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Cronaca

Trieste | Chiuso bar in centro, provvedimento contro violenza e disturbo della quiete pubblica

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Questa mattina, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri di Trieste hanno eseguito un provvedimento congiunto che ha portato alla sospensione dell’attività del “Bar Ye”, un locale situato in via Raffineria, per un periodo di 30 giorni. La misura, prevista dall’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), arriva dopo una lunga serie di interventi delle forze dell’ordine a seguito di episodi di violenza e disordini.

Il provvedimento è il risultato di una proposta avanzata dai Carabinieri al Questore di Trieste, che ha tenuto conto di numerosi fatti inquietanti verificatisi all’interno e nei pressi del locale negli ultimi mesi. Le Forze dell’Ordine sono intervenute ben undici volte per sedare risse, calmare situazioni di aggressione e rimuovere persone pericolose. In diverse occasioni, le liti sono sfociate in violenze fisiche, con l’uso di bottiglie e altri oggetti contundenti, creando un clima di insicurezza non solo all’interno del locale ma anche nelle immediate vicinanze.

Nonostante i ripetuti interventi e i richiami alle norme di comportamento, la situazione è progressivamente peggiorata, suscitando la preoccupazione sia delle autorità che dei residenti della zona. I numerosi esposti ricevuti da parte dei cittadini, esasperati dalla continua sequenza di disordini e dalla percezione di insicurezza, hanno spinto le forze di polizia ad agire con maggiore decisione.

Il provvedimento di sospensione è stato preso proprio in risposta alla richiesta della comunità locale di restituire ordine e tranquillità alla zona. Il “Bar Ye” era diventato un punto critico per il disturbo della quiete pubblica e la criminalità, con gravi ripercussioni sulla vivibilità del quartiere. Sebbene la chiusura temporanea di un’attività commerciale rappresenti sempre un atto difficile, questa misura si è rivelata necessaria per fermare un fenomeno che stava minando la sicurezza e il benessere collettivo.

Con questa sospensione, le autorità mirano a ristabilire la normalità e prevenire ulteriori episodi di violenza, ripristinando la serenità e la sicurezza per i residenti e per tutti i cittadini. La sinergia tra Carabinieri e Polizia di Stato si conferma essenziale per garantire il rispetto della legalità e la tutela del bene pubblico.

Cronaca

Giubileo 2025 | Proseguono i controlli straordinari di sicurezza a Roma: sigilli a bar per disordini

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La Questura di Roma continua a rafforzare la strategia di sicurezza in vista dell’Anno Santo, intensificando le operazioni di controllo del territorio in tutta la Capitale, con particolare attenzione alle aree più vulnerabili della città. L’obiettivo è garantire la sicurezza pubblica e contrastare fenomeni di illegalità che minano il benessere dei cittadini.

I servizi, che vedono la collaborazione tra diverse forze di polizia, sono stati concentrati su alcune zone sensibili come Fidene, Aurelio e San Lorenzo, dove si sono registrati episodi di degrado urbano e comportamenti illeciti che danneggiano la qualità della vita. Durante questi interventi, sono state identificate oltre 200 persone e sono state comminate 7 violazioni amministrative, con sanzioni per un totale di oltre 11.500 euro.

Un’operazione particolare ha riguardato un bar in piazza Monte Gennaro, nel quartiere Fidene. Il locale, già oggetto di numerosi interventi da parte della polizia per disordini causati da alcuni avventori, è stato posto sotto sequestro temporaneo per sette giorni. Il provvedimento, disposto dal Questore, è stato preso per motivi di ordine pubblico, a seguito della continua instabilità nella zona, che ha influito negativamente sulla percezione di sicurezza dei residenti.

Questa misura si inserisce in un piano più ampio di rafforzamento della sicurezza, volto a prevenire l’insorgere di situazioni di illegalità e a ristabilire un senso di legalità e tranquillità tra i cittadini. L’obiettivo delle autorità è non solo reprimere i crimini, ma anche prevenire l’instaurarsi di ambienti che possano alimentare la criminalità e il disordine nelle strade della capitale.

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Cronaca

Ferrara | Arrestato membro di un gruppo criminale transnazionale responsabile di furti di mezzi agricoli

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Nella serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ferrara, impegnati in un’intensa attività di contrasto alla criminalità, hanno arrestato un 34enne di origini romene, appartenente a un gruppo criminale transnazionale dedito ai furti di mezzi agricoli. L’uomo, senza fissa dimora, è stato rintracciato in Italia e trasferito presso la Casa Circondariale di Ferrara, dove dovrà scontare una pena residua di diversi mesi.

L’arresto giunge a poco più di un mese dall’esecuzione di un mandato di arresto europeo in Romania, che aveva coinvolto altri membri dello stesso gruppo criminale. Questi individui erano già stati oggetto di un’indagine complessa condotta dal Nucleo Investigativo di Ferrara e coordinata dalla Procura della città, finalizzata a smantellare una rete che operava su tutto il territorio nazionale.

Il 34enne arrestato deve ancora espiare una condanna emessa dalla Corte d’Appello di Trieste per il reato di associazione per delinquere finalizzata a furti transnazionali di trattori e altri veicoli agricoli, commessi negli anni precedenti. Il suo coinvolgimento in queste attività illecite ha avuto ripercussioni su diverse regioni italiane, tra cui la provincia ferrarese, dove sono stati recentemente registrati furti simili.

Le forze dell’ordine stanno ora concentrando le loro indagini per capire meglio la presenza dell’uomo nella zona e verificare eventuali legami con i furti recenti di trattori agricoli di grande valore, che hanno colpito la provincia. L’arresto di ieri rappresenta un importante passo avanti nel contrasto a questo tipo di criminalità e testimonia l’efficacia delle indagini internazionali nel fermare bande organizzate.

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Matera | Furto alla sede del Comune: due arresti per i responsabili

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Nelle prime ore della mattinata, la Polizia di Stato di Matera ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti degli autori di un furto avvenuto il 13 novembre 2024 presso la sede del Comune di Matera. Gli arrestati sono stati identificati grazie all’immediato avvio delle indagini da parte della Squadra Mobile.

Il furto è stato perpetrato nella notte del 13 novembre, quando i malviventi sono riusciti ad introdursi nell’Ufficio Economato del Comune, situato al quarto piano dell’edificio, attraverso una finestra lasciata aperta. Una volta all’interno, i ladri hanno utilizzato attrezzi da scasso, tra cui un flex, per forzare la cassaforte e rubare una somma di circa 4.000 euro.

L’indomani mattina, il personale di servizio ha scoperto il furto e ha prontamente allertato la Polizia, che ha avviato le indagini con grande tempestività. Utilizzando tecniche di osservazione e controllo, supportate da attività tecniche, gli investigatori sono riusciti a individuare i due soggetti coinvolti, entrambi residenti a Matera. Uno dei due arrestati, sorprendentemente, era dipendente del Comune, con il ruolo di usciere, e aveva un ruolo fondamentale nell’organizzazione del furto, in quanto forniva al complice informazioni riservate e contribuiva alla pianificazione dell’azione criminosa.

Dopo le formalità di rito, i due uomini sono stati arrestati e trasferiti presso la Casa Circondariale di Matera, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il caso ha suscitato grande sorpresa, data la posizione lavorativa di uno degli arrestati, e dimostra l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine nel contrastare i crimini contro la pubblica amministrazione.

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