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Tutela del diritto allo studio: nuovo protocollo di intesa tra regione Valle d’Aosta e GdF

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ADN24

Il 14 novembre 2024, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e il Comando Territoriale della Guardia di Finanza hanno siglato un importante protocollo di intesa volto a proteggere il diritto allo studio e garantire l’equità sociale. Questo accordo si inserisce tra le iniziative della regione finalizzate a supportare le fasce più deboli della popolazione, che necessitano di un accesso effettivo alle risorse pubbliche destinate all’istruzione.

Il protocollo è stato firmato dal Dott. Danilo Riccarand, responsabile della Struttura Politiche Educative della Regione, e dal Col. Nicola Bia, Comandante Territoriale della Guardia di Finanza. La collaborazione prevede che, nei prossimi tre anni, la Regione fornisca alla Guardia di Finanza informazioni qualificate su eventuali irregolarità nell’uso delle risorse pubbliche destinate agli studenti, in particolare per quanto riguarda le borse di studio universitarie.

La Guardia di Finanza, come forza di polizia economico-finanziaria specializzata nella tutela della spesa pubblica, avrà il compito di monitorare e verificare la veridicità delle documentazioni presentate da chi richiede questi fondi. L’obiettivo è prevenire frodi e abusi, assicurando che le borse di studio siano destinate a studenti che ne abbiano effettivamente diritto, in modo da evitare che risorse preziose vengano distolte da chi ne ha realmente bisogno.

Questa nuova collaborazione si inserisce in un più ampio piano nazionale contro gli abusi economico-finanziari e mira a rendere più trasparente l’uso delle risorse pubbliche. Si tratta di una misura fondamentale per garantire che gli studenti meritevoli, anche se privi di mezzi economici, possano continuare a beneficiare di opportunità educative senza il rischio che fondi pubblici vengano mal gestiti o sottratti.

Il protocollo, che si ricollega a un accordo analogo firmato a livello nazionale lo scorso 5 giugno tra il Ministero dell’Università e Ricerca e il Comando Generale della Guardia di Finanza, rappresenta un passo importante per la Regione Valle d’Aosta nella lotta contro le irregolarità economico-finanziarie e nel rafforzamento delle politiche a sostegno del diritto allo studio.

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Corte Penale Internazionale, mandati d’arresto per Netanyahu e Gallant

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La Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, per l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e il comandante dell’ala militare di Hamas, Mohammed Deif. Secondo una dichiarazione pubblicata oggi, la corte dell’Aja ha emesso all’unanimità due decisioni che respingono i ricorsi dello Stato ebraico in merito alla giurisdizione del tribunale “sulla situazione nello Stato di Palestina in generale e sui cittadini israeliani in particolare” e sulla richiesta di Tel Aviv “di interrompere qualsiasi procedimento davanti alla Corte nella situazione in questione, compreso l’esame delle richieste di mandato d’arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, presentate dalla Procura il 20 maggio 2024”.

A settembre Il procuratore della Corte penale internazionale (CPI), Karim Khan, aveva richiesto “con la massima urgenza” mandati d’arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e i leader di Hamas, Yahya Sinwar e Mohammed Deif. Questa richiesta è motivata dal deterioramento della situazione in Palestina e dai crimini di guerra e contro l’umanità documentati nelle precedenti istanze di arresto presentate a maggio. Khan ha anche chiesto di rimuovere Ismail Haniyeh dalla lista, essendo stato ucciso a luglio.

– Foto IPA Agency –

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Ucraina, Putin “Ora il conflitto ha un carattere globale”

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Con gli attacchi missilistici in Russia, il conflitto in Ucraina ha assunto un “carattere globale”. Così il presidente russo Vladimir Putin in un discorso televisivo sulla guerra in Ucraina.
Per Putin la Russia “ha il diritto” di colpire i Paesi che hanno fornito le armi che Kiev usa contro Mosca.
“Proseguendo l’escalation del conflitto provocato dall’Occidente in Ucraina, gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO avevano annunciato che avrebbero concesso il permesso di utilizzare i loro sistemi d’arma di precisione a lungo raggio sul territorio della Federazione Russa – ha spiegato Putin -. Gli esperti sanno bene, e la parte russa lo ha più volte sottolineato, che è impossibile utilizzare tali armi senza la partecipazione diretta di specialisti militari dei paesi che le producono. Il 19 novembre, sei missili tattici operativi ATACMS di fabbricazione statunitense e il 21 novembre, durante un attacco missilistico combinato dei sistemi Storm Shadow di fabbricazione britannica e HIMARS di fabbricazione statunitense, hanno colpito obiettivi militari sul territorio della Federazione Russa – nel Regioni di Bryansk e Kursk. Da quel momento in poi, come abbiamo più volte sottolineato in precedenza, il conflitto regionale in Ucraina provocato dall’Occidente ha acquisito elementi di carattere globale. I nostri sistemi di difesa aerea hanno respinto questi attacchi. Di conseguenza, gli obiettivi ovviamente fissati dal nemico non sono stati raggiunti”.

“Stiamo testando il sistema missilistico Oreshnik in condizioni di combattimento in risposta alle azioni aggressive dei paesi NATO nei confronti della Russia. La questione dell’ulteriore dispiegamento di missili a medio e corto raggio sarà decisa da noi in base alle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti – ha detto ancora il presidente russo -. Determineremo gli obiettivi da distruggere durante ulteriori test dei nostri nuovi sistemi missilistici sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa. Riteniamo di avere il diritto di usare le nostre armi contro obiettivi militari di quei paesi che consentono l’uso delle loro armi contro i nostri obiettivi e, in caso di escalation di azioni aggressive, risponderemo con la stessa decisione e allo stesso modo”.

– Foto IPA Agency –

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Attualità

Berrettini-Sinner trascinano Italia in semifinale di Davis

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MALAGA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Un doppio inedito trascina l’Italia in semifinale a Malaga. Una coppia strepitosa, quella formata da Matteo Berrettini e Jannik Sinner, ha battuto in due set, 6-4 7-5, Maximo Gonzalez e Andres Molteni, nel doppio decisivo tra Italia e Argentina del quarto di finale di Coppa Davis in corso sul veloce del “Palacio de Deportes Jose Maria Martin Carpena” di Malaga. L’Italia batte, così, l’Argentina 2-1 e approda in semifinale dove affronterà l’Australia. Prima, infatti, Jannik Sinner aveva sconfitto 6-2 6-1, in un’ora e 12 minuti, Sebastian Baez, mentre nel primo singolare Lorenzo Musetti era stato
battuto dall’argentino Francisco Cerundolo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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