 48 anni, domiciliato nella città martire. Il 48enne, già noto alle forze dell’ordine, era stato sottoposto agli arresti domiciliari dopo essere stato condannato nel 2021 dal Tribunale di Cassino per reati di maltrattamenti nei confronti della sua ex convivente.

Nonostante le prescrizioni, l’uomo aveva violato ripetutamente le condizioni degli arresti domiciliari, evadendo dal proprio domicilio, luogo in cui stava scontando il residuo della pena detentiva. Questa condotta di continua inosservanza delle disposizioni aveva sollevato preoccupazioni sulla sua pericolosità e sulla possibilità di recidivare.

A seguito delle numerose violazioni, il magistrato di sorveglianza di Frosinone, su richiesta dei Carabinieri di Cassino, ha revocato gli arresti domiciliari e disposto il trasferimento dell’uomo presso la Casa Circondariale di Cassino per il completamento della pena.

L’operazione dimostra ancora una volta l’impegno dei Carabinieri della Compagnia di Cassino, attivi non solo nella prevenzione e repressione dei crimini, ma anche nel garantire l’esecuzione delle sentenze di condanna già emesse dalla giustizia.

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